#travels. La Brianza che nutre.


Se si pensa alla Brianza si pensa ai soldi, alle fabbriche, al Capitale Umano di Virzì e a poco altro.
Invece in Brianza c’è molto di più: c’è Natura, ci sono lunghe e belle strade e ‘è charme.
Se vi capitasse di recarvi a Como o a Milano, o nella piccola e graziosissima Monza, vi suggeriamo quindi di passare anche una giornata in Brianza.
Storicamente questa è zona di industriali ma anche di Ville di delizia, le residenze di campagna dove i ricchi milanesi, dalla notte dei tempi, amavano venire per rilassarsi.
Adesso è una terra in pieno fermento nel quale, grazie ad un passato ricco di storia e a molte location esclusive, stanno nascendo o si stanno rivalutando realtà magnifiche e piene di tradizioni che aspettano solo di essere raccontate.
Noi per adesso vi apriamo le porte di quattro scrigni magici.

Rossini Art Site, a Briosco, è un grande parco di sculture, adagiato tra i colli briantei, nel cuore verde del parco della Valle del Lambro. Proprio la sua posizione suggestiva ed il panorama mozzafiato l’hanno reso il luogo ideale scelto dall’imprenditore e mecenate Alberto Rossini per ospitare la sua collezione di arte del Secondo Novecento.
Rossini Art Site riflette in molti aspetti il desiderio del suo fondatore di creare uno spazio flessibile ed accogliente, un luogo in cui il pubblico è invitato a sperimentare in maniera non convenzionale l’arte moderna e contemporanea: senza rinchiudersi in un museo e in corridoi polverosi (che hanno comunque il loro fascino e la loro bellezza), ma vivendo l’esperienza artistica alla luce del sole, immersi nella natura di un luogo incantevole e pacifico, dove la prestigiosa collezione di sculture è arricchita dal cinguettio degli uccelli, dal ronzio delle api, dall’odore dell’erba e dal vento che passa tra le foglie degli alberi e dei cespugli.
Fulcro dell’esposizione e suo cuore pulsante è certamente il Pavilion di accesso al parco, progettato dall’architetto newyorkese James Wines, che ha creato uno spazio in cui arte, ambiente e architettura si integrano in maniera mirabile in un gioco di vuoti e pieni e grandissime vetrate.
Ed è proprio all’interno del padiglione che, in occasione della XIII Giornata del Contemporaneo indetta dall’AMACI (Associazione Musei d’Arte Contemporanea) la Fondazione ha esposto per la prima volta al pubblico l’opera di nuova acquisizione “Atlas. On the Human Condition. Places and Times” (2016) di Margherita Moscardini.
L’opera è un libro composto da una collezione di disegni realizzati con differenti inchiostri blu e carte che illustrano alcuni eventi della storia, dall’antichità ad oggi e dal mito alla letteratura, che hanno come punto in comune la moltitudine umana.
Il libro, installato nella parete di una sala del Rossini Art Site, viene prelevato da un delegato dell’artista ogni volta che i visitatori devono entrarci in contatto: posizionato su un piano apposito, ne vengono mostrate le pagine, una ad una.
Chi è autorizzato a sfogliare il volume ha il compito di comunicare oralmente le storie che contiene, così l’opera d’arte diventa espressione performativa e di comunicazione reciproca.

Villa Mapelli Mozzi a Casatenovo si presenta con la caratteristica forma ad U tipica delle Ville di delizia settecentesche in Brianza, con le ali laterali di servizio che si affacciano sulla strada, ed un corpo centrale padronale.
Dal cortile d’onore si accede alla preziosa galleria della villa che introduce ad una serie di salotti elegantemente arredati che vi catapulteranno in un’altra epoca e dalle cui finestre potrete ammirare il grande parco.
I salotti sono stati completamente ristrutturati e presentano colori e decori tipici del periodo a cavallo tra settecento e ottocento, con la pavimentazione lignea in battuto veneziano e rovere antico e tutti i complementi d’arredo dell’epoca.
Oltre alle grandi sale centrali, molto preziose sono la sala da pranzo con mobili storici e porcellane antiche, le storiche cucine, la biblioteca con libri d’epoca e al primo piano della villa, la grandi camere da letto con i bagni di inizio ‘900.
La Villa non solo può essere visitata grazie a ricche visite guidate che ve ne mostreranno gli angoli più nascosti e i dettagli più avvincenti, ma si può anche soggiornare al suo interno e partecipare ai deliziosi afternoon tea in stile inglese.

L’Oasi di Galbusera Bianca è un Agriturismo Bio di Charme: qui troverete camere arredate a tema che raccontano tutte una storia e un Osteria Bio.
Tutti gli ambienti della struttura sono arredati con legni di recupero ricavati dalle abitazioni di un antico borgo di 5 cascine noto fin dal ‘300 e che sorgeva nelle vicinanze dell’Oasi.
Tutto il complesso inoltre è stato ristrutturato secondo i principi della bio-architettura, con consumo di energie rinnovabili.
L’Osteria Bio è soprattutto un ristorante di cucina biologica e naturale, con prevalenza di portate vegetariane e vegane preparate con i prodotti dell’orto e di piatti tradizionali di carne proveniente da allevamenti che curano il benessere animale, tutti preparati nel rispetto delle Stagioni e dei ritmi della Natura.
Nel bar rustico fatto con vecchie porte di recupero si possono gustare stuzzicanti piatti di affettati, formaggi, verdure di stagione, dolci fatti in casa e centrifughe, ma anche acquistare marmellate e composte fatte con i prodotti locali e ed ascoltare storie avvincenti.
Infatti pranzare all’Oasi significa anche conoscere Gaetano, il proprietario, che vi racconterà i dettagli delle scelte culinarie e vi porterà a passeggio tra campi e vigneti alla scoperta di ciò che rende questo luogo unico e particolare.

 A Casatenovo, infine, sorge il Consorzio Brianza che Nutre nato nel 2015 con Expo e che continua a prosperare attraverso la ricerca e la promozione di eccellenze del territorio: aziende agroalimentari, alberghiere e manifatturiere insieme a istituzioni culturali e sociali formano una realtà nuova ed interessante.
Grazie al sito internet, a un food truck, a eventi e workshop e alla rete di relazione tra le diverse eccellenze, il Consorzio sta diventando punto di riferimento sul territorio e nell’intera regione per far conoscere ed amare la Brianza.

 


Linda

Informazioni su Linda

37 anni, insegnante, viaggiatrice e un sogno: poter correre nei musei come Jules e Jim. Ama fare e disfare le valigie, crede che sia bello partire e anche ritornare. Odiava Milano ed ora non riesce più a farne a meno. È diventata la città che può chiamare casa.

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