Il Lusso in tempo di crisi. Ovvero poche semplici regole per avere un guardaroba perfetto nonostante il budget limitato. 33


Lo shopping in tempo di crisi.
Venerdì scorso avrei dovuto partecipare ad un programma di Class TV e parlare di un argomento che sta molto a cuore a tutte noi ragazze fashion: come conciliare l’amore per gli oggetti di Lusso con il periodo economico tutt’altro che roseo?!

shopping in tempo di crisi
Tutte quante sapete come è andata a finire, specialmente la cara Meggie che è accorsa al mio capezzale di prima mattina per cercare di salvarmi dalla più classica maledizione di Montezuma.
Siccome però l’argomento mi sembrava davvero interessante e mi dispiaceva che le mie perle di saggezza andassero sprecate ho deciso di parlarvene comunque qui.
Come si fa a concedersi un guardaroba perfetto anche con un budget limitato?
Seguendo piccole e semplicissime regole.

Privilegiare sempre la qualità piuttosto che la quantità.
Investiamo tutto il nostro budget stagionale in un unico pezzo bellissimo piuttosto che in 10 straccetti low cost che lasciano il tempo che trovano.
Resistendo con stoica pazienza a tutte le malevole tentazioni made in Zara e H&M a fine stagione potremmo avere nell’armadio un trench di Burberry o un cappottino di Max Mara.
Che sono per sempre, come i diamanti.

I saldi e gli outlet sono i nostri migliori amici.
Difficilmente possiamo permetterci di comprare certi oggetti del desiderio a prezzo pieno, ma in tempo di crisi molti begli oggetti di lusso sopravvivono ai saldi e se durante l’anno ci siamo comportate da brave formichine oculate potremo fare ottimi affari.
[La mia guida allo shopping in saldo potete leggerla qui].

shopping in tempo di crisi
Il vintage e il second hand sono ottime risorse.
Riciclare è economico ed ecologico e fa bene sia al nostro portafoglio che al Pianeta, ma anche in questo caso occhio alla qualità.
Da quando vestire vintage è diventato di gran moda è più facile trovare in giro tanta fuffa da mercato piuttosto che bei pezzi per i quali valga la pena investire.
Quando compriamo un abito vintage o second hand assicuriamoci quindi che non sia un 100% poliestere e che cuciture e rifiniture siano in buono stato.

cavalli
Sapersi orientare nella giungla delle tendenze stagionali.
Non sempre le tendenze di stagione sono destinate a durare nel tempo e se il nostro budget è limitato è meglio investire in capi che sfrutteremo sicuramente nel corso degli anni, piuttosto che azzardare l’acquisto di oggetti che tra un anno saranno irrimediabilmente fuori moda.
Per interpretare comunque le tendenze stagionali possiamo sempre affidarci agli accessori o concedersi qualche piccolo sfizio low cost.
Lusso non significa necessariamente grandi nomi della moda ed omologazione.
L’abito di un giovane designer sconosciuto ai più, un pezzo unico fatto fare su misura con un tessuto prezioso, un gioiello acquistato durante un viaggio possono farci risparmiare e al tempo stesso donare ai nostri outfit quel tocco in più che l’ultima it bag o il capo fotografato in tutti gli editoriali di stagione non ci regaleranno mai.

mira
Prestare attenzione agli aspetti collaterali del fashion system.
Lusso in tempo di crisi per me significa anche diventare un consumatore consapevole: scegliere un tessuto organico prodotto con tecniche di lavorazione non inquinanti, preferire una piccola azienda che ragioni in termini equo-solidali, orientarmi quando possibile verso marchi cruelty free o comunque ecologici.
Insomma pretendere qualcosa in più dall’oggetto che acquisto.
E a questo proposito: una meravigliosa cool hunter nel campo della moda bella e buona è la mia amica Sandra che vi invito a seguire con grande attenzione.
Razionalizzare i bisogni e i desideri.
Ogni giorno ci innamoriamo di nuovi oggetti ma quanti di questi ci servono davvero?
Prima di comprare un oggetto ho imparato a farmi delle domande.
Mi serve? Non ho già qualcosa di simile nel mio armadio? Con quanti pezzi del mio guardaroba posso indossarlo? E in quante occasioni?
Per le scarpe poi c’è la domanda fatidica: riesco a camminarci?
Se l’oggetto del desiderio non supera quest’esame significa che è meglio risparmiare, perché Lusso in tempo di crisi significa anche saper resistere alle tentazioni e riciclare semplicemente quello che già possediamo.

Photos source: Jack & Jill; NY Times Fashion.

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Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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33 commenti su “Il Lusso in tempo di crisi. Ovvero poche semplici regole per avere un guardaroba perfetto nonostante il budget limitato.

    • Miss Bailing
      bailing L'autore dell'articolo

      Anche io ho fatto molti acquisti sbagliati negli ultimi anni ed è proprio a causa di quelli che ho iniziato ad essere più riflessiva!
      Baci :-***

  • benedetta

    Super saggia… se posso aggiungerei a questo tuo decalogo perfetto gli swap party.
    Io e una mia collega ne abbiamo organizzato uno molto privato e molto riuscito questo autunno. Ho scambiato 20 cose mie con 20 capi per me nuovi e assolutamente in buone condizioni che ho sfruttato molto questo inverno.
    Adesso dovremmo organizzarne un altro. Non eravamo in molte ragazze, tra le 10 e le 15, tutte assolutamente conosciute e valutate per taglia (si sa, non siamo mica tutte taglia 38), gusto personale che potesse trovare anche l’appoggio delle altre, e assoluta cura nel vestiario.
    Ci siamo divertite come matte e abbiamo fatto shopping praticamente a gratis.
    Assolutamente da rifare e diffondere… in tempi di crisi e non.
    Un bacio cara Roberta

    Benedetta

    • Miss Bailing
      bailing L'autore dell'articolo

      Ecco, gli swap party purtroppo mi mancano perché qui da me ovviamente non si sa neppure cosa siano… sigh 🙁
      Però mi piacerebbe tantissimo sperimentare questo metodo di shopping alternativo!!!
      Un bacione cara e buona domenica :-***

      • benedetta

        Potresti iniziare te. L’importante è avere un gruppo di amiche e conoscenti con un armadio ben nutrito.
        Ti confesso che nemmeno dalle mie parti sono poi così diffusi 😉
        Baci

  • the brunette

    Cara come stai?
    Anche io ho avuto il mio personal date con Montezuma ahahahah… @.@
    Questo post lo condivido appieno e il blog di Sandra mi piace molto. Ultimamente mi sto ponendo anche io delle domande, soprattutto sull’eccessivo accumulo di “roba” e sul tipo di capi/pezzi/articoli/accessori su cui investire. Purtroppo subisco ancora il fascino del low cost, ma sto cercando di contenerlo. Il vintage invece mi affascina, mi sto avvicinando piano piano con ricerche e verifiche su capi e accessori, anche perchè dalle mie parti chiamano vintage il second hand…e non è proprio la stessa cosa ve?
    No, ma in video ti avrei voluto proprio vedere, mai pensato di fare qualcosa su yt?!
    Bacionesssssssssss :***

    • Miss Bailing
      bailing L'autore dell'articolo

      Sto molto meglio amica!
      Che poi io sono una grande fan dei virus gastrointestinali, specialmente dopo qualche settimana di stravizi alimentari… però averlo durante la FW non è stato il massimo della vita 😀
      Riguardo al vintage trovare bei negozi validi è sempre un’impresa!
      Il 90% vende fuffa di seconda mano da 4 soldi purtroppo.
      Io le cose più carine le ho trovate all’estero (Londra, Berlino e Anversa).
      In Italia mi piace molto Cavalli e Nastri a Milano ma non è esattamente cheap, tutt’altro!
      Per i video no amica: la telecamera mi terrorizza 🙁
      E infatti credo proprio che l’esperienza con Class TV sarebbe stata in un certo qual modo scioccante 😀
      Baci e buona domenica tesora :-***

  • giulia

    Accipicchia avevano invitato anche me ma non sono riuscita a muovermi da Torino, peccato che il destino crudele non ci abbia fatto incontrare 😉
    Approvo al 100% le tue perle di saggezza, a Class tv si sono persi un intervento super!

    • Miss Bailing
      bailing L'autore dell'articolo

      Che sfortuna 🙁
      Sarebbe stato davvero carino registrare la trasmissione insieme!
      Speriamo ci saranno altre occasioni 😀

  • Meggie a pois

    Povera BaiLing!!! Mi spiace che Milano ti abbia portato tanta sfortuna! Ti rifarai (e ci rifaremo), vedrai!
    Quanto ai tuoi consigli, sono molto appropriati e intelligentissimi! Anche io, infatti, ultimamente prediligo i pezzi unici, vintage o di designer giovani e esordienti; quanto ai pezzi di grandi designer, devo dire che negli outlet (perché io a fare code fuori da Prada all’inizio dei saldi non ci penso nemmeno) non riesco mai a beccare… c’è bisogno di un paio di sedute di cross shopping in outlet di lusso per istruirmi 😉
    Baci amica :***

    • Miss Bailing
      bailing L'autore dell'articolo

      Amica dobbiamo organizzare un week end insieme in tempo di saldi in Toscana (leggi The Mall, il Tempio) oppure dalle mie parti (leggi Tod’s, Prada e il mio amatissimo Brunello).
      Vedrai che ne uscirai amando di un amore fervente per certi outlet 😉

  • La Giulia

    Giusto giustissimo tutto…
    Le tentazioni low cost riempiono gli armadi di cose tutte bene o male simili, di cose economiche che mettiamo una, due volte e poi, boh….
    Qualche pezzo low cost va bene e salva, ben abbinato, molte situazioni, ma io per prima mi rendo conto che la strada verso la santità è costellata di offerte allettanti ed economiche.
    Ultimamente, complici armadi strabordanti e vestiti scoperti con ancora il cartellino, sto cercando di ridimensionarmi, soprattutto nelle borse.
    Ne ho davvero tante, ora voglio solo Borse, una l’anno al massimo e solo di un certo livello (alla mia età posso ben farlo)

    È un cammino difficile, però..
    😉

    • Miss Bailing
      bailing L'autore dell'articolo

      Il cammino verso la santità è bellissimo amica 😀
      Ti confesso che per scarpe e borse ho fatto la mia scelta drastica mooolti anni fa: mi sono disfatta di tutte le cosine insulse comprate durante l’adolescenza e ho iniziato a comprare solo cose molto belle.
      Per i vestiti invece ho subito sulla mia pelle la grande scoperta del low cost (Mango, durante un viaggio a Barcellona di tantissimi anni fa), me ne sono entusiasmata, ho gioito quando Zara e H&M sono arrivati anche da noi, ho comprato la mia bella dose di ciarpame e poi alla fine sono rinsavita.
      D’ora in avanti sarà la qualità a guidare la mia mano sempre e comunque 😀

  • sandra

    Questo post sarebbe da stampare ed incorniciare! Sono d’accordo su tutto e tu l’hai saputo dire così bene!
    Tra l’altro ho notato che rinunciare a comprare le cose low cost non è affatto difficile, anzi, mi rendo conto che adesso non vorrei più quei tessuti finti neanche se me li regalassero.
    Pensare poi di comprare a caro prezzo qualcosa fatto male (e che fa del male) ma con una firma stampata sopra è poi ancora più assurdo. Davvero basta, come dici tu, razionalizzare bisogni e desideri.
    (e grazie per la cool hunter*****)
    Spero che tu ti sia nel frattempo completamente ripresa dalla fw malefica;)
    Baci mia cara:***)

    • Miss Bailing
      bailing L'autore dell'articolo

      Tesora tu sei la mia guru nel campo della moda eco e se negli ultimi mesi ho razionalizzato molto gli acquiti lo devo anche alla lettura del tuo blog 🙂
      Ovviamente mi sono ripresa dalla gastroenterite appena tornata a casa!
      Ho notato che i virus sono peggio dei brufoli da evento mondano: colpiscono sempre quando possono creare più danni possibile!
      Baci tesora :-***

  • Enrica

    Leggendo il tuo vademecum, ho constatato di essere un piccolo disastro sugli acquisti intelligenti. In realtà quando un anno e mezzo fa ho iniziato a lavorare mi sono tolta qualche sfizio (e ho fatto tanto regali) ma mi sono accorta che potevo investire in scelte migliori i primi soldi guadagnati. Gli unici ‘investimenti’, seppur piccoli, di cui sono fiera un cappottino di Max e Co color cammello (per Max Mara c’è sempre tempo) e la Piper di Furla. Poi tanto Zara e soprattutto viaggi e viaggetti. Con la maturità e la convinvenza, tra due mesi sono 27 e sempre tra due mesi entriamo finalmente nella nostra casa, voglio iniziare ad essere più consapevole e lungimirante però sarà dura perchè per me il più grande lusso a cui farei fatica a rinunciare sono i viaggi!

    un bacione cara, qui finalmente sole e 12°

    Gli outlet però ammetto non riesco ad amarli, dovrò imparare a frequentarli.

    • Miss Bailing
      bailing L'autore dell'articolo

      Amica con i viaggi sfondi una porta aperta!
      Se devo scegliere tra investire un certo budget in viaggi o investirlo in vestiti il mio armadio non ha nessuna chance di vincere!
      Tra l’altro quando viaggio non mi interessa risparmiare e cerco sempre di dormire e mangiare meglio che posso 🙂
      Riguardo agli outlet… ce ne sono alcuni che sono imprescindibili e permettono di fare degli affari davvero pazzeschi!
      Però quelli validi si contano sulle dita di una mano: tutti gli altri non mi interessano e li evito accuratamente!

  • giulia

    sante parole! hai assolutamente ragione, basta solo resistere alle sirene del low cost (mi ci sto impegnando e devo dire con un certo successo) Ottima segnalazione il blog della tua amica, tra l’altro mi piace molto anche il nome

    • Miss Bailing
      bailing L'autore dell'articolo

      Sono davvero felice che abbiate apprezzato la segnalazione del blog di Sandra!
      Secondo me merita davvero 🙂

  • AlmaCattleya

    grazie mille per queste dritte.
    se mi permetti l’ardire direi anche di puntare agli accessori come collane, spille ecc… che possono cambiare l’aspetto di ciò che indossiamo. inoltre non è necessario avere solo cose preziose, ma anche qualcosa presa a poco e scelta bene.
    comunque questa crisi ha un aspetto positivo: ci costringe a rivalutare l’importanza di alcuni oggetti. ci costringe a chiedere se sono necessari.
    ovviamente, spero che ne usciamo ma se succedesse, sarebbe meglio mantenere quello sguardo critico.

    • Miss Bailing
      bailing L'autore dell'articolo

      Hai assolutamente ragione: gli accessori sono importantissimi e si possono trovare molte cose deliziose anche a prezzi piccolissimi, avendo la pazienza di fare un po’ di ricerca.
      Parlando di gioielli per esempio io preferisco sempre i bijoux ai preziosi veri e propri che utilizzo in poche occasioni.
      Io credo che l’occhio critico ormai mi rimarrà a prescindere dalla crisi.
      Sinceramente (non credevo che l’avrei mai detto!) sono stanca di accumulare!

    • Miss Bailing
      bailing L'autore dell'articolo

      Hai ragione, è difficile!
      E non è che tutto il low cost sia il Male Assoluto: a volte mi è capitato di trovare cose carine.
      Ma avendo smesso di acquistare capi che non sono in tessuti naturali il 99% di Zara & Co. per fortuna mi rimane precluso semplicemente per questo motivo!

  • Babysan

    Ma che bello questo post! Lo trovo molto interessante e condivido proprio tutto!
    Ti ringrazio anche per avermi fatto scoprire il blog di Sandra, che da oggi seguirò! 🙂
    Buona giornata Cara
    Baci baci B.

    • Miss Bailing
      bailing L'autore dell'articolo

      Sono contentissima di averti fatto scoprire Sandra: io trovo sempre dei bellissimi spunti nel suo blog 🙂
      Un bacione :-***

  • Cecilia

    Davvero un bel post! Mi piace quando dici che un criterio per valutare un buon acquisto è esaminare attentamente quante “mise” ci puo’ rinnovare, lo faccio anch’io. Un’altra cosa che faccio e’ quella di non buttare i vecchi abiti di buona qualità sia miei sia di mia mamma. Oggi sono passati, ma domani, con un po’ di stile e fantasia, avranno senz’altro un nuova vita (si chiama autovintage)!
    Baci

    • Miss Bailing
      bailing L'autore dell'articolo

      Saggia abitudine!
      Io mi sono liberata di molte cose e ora me ne pento amaramente… mi capita spesso di ripensare a un certo vestitino o a una gonna che avrei potuto sfruttare di nuovo!
      E per tanti capi sopravvissuti ai vari repulisti sono riuscita ad inventarmi una nuova e dignitosa esistenza grazie alla mia bravissima sarta!
      Insomma l’autovintage mi piace molto 😀