Guida semi-seria su come sopravvivere ad una Fashion Week. 26


Vi ho già mostrato le mie foto della Fashion Week milanese, raccontandovi qualche aneddoto a caldo.
Ora è il momento delle impressioni generali, di qualche consiglio semi-serio e delle riflessioni e frecciatine di rito.

1)Come partecipare a Fashion Shows ed altri eventi VIP:
Molti di voi mi hanno chiesto come si fa a partecipare ad una sfilata di moda.
In base a quello che ho visto e sentito posso dire che ad aprire le porte dei tanto agognati Fashion Shows sono principalmente due cose: le Conoscenze e la Faccia Tosta.

Non ho l’invito ma mi imbuco.
Una deliziosa blogger che ho conosciuto all’aperitivo di Style.it durante una chiacchierata in metro mi ha raccontato di essersi imbucata spesso alle sfilate senza avere nessun tipo di invito, e la mitica Giulia di Rock and Fiocc ha raccontato sul suo blog di come lei e le sue amiche siano riuscite ad imbucarsi al super esclusivo party di Ferragamo.
Ragazze, sappiate che siete ufficialmente le mie eroine!
Purtroppo, se anche io provassi a raccogliere tutto il mio coraggio a 4 mani per cimentarmi in una simile impresa, credo che verrei sgamata immediatamente!
Tuttavia per chi volesse tentare ecco qualche consiglio:
– se disponete di un’attrezzatura fotografica particolarmente tecnologica e siete vestite in maniera assolutamente casual potete provare ad imbucarvi tra i fotografi: i loro pass vengono controllati con largo anticipo ma ,quando al gruppo compatto è permesso l’ingresso, si crea la bolgia necessaria per riuscire a tuffarsi in mezzo a loro sperando di non venire smascherate.
– I ragazzi della security rappresentano l’anello debole della catena: sono assunti per l’occasione e non hanno la più pallida idea di chi sia questo o quest’altro: potete millantare qualche conoscenza che non avete, inventare qualche storiella fantasiosa su come sia andato perso il vostro invito e siate seriamente a rischio di licenziamento se non scrivete un pezzo sulla sfilata, o semplicemente tentare la carta “occhioni da cerbiatta”.
– State invece lontane dalle ragazze addette alla famigerata “lista” perché quelle non c’è proprio modo di fregarle: o il vostro nome c’è o non c’è.

Sono un blogger e ci provo.
Invitare i blogger alle sfilate è diventata una moda quindi scrivere con qualche settimana (mese) di anticipo alle agenzie stampa dei vari stilisti può costituire una valida alternativa al tentativo di imbucamento: al limite riceverete in cambio uno sdegnoso silenzio (probabilità di rifiuto direttamente proporzionale alla notorietà dello stilista, quindi tentate con i designer emergenti perché scrivere all’agenzia stampa di Prada o di Giorgio Armani sarà quasi sicuramente un buco nell’acqua!)
Io non ho provato e francamente non so se qualche blogger sia riuscita ad ottenere qualcosa in questo modo.
In compenso ho notato che nel mondo delle fashion blogger esiste una sorta di strisciante omertà riguardo alle fonti dei propri inviti: i giorni precedenti l’inizio della Fashion Week tutte cercano di sondare il terreno senza scoprire le proprie carte e la famigerata domanda “Voi avete ricevuto qualche invito?” viene lasciata cadere con la più assoluta nonchalance su FB o nei propri blog.
Non provate nemmeno a rispondere ricambiando la domanda, perché se chiederete “E tu?” avrete in cambio solo risposte vaghissime e inintelligibili o addirittura il silenzio stampa.
Inoltre nessuna blogger si sognerebbe  mai di scrivere nei suoi post le modalità grazie alle quali è riuscita a partecipare a questa o quella sfilata… non sia mai! Questo sembra essere ritenuto un comportamento assolutamente disdicevole!
[Per non fare quella che predica bene ma razzola male scrivo senza problemi che i miei inviti provenivano da un amico all’interno del gruppo AEffe che ringrazio  ancora una volta per la gentilezza e disponibilità].

Il metodo classico
Per chi non ha coraggio e faccia tosta da vendere il metodo classico rimane l’opzione più sicura: rispolverare vecchie amicizie o crearsene di nuove per trovare un contatto all’interno delle Maison, delle agenzie stampa o della casta dei pr.

2) La Città è la nemica numero uno dei trampoli.
Avete notato come le nostre città siano letteralmente delle trappole a cielo aperto per le donzelle con trampoli ai piedi?!?
Milano poi unisce ai sanpietrini, ai lavori in corso e ai marciapiedi disastrati  un pericolo ancora più infido: le famigerate grate!
Siccome spostarsi in taxi o in auto durante la Fashion Week è letteralmente un’impresa e probabilmente vi toccherà contare sui vostri piedini e sulla metro, il mio consiglio è quello di mettere il tacco 12 in borsa ed avventurarvi lungo le strade con ballerine ai piedi. (Tra l’altro anche i gradini delle scale mobili sono delle trappole pericolosissime per i tacchi a spillo!).
“Hai scoperto l’acqua calda” direte giustamente voi!
Ma la mia riflessione è questa: se ho una bella shopping bag gigante non ho di certo problemi ad infilarci dentro un paio di sandali gioiello, ma se ho deciso di andare alla sfilata vestita da sera (Anna dello Russo docet) con solo una leziosa clutch sotto braccio, allora come faccio?
Bandite le oscene bustine della spesa (brrr… c’est grossier!) potete optare per una busta di carta (banale) oppure per una bella bag in stoffa che, infilati i sandali ai piedi, potrete far sparire nella vostra clutch di medie dimensioni con ballerine (rigorosamente pieghevoli) al seguito.
Se invece la vostra clutch è irrimediabilmente microscopica la borsina (nel mio caso una di Madame Mo) potrà rimanere simpaticamente appesa al vostro braccio e contenere, oltre alle scarpe, tutte le brochure e i giornali free che avrete raccolto in giro.

3) Street style, come farlo e come subirlo.
Fare street style non fa per me, ci ho provato ma con risultati disastrosi: non ho i riflessi pronti e mi accorgo della gente vestita in modo cool quando è ormai fuori dalla portata del mio obiettivo.
E poi ho sempre questo terribile interrogativo che mi ronza in testa: devo chiedere il permesso per scattare la foto oppure la faccio e basta?!?
Quindi sto lì che rimugino e intanto la stilosa di turno è già scomparsa.
Poi riguardo ai ragazzi mi faccio ancora più scrupoli: sembrerò semplicemente una matta o peggio ancora una marpiona?!?
Subire street style invece è molto divertente, ma ricordatevi sempre di chiedere dove finirà la foto che vi hanno scattato altrimenti impazzirete per giorni a cercarla nel web senza risultato, come sto facendo io per i miei scatti made in Japan.
A proposito di street style voglio aprire una piccola parentesi riflessiva ispirata da molti post e commenti che ho letto in questi giorni nel web.
“Per farsi notare il popolo delle sfilate si trasforma in personaggi da circo, scadendo spesso nel ridicolo”.
Questo è il succo della polemica.
In base a quello che ho visto posso dirvi che nessuno fuori dalle sfilate si mette a fotografare la gente “vestita normale”: se non avete addosso niente di eccentrico scordatevi di fare la party girl di turno!
Da qui all’effetto “ballo in maschera” però ci sono delle sensate vie di mezzo.
Indossate cose che sono in linea con il vostro stile o vi sentirete a disagio e apparirete ridicole.
Puntate sugli accessori eccentrici: scarpe e borse particolari renderanno originale anche un look sobrio ed attireranno subito l’attenzione dei fotografi.
Ricordatevi la vostra età anagrafica ed i vostri difetti fisici: le ginocchia rugose andrebbero sempre coperte anche se di cognome facciamo dello Russo; e rotolini di ciccia e cellulite non sono trofei da mettere in mostra con micro shorts e ombelichi di fuori!
Se volete farvi fotografare da Scott Schumann invece l’unico consiglio che posso darvi è quello di andarvi a leggere uno dei più bei fashion blog italiani qui.

4) Mangiare e bere durante la Fashion Week.
Ho letto su molti blog di ragazze stremate così impegnate da non avere neppure il tempo di mangiare.
Io con i miei 5 eventi in 3 giorni il tempo per una piccola pausa pranzo l’ho tranquillamente trovato e posso consigliarvi due posti carini dove mangiare senza spendere una fortuna.
La mia deliziosa blog-Amica Irene (mi ha fatto davvero piacere conoscerti dal vivo finalmente!) mi ha portata a pranzo sulla terrazza della Rinascente.
Abbiamo chiacchierato, ci siamo rilassate ed abbiamo mangiato del delizioso cibo fusion (cus-cus con verdure, uvetta e salsa di yogurth e riso basmati con ratatuille di verdure, zenzero e mango) spendendo appena 16,50 euro a testa.
Un posto dove pranzo sempre quando sono a Milano è invece l’Armani Cafè ma non perché sia di moda, bensì perché trovo che il rapporto qualità/prezzo sia buono: filetto di branzino con scarola ed olive taggiasche, una minerale e un caffè d’orzo con biscottini e cioccolatini per 25,50 euro. (Se il locale è particolarmente affollato pagate in contanti perché può succedere che il personale pasticci con le carte di credito: a me qualche tempo fa l’hanno scambiata con quella di un uomo perché “erano dello stesso colore”).
Molti degli eventi che ruotano intorno alla Fashion Week sono organizzati in forma di cocktails ed aperitivi e quindi, qualora non siate riuscite a mangiare niente per tutto il giorno, potrete tranquillamente rifarvi la sera.
Di solito in caso di aperitivi open bar il cibo scarseggia e vi converrà puntare sulle public relations piuttosto che tentare di riempirvi la pancia; ma se i cocktails sono a pagamento e il cibo a buffet allora strafogatevi pure senza sensi di colpa: nessuno vi guarderà male perché, strano ma vero, anche il popolo della Moda (a volte) mangia.

5) Incontri vecchi e nuovi.
I miei tre giorni milanesi sono stati una buona occasione per rivedere vecchi amici e conoscerne di nuovi: Cécile che è ormai diventata una perfetta compagna di parties, Irene, Sara, Fanny e Leo, Giorgia.
Spero di rivedervi tutti molto presto!


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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26 commenti su “Guida semi-seria su come sopravvivere ad una Fashion Week.

  • BaiLing

    @#20:
    Sono le faccine colpevoli che ci fregano! Io non so se sarei travolta da crisi di riso isterico per la tensione di non farmi beccare o semplicemente, rossa come un peperone mi auto-denuncerei alla sicurezza non reggendo allo stress :-DDD

    @Si-oux:
    Grazie tesora!

    @Eleonora:
    volevo passare nella redazione di Donna Moderna, ma alla fine non ne ho avuto il tempo! Peccato non esserci potute neppure salutare!

    @Chiara:
    Amica!!! Ma sai che ti ho pensata mentre ero a Milano?! MI sarebbe piaciuto incontrarti! Mandami una email, almeno ho un tuo contatto e la prossima volta che vengo ti avviso!
    Che invidia che hai visto AdR dal vivo! Io sono proprio curiosa di vedere com'e'! IN foto a volte sembra una vecchia megera e a volte invece (quasi) una bella donna!
    Da quello che ho visto in internet aveva un vestito simile anche per la VFNO: bustino e tutu!
    Adoro quel genere di vestitini (mi ricordano una collezione di Miu Miu di un paio di anni fa STUPENDA!) pero' su una donna di quell'eta' proprio no!!!
    Immagino i commenti del tuo fidanzato :-DDD
    E posso assicurarti che anche il Signor G. avrebbe detto cose simili, e forse anche piu' cattive!!!
    Sono perfettamente d'accordo con te sul concetto di moda: stupire, ma non scioccare!
    Un otfit vincente e' un outfit ricercato che magari ti fa girare a guardarlo, ma senza sgranare gli occhi chiedendoti "ma che cavolo si e' messa addosso…???"
    E comunque tornando alla AdR: beata lei che non ha bisogno delle ballerine di ricambio!!!
    Un bacione cara!

    @Cecile:
    In effetti avevo pensato anche io di fare questo distinguo: fuori dalle sfilate scatto selvaggio senza chiedere il permesso, e in giro per strada invece gentile richiesta (anche perche' non tutti hanno voglia di finire nel web!).
    Pero' non ho potuto mettere in pratica nulla perche' alla fine ho scattato pochissimo!

    @Giulia:
    Tu sei il nostro mito, mio e di Cecile!
    E infatti sono troppo dispiaciuta di non averti incontrata anche io a Milano!
    La prossima volta che vengo ti avviso… cosi' magari riesco ad imbucarmi a qualche festa con te e le tue amiche, sarebbe troppo divertente 😀

  • utente anonimo

    grazie Bailing, sei troppo carina con me! La prossima volta voglio venire pure io con te, e devi venire con noi alle feste, si entra sempre 🙂
    comunque ancke Miky di feed your style si è imbucata alla grande, ha detto.
    ho saputo che certe blogger famose hanno scritto agli uffici stampa, e poi hanno fatto finta di ricevere gli inviti! che poverine. vogliono tutte fare le galle. fuori dalle sfilate comunque, certa gente davvero ridicola, è vero!
    Ed è ovvio che Sartorialist fotografa gente che gli piace, altrimenti il suo non sarebbe nemmeno un blog. Poi però se vuole apportare migliorie, ti chiede gentilmente di farlo. Direi che è lecito.

  • utente anonimo

    Ecco una guida proprio simpatica! E vedo che abbiamo notato gli stessi modelli!
    Per quanto riguarda lo streetstyle, la gente è talmente abituata che non si stupisce mai quando uno gli chiede se può fare una foto. All'uscita della Brioni, una ragazza mi ha fotografata senza chiedermi il mio avviso (sembrava un po' timida), ma è peccato perché si è persa la possibilità di dare qualche biglietto da visita.
    Per la strada (non davanti alle sfilate) invece mi sembra indispensabile di chiedere prima di fotografare una persona specifica, per cortesia.

    Per parlare di Giulia di Rock and Fiocc, è un mito! Ma lei è inimitabile…

  • utente anonimo

    Carissima Bai Ling,
    come condivido il tuo parere sullo street style!
    Ho trascorso lo scorso fine settimana a Parigi – anche se i motivi della mia visita non erano legati alle sfilate – ed accidentalmente nel negozio Repetto ho incrociato la "iper fotografata, osannata ed imitata" Anna dello Russo: in effetti sembrava pronta più per un ballo in maschera che per una sfilata.
    Indossava una abito cortissimo molto strutturato che ricordava i vestiti delle dame del Settencento francese: bustier steccato di seta blu elettrico con inserti giallo oro e gonna a tutù molto rigida e molto corta dal momento che "non timidamente" facevano capolino un bel paio di culottes con le ruches. Le scarpe erano una specie di scultura a trampolo di pelle color oro.
    Tralasciando il commento del mio fidanzato (al quale ho dovuto spiegare per filo e per segno di chi si trattasse) che si ricollega alla tua frase del circo, ecco, devo ammettere che pur seguendo spesso gli outfits di "madame" dello Russo ho pensato che fosse effettivamente troppo.

    Sicuramente l'intento sia di "madame" dello Russo sia di molte altre trend setter, è quello di stupire e movimentare i blogs e la stampa in generale creando questo alone di spettacolarità, ma sinceramente questo mi allontana dal concetto che ho personalmente di moda.
    La moda per me è eccellenza, ricercatezza, qualità e genialità intesa come capicità di stupire suscitando il sogno. E così dovrebbero essere anche gli operatori.Naturalmente questo è un parere molto personale.

    Comunque ultima chicca per te che hai dovuto affrontare la giungla milanese di strade dissestate e lavori in corsi con tacco 12 la dello Russo aveva la classica Mercedes nera con autista che l'attendeva per ogni suo spostamento permettendole di portarsi una minuscola pochette al polso!!!

    Un bacio grande, cara.
    La prossima volta che passi da MI, mi unisco ai vostri tour!!
    Chiara S.
     

  • utente anonimo

    Amica…questo post è fortissimo!!!! hehehe…io non riuscirei mai ad imbucarmi, mi beccherebbero subito come abusiva, non riesco a fare la faccina seria da non colpevole ^_^ forse mi dovrei esercitare!!!!

  • BaiLing

    @chicneverland:
    Un drink e' assolutamente essenziale!

    @M. e Lela:
    Grazie mille ragazze!
    Un bacione :-***

    @#17;
    Quelle scarpe sono veramente inguardabili! Stento a credere che le abbia potute disegnare proprio Miuccia Prada!

    @Superfluamente:
    Spero con tutto il cuore che si tratti almeno di pellicce ecologiche! Far fuori un povero animale per creare un oggetto cosi' brutto e' un doppio delitto!

    Mi e' capitato di partecipare a dei workshop fotografici ed in effetti in quelle occasioni venivano fatte firmare delle deliberatorie a tutti i partecipanti, pero' per quello che riguarda lo street style la vedo veramente molto difficile!  Davvero, ti immagini casa di Sartorialist?!?
    Un abbraccio.

  • utente anonimo

    Complimenti, un bellissimo post ricco di contenuti! Inoltre condivido in pieno la delusione per la collezione di Prada, soprattutto perchè sono una convinta sostenitrice del NO alla pelliccia, e pensare a tutti quegli animaletti uccisi per colorargli la coda…
    Per quanto riguarda lo street style: in passato mi sono informata presso un avvocato il quale mi ha caldamente consigliato di far firmare una liberatoria, anche se in teoria esiste anche un la possibilità di non far firmare nessun foglio, basta che il soggetto sia d'accordo alla pubblicazione. Anche perchè ragionando, non credo che Scott Schuman abbia una stanza in casa sua adibita solo a contenere faldoni pieni di liberatorie.
    Un saluto
    Superflua mente

  • utente anonimo

    Ahahaha troppo bello questo post!
    E quanto sono brutte le scarpe della collezione di Prada?!
    Comunque anche io non ho ben capito la logica di Sartorialist e alcune delle sue foto mi lasciano proprio basita!
    Poi hai ragione sulla dello Russo: le sue ginocchia sono oscene!

  • utente anonimo

    Davvero simpatico e utile il tuo post! Molto veritiero, soprattutto:
    "devo chiedere il permesso per scattare la foto oppure la faccio e basta?!?" e "Per farsi notare il popolo delle sfilate si trasforma in personaggi da circo, scadendo spesso nel ridicolo" 🙂
    Baci,
    Lela – seaseight

  • utente anonimo

    Un post davvero geniale!
    Ho riso tantissimo e condivido tutto: dalle bloggers omertose alle orribili code di Procione di Prada 😀
    Baci.
    M.

  • BaiLing

    @Irene:
    Sono contenta che il post ti sia piaciuto!
    Un bacione cara :-***

    @VerdeMenta:
    Che pasticciona che sono!
    Non ho pensato a guardare anche nella collezione TRF!
    Ne ho presi un paio nella collezione Donna, speriamo siano decenti!

    @Vale210975:
    Grazie mille Vale!
    Essere citata nel blog della mia guru in fatto di borse e' sempre una gioia e un onore!
    Un bacione :-***

    @Irene:
    Secondo me c'e' tutta questa reticenza per evitare di condividere delle occasioni: se io scrivo sul mio blog una cosa tipo "Ho scritto all'agenzia stampa di Tizio o Caio e loro mi hanno invitato alla sfilata" rischio che anche le altre bloggers scrivano e ricevano inviti. E poi non potro' piu' vantarmi di andare a quella sfilata perche' saro' solo una tra le tante!

    Scott secondo me fotografa solo persone che rispecchiano lo stile che piace a lui e a Garance. Per quello che riguarda gli uomini per esempio ho notato che ha una passione per chi indossa le scarpe di cuoio senza calzini… ma mio dio, come si puo' riuscire a camminare con scarpe di cuoio e senza calzini ai piedi?! E' una cosa fuori dal mondo!!! Leggendo il blog di Rock and Fiocc ho scoperto che le foto di Scott che sembrano tanto naturali sono costruite… quindi forse fa togliere i calzini ai suoi modelli 😀

    Anche secondo me Nobu e' sopravvalutato, soprattutto come ambiente che non e' niente di che. Pero' ammetto che il black code e' delizioso e anche i dolci sono buonissimi! Il sushi non ho potuto assaggiarlo perche' qualche anno fa ho avuto una terribile intossicazione alimentare da sushi e non lo posso piu' vedere neppure da lontano!!!
    E' vero Amica: peccato che siamo cosi' lontane perche' ci divertiremmo proprio tanto insieme!!!
    Un bacione :-***

    @Mary:
    Grazie mille :-)))

    @CinLarella:
    E' stata un'esperienza molto bella ed intensa e mi ha fatto piacere condividerla in parte con voi!
    Visto che le foto sono venute abbastanza pessime, ho cercato di sopperire almeno con i racconti!

    @MusadiNessuno:
    Ahahahaha!!! Grazie Amica mia!!!
    Per i biglietti da visita ho gia' provveduto: ho investito ben 17 euro in minicard che non avro' mai piu' occasione di dare a nessuno :-DD
    Un bacione tesora :-***

  • utente anonimo

    bello, bellissimo post! concordo su ogni punto!
    Chissà poi perchè tutta questa reticenza nel dire da quale parte sia arrivato l'invito…
    Per lo street style invece, devo ammettere che a volte mi sfugge la logica con cui Scott Schumann sceglie i propri soggetti…

    Il ristorante della Rinascente è stata una piacevolissima scoperta anche per me , magari la prossima volta andiamo all'Armani non ci sono mai andata per pranzo!
    Ho cenato da nobu un paio di volte, ma secondo me è sopravvalutato, il sushi in particolare non è niente di che, la cucina fusion invece merita abbastanza.
    Peccato per la lontanza, sono certa che ci divertiremmo un sacco insieme!
    bacioni

  • utente anonimo

    questo post è favoloso cara, mi ha interessato/divertito molto, complimenti!
    hai proprio ragione, ahahah per alcune blogger certe questioni sembrano protette dal segreto di stato mamma mia!

  • BaiLing

    @Cecilia:
    Grazie mille cara 🙂
    Ecco… secondo me imbucarsi in due o piu' persone potrebbe anche risultare un'avventura divertente, quindi magari alla prossima FW proviamo insieme 😛

    @Rano:
    In effetti anche le spese di viaggio e pernottamento sono tutt'altro che trascurabili!
    Per gli alberghi francamente pensavo peggio: la maggior parte conservano le tariffe delle settimane "normali".
    Ma i treni sono diventati cosi' pazzescamente cari che a me e' convenuto andare in aereo, ed e' tutto dire!
    Un bacione tesoro :-***

    @Ms B:
    Amica sono contenta che ti sia piaciuto questo post!
    In questi giorni ho letto montagne di roba sul web a proposito della FW e dovevo assolutamente dire la mia, a costo di risultare antipatica!
    E sono contenta soprattutto del fatto che condividi con me questa impressione di omerta': e' come se, ad essere franche e chiare, si rischia di regalare certe "occasioni" anche a potenziali rivali!
    Bha!
    Riguardo ai tacchi… oh mio dio!!! Affondare nell'asfalto liquefatto deve essere una cosa allucinante!!!
    E infine riguardo a Prada e Marni ti assicuro che "stroncare" le mie icone di stile mi e' costato molto! Ma da accanita consumatrice di abiti, scarpe e borse mi sentivo di dire che quella roba nel mio armadio non entrera' MAI!!
    Un bacione Amica e buon week end!

    @VerdeMenta:
    Sono contenta che il post ti sia piaciuto 🙂
    Dai, magari alla prossima FW proviamo ad imbucarci da qualche parte insieme 😛

  • utente anonimo

    Che bello questo post!
    Mi piacerebbe tantissimo partecipare ad una fashion week ma forse mi manca la faccia tosta per intrufolarmi dove non potrei, e non ho conoscenze da sfruttare per entrare lecitamente 😉
    Ma non si sa mai, magari la prossima volta…

  • utente anonimo

    Cara carissima Bailing! Questo tuo stile mi esalta e mi piace un sacco! Sei veramente una ragazza buffa e contraddittoria… 🙂
    Complimenti per il tuo osare e parlare "fuori dai denti". E per la tua capacità di saper creare resoconti essenziali e perfetti. Non scherzo e non è piaggeria. Quando va detto va detto. E leggere questi tuoi post è un piacere. Certo che questo è bello lungo eh! Merita un puntiglioso commento…Innanzitutto mi vedi completamente d'accordo sull'omertà delle blogger…mamma quanto sono omertose! E su tutto poi…da come ottenere un pass per la sfilata, a come fanno a ricevere omaggi, tutto. Tutto ciò che potrebbe creare parità e coesione viene allontanato quasi fosse peste! Ovviamente non tutte sono così…e per fortuna! Io col blog ho imparato quanto sia bello farlo, per puro piacere di farlo, farlo per stringere amicizie, partecipare ad un progetto perchè è bello fare cose insieme…che male c'è? Non siamo in gara…Quindi, ottima osservazione la tua, lo ribadisco!
    Per quanto riguarda Milano…my lovely Milano…ehe..è un trappolone si per i tacchi! Oltre a grate, sanpietrini e lavori, ti sei persa, ma questo accade in estate, l'affondamento tacco! Se avrai notato molti marciapiedi del centro sono coperti dall'asfalto..ecco, in estate, col caldo, si liquefano (ma si dice cosi????), e tu affondi! è pazzesco, ricordo il primo anno lì, da brava campagnola, che ne rimasi stupita! Infatti se ci fai caso, i marciapiedi sono tutti bucherellati!
    Per il food…MI è davvero piena di posticini dove mangi cose sfizione a poco…e la terrazza della Rinascente è uno dei miei posti preferiti! al di là della vista stupenda sulle guglie del Duomo che varrebbe solo quella..ma da quando hanno allestito l'ultimo piano a food store la scelta è molto più varia e allettante!!! gnam!
    Per le sfilate…anche io sono rimasta molto delusa da quella di Prada…per quanto mi sia difficile ammetterlo (è un pò un dogma per me Prada!) non mi è piaciuta per nulla! sembrava un cartone animato…e…sono morta dal ridere per le tue code di procioneeee!!!! hahahaha!
    Che dire…grazie cara per avermi allietato questo nebiboso venerdi mattina! un bacione e a presto! msbx

  • utente anonimo

    Ciao bella! Bellissimo post sai, l'ho apprezzato un mondo! 
    Hai raccontato quello che c'è da sapere sulla FW e te ne sono grato!
    Questo che fregherebbe me nell'andare alla settimana della moda è che costituisce pure una bella spesa. Al dil a che puoi avere l'invito o imbucarti alle sfilate devi aggiungere il viaggio e il pernottamento. E chissà quanto spendi per 2 tre giorni. Ma immagino che facendo gruzzolo un pò di tempo prima uno ci riesce.

    Un bacione.
    Rano.