#mytravels. Garberhof Wellness Resort.


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Viaggiando in lungo e in largo per l’Alto Adige potrete scoprire che questa regione relativamente piccola racchiude in sé un numero inimmaginabile di territori diversi, ognuno con le sue affascinanti peculiarità : qui infatti ogni Vallata è un piccolo mondo a parte con tradizioni, gastronomia e a volte perfino con un dialetto diverso.
In questo capriccioso inizio d’Estate siamo andati alla scoperta della Val Venosta, scegliendo di farlo su due ruote: grazie alla geniale invenzione dell’e-bike infatti anche i più pigri e i meno allenati possono finalmente pedalare tra vette alpine, laghi e foreste godendosi tutta la bellezza di questi paesaggi mozzafiato senza lasciarsi intimorire da pendenze che, per i comuni mortali, sarebbero proibitive.
A consigliarci di esplorare in bicicletta questa vallata soleggiata, adagiata ai piedi dell’impressionante massiccio dell’Ortles, è stato Klaus Pobitzer, seconda generazione della famiglia che da 35 anni gestisce il Garberhof, il delizioso Wellness Resort di cui siamo stati ospiti, che sorge a pochi metri dal centro di Malles nel cuore dell’Alta Val Venosta.
Una vacanza estiva al Garberhof infatti è innanzitutto una vacanza attiva, perfetta per rimettersi in forma e per ricaricare le batterie lontani dalla routine cittadina: si può scegliere di farsi accompagnare da Kassian, esperta guida escursionistica, alla scoperta dei più bei sentieri della Valle o addirittura praticare l’alpinismo; o ancora, come abbiamo fatto noi, scegliere le due ruote e godersi le bellissime piste ciclabili che attraversano pascoli e foreste, pedalando in tutta sicurezza e senza faticare troppo.
Due percorsi bellissimi che vi consiglio assolutamente di provare sono quello che da Malles arriva al lago di Resia con il suo suggestivo campanile sommerso, oppure quello che arriva a Glorenza, graziosa città  fortificata famosa anche per la distilleria di whisky Puni, l’unica sul territorio italiano.
Per tutti gli intrepidi che vogliono affrontare i passi alpini invece, da inizio aprile a fine ottobre, ci sono i bike shuttle della Val Venosta in direzione Passo Stelvio, Passo Resia, Passo del Forno o Passo Madriccio.
Per noi ragazze, che siamo sportive ma solo con moderazione, una vacanza al Garberhof sarà però prima di tutto una vacanza wellness.
L’hotel è infatti famoso per ospitare uno dei più grandi hammam tradizionali in Italia e varcando le sue porte avvolti nel tipico pestemal, sarete trasportati come per magia nell’antica capitale Ottomana tra bagni di vapore, rituali di purificazione e piscine color oro.
Anche i trattamenti wellness sono ispirati alle tradizioni del lontano Oriente e io ho scelto di testare il Vitalis Resonanz, un signature treatment che unisce la tecnica della coppettazione alle vibrazioni delle campane tibetane, per rilassare profondamente la schiena sciogliendo blocchi e tensioni.
Last but not least una vacanza al Garberhof è anche una vacanza del gusto.
Nel 1999 ad affiancare Klaus Pobitzer in cucina è arrivato lo Chef Christian Lechthaler e i due ora lavorano insieme per offrire agli ospiti una cucina di qualità che sposa sapientemente i sapori della Val Venosta con influenze più leggere e mediterranee.
Klaus e Christian utilizzano i migliori prodotti locali provenienti dai piccoli coltivatori ed allevatori biologici della zona, con un occhio alla sostenibilità , alla stagionalità  e alla salute.
Inoltre, grazie alla ristrutturazione della sala ristorante e dell’area lounge, affidata all’architetto bavarese Thomas Rampp, oggi le specialità gourmet del Ristorante Pobitzer possono essere gustate in un ambiente di design ispirato allo stile tradizionalmente minimalista della Val Venosta, dove sono protagonisti materiali come il legno, la pelle, la lana e le pietre naturali, insieme al meraviglioso panorama al di là  delle grandi vetrate.

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Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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