#mytravels. Dubai: cose da fare e da evitare. 14


Accantonato il discorso shopping passo a raccontarvi la mia breve vacanza di fine inverno con un piccolo elenco di cose da fare e cose da evitare a Dubai.

Il Viaggio.
Volare a Dubai con Emirates è assolutamente imprescindibile.
Innanzitutto perché è l’unica compagnia aerea che dall’Italia vola su Dubai senza scalo e poi perché i loro voli sono una fantastica esperienza multisensoriale.

Emirates è un universo parallelo assolutamente democratico in cui miracolosamente i posti vicino alle uscite di sicurezza non sono riservati alle famiglie con poppanti, alla gente particolarmente alta o a chi ha problemi di salute.

No! Sui voli Emirates gli ambitissimi posti sono riservati semplicemente a chi riesce ad accaparrarseli per primo, ad esempio la sottoscritta!
Il cibo servito da Emirates è decisamente superiore alla media e il cartoncino del menu è così curato che basta da solo a mettervi di buon umore e a disporvi positivamente nei confronti di qualsiasi cosa vi riservino i famigerati vassoietti.
Ma la cosa più strabiliante è il meraviglioso televisore touch screen incorporato in ogni sedile con ben 600 canali di intrattenimento tra musica, documentari, cartoons e film.

Tra andata e ritorno sono riemersa dalle mie cuffiette solo per andare in bagno e sono riuscita a vedere: Brideshead Revisited, The Duchess, Slumdog Millionaire e Wild Child.
Insomma un viaggio assolutamente perfetto!

L’Hotel
Io ho scelto di dormire nell’incantevole The Palace Downtown Dubai e ne parlo dettagliatamente qui.

La Città.
Il mio consiglio è di perdere meno tempo possibile per girare la città perché a Dubai non c’è niente di caratteristico, niente di antico, niente di affascinante, quasi niente di arabo.
Noi abbiamo comprato il biglietto della Big Bus Company (42 euro circa a persona) per fare il tour della città, ma si è rivelata una spesa pessima: è vero che il biglietto dura 24 ore ma gli autobus viaggiano solo dalle 9.00 alle 17.00 ed è quindi matematicamente impossibile portare a termine i due itinerari, a meno che non si decida di non scendere a nessuna fermata (la qual cosa in effetti potrebbe rivelarsi saggia).

Evitate come la peste la crociera in dhow sul Creek (è stata in assoluto l’esperienza più noiosa di tutta la mia esistenza) ed evitate anche tutti i Souk.
Il Dubai Old Souk e lo Spice Souk infatti sono pieni di paccottiglia cinese e sono caratteristici ed affascinanti quanto la Fiera delle Cipolle della mia città; il Gold Souk invece è quanto di più kitsch si possa immaginare, con quintali di oro e pietre preziose grosse come noci ammucchiati in minuscoli negozietti squallidi, che puzzano di fregatura a miglia di distanza.

La Sheik Saeed Al Maktoum House è invece abbastanza interessante, e se proprio non trovate niente di meglio da fare potete dedicargli un paio d’ore.
Così come è carino (ma solo carino) il quartiere di Basktakia.

Insomma il succo del discorso è questo: non cercate il fascino arabo di luoghi magici come Marrakech o Fez a Dubai.
Se proprio volete paragonare Dubai ad un’altra città paragonatela a Las Vegas e quindi fate tutto quello che fareste a Las Vegas (a parte giocare d’azzardo): oziate in piscina, ciondolate da un albergo di lusso all’altro, fate shopping e mangiate!

Fatta questa necessaria premessa a mio parere i luoghi che bisogna assolutamente visitare a Dubai sono tre.
1) Il Dubai Mall nell’avveniristico quartiere di Old Town.
E’ il centro commerciale più grande al mondo e dentro potete trovarci veramente di TUTTO compresa una meravigliosa pista di pattinaggio su ghiaccio (se invece volete sciare dovete visitare il Mall of Emirates, pochi km più a est) e un acquario con una capacità di 10 milioni di litri d’acqua (51x20x11m) dove nuotano 33.000 splendidi pesci.


2) Il Madinat Jumeirah.
Un’incantevole e principesca cittadella araba rigorosamente finta, una specie di Disneyland da mille e una notte che altro non è se non un gigantesco complesso di alberghi di lusso, giardini, ristoranti, negozi e souk in cui potrete svolgere le solite oziosissime attività: passeggiare, mangiare, comprare, bere e fumare le caratteristiche ed inflazionatissime pipe ad acqua.

3) La Palm Island Jumeirah.
Ovvero la folle isola artificiale a forma di palma costata diversi miliardi di dollari su cui sorgono appartamenti di lusso, ville e  il pazzesco e super kitsch Atlantis on the Palm l’ennesimo albergo della catena Jumeirah (la stessa del mitico Burj el Arab) dove (oltre a tutte le attività oziose che ho già citato al punto numero 2) potrete visitare le Lost Chambers of Atlantis: un gigantesco acquario in cui squali e pesci tropicali nuotano nella sala del trono della sprofondata Atlantide.
Oppure scegliete di passare qualche ora
nell’Aquaventure Waterpark: 17 ettari di foresta tropicale con lagune, rapide, fiumi cascate e piscine dove potrete lanciarvi da una specie di piramide mesopotamica in una laguna piena di squali, oppure più semplicemente e  pacificamente, nuotare con i delfini.

Le escursioni.
Certo ci sono anche cose meno pacchiane da fare, ma bisogna essere assistiti dalla fortuna e dalle condizioni metereologiche nonché capitare a Dubai nei giorni giusti.
Un evento imperdibile ad esempio è la Dubai World Cup (la più ricca corsa di galoppo al mondo), ma non sono male anche le corse del giovedì al Nad Al Sheba (da novembre a marzo), purché siate così lungimiranti da decidere di arrivare a Dubai di mercoledì, perché il volo da Fiumicino atterra in città alle undici di sera e nell’ippodromo si corre alle sei del pomeriggio.
Oppure potete contattare Mr. Peter Bergh e la sua  Shaheen Xtreme per farvi organizzare un safari nel deserto con i suoi splendidi falconi e gufi Gyrm, Mojo, Ollie, Titus ed Altai.

Sempre che non siate sfortunati come la sottoscritta, e che non si abbatta una tempesta di sabbia sulla città proprio il giorno del vostro safari…
Infine potete contattare la Orient Tours per un’escursione di un giorno nel deserto o sulla costa.
Devo dire che sono decisamente lenti nel rispondere alle email e che la loro procedura di prenotazione è terribilmente macchinosa ma che comunque alla fine l’escursione è  risultata abbastanza piacevole.


Noi abbiamo scelto il Musandam Sea Safari in Oman.
Con due sole ore di macchina siamo arrivati alla scenografica costa rocciosa e pressoché disabitata di Musandam e ci siamo imbarcati su un vecchio peschereccio restaurato, ancorato nell’Omani Dibba Port, per una tranquilla crociera con pranzo a bordo.
Purtroppo però il mare si è rivelato decisamente deludente ed oltretutto durante il viaggio di ritorno sono stata malissimo per colpa del terribile beccheggiare dell’infernale peschereccio e quindi mi sento di consigliarvi escursioni alternative, come ad esempio un safari nel deserto, magari per fare sandboard oppure per nuotare nelle piscine naturali delle oasi.

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Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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14 commenti su “#mytravels. Dubai: cose da fare e da evitare.

  • utente anonimo

    Il viaggio è stato un incubo grazie alla tua incapacità di salire sul treno giusto. E’ inutile che vadano veloci se vanno nella direzione sbagliata. 🙂

    Zyo

  • BaiLing

    @zyo: io sono tornata oggi da Milano e pare che ci fosse addirittura la settimana del porno!

    Gli alberghi costavano come sempre ma non c’era manco un pornodivo in giro 😛

    In compenso il viaggio, grazie all’alta velocità, è stato un incubo!!!

    @Nirvanainblu:

    grazie mille cara, e un abbraccio anche a te!

  • Nirvanainblu

    avevo lasciato il mio commento in periodo di manutenzione di splinder … noto che è disperso tra i meandri dei vari byte …

    il succo era: mi hai convinta cara, solo andata e ritorno sulla compagnia emirates … il resto lo leggo sul tuo blog

    :)))

    un abbraccio

    e si complimenti stai benissimo

  • utente anonimo

    Grazie alla settimana della moda sono riuscito a pagare 250 euro un albergo 4 stelle da 4 soldi. Di modelle in giro nemmeno l’aria. Non è servito nemmeno andare a cena nel mitico El Brellìn.

    Dovunque e comunque sempre e solo pioggia a dirotto.

    Zyo

  • corrispondances

    Zyo alla settimana della moda???? scherziamo vero??? è come se la sottoscritta andasse ad una lezione di ingegneria spaziale….. per fortuna qualche notizia la posso prendere sul blog, ma seguiranno racconti frontali, spero!!!

  • BaiLing

    @LadySackville:

    Sono davvero contenta che i miei racconti di viaggio ti siano piaciuti!

    E grazie per i complimenti 🙂

    @zyo:

    tu invece sei la solita serpe!

    Divertito alla settimana della moda?!? 😛

  • LadySackville

    Ho letto tutti e due i post della tua fuga nel paradiso dello shopping;) beh..che dire? un po’ la immaginavo così…molto artificiale e molto interessante per i negozi!!! Hai acceso la mia fantasia qua e là tipo le piscine naturali delle oasi *____* il deserto…uh! in questa giornata tempestosa era quello che ci voleva…grazie cara! è così piacevole leggerti! un bacio*

  • BaiLing

    @zyo:

    Non mi ci far pensare!!! Io sono anni che faccio i salti mortali per avere quei posti e ho sperimentato le strategie più assurde fallendo quasi sempre… e Pedro invece c’è riuscito alla prima botta e senza neanche chiedere nulla!!!!

    Mitico Pedro! E’ il compagno di viaggio ideale!

  • utente anonimo

    La nostra compagnia di bandiera il posto vicino all’uscita di sicurezza lo tiene sempre libero casomai si presenti Pedro 🙂

    Zyo