#travels. Quel ramo del lago di Como… oltre i Promessi Sposi.


Chi non ricorda la frase iniziale dei “Promessi Sposi”?
Si proprio “Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno…” e le vicende dei suoi teneri e temerari protagonisti, Renzo e Lucia, che si svolgono in quel di Lecco e dintorni?
Un week end fuori porta partendo da Milano, con la bella stagione ma anche con il foliage autunnale, può portarvi a Lecco, la città tanto cara ad Alessandro Manzoni che, piccola e raccolta tra il lago e l’Adda, è la destinazione perfetta per tutti i tipi di viaggiatori.
– Per chi va in cerca di scorci suggestivi.
Lecco appare subito come una piccola e quieta cittadina ingentilita da uno spettacolare affaccio sulle rive del Lago di Como ed è proprio il lungolago il punto forte, che le conferisce un fascino particolare.
Meno famosa rispetto alla più frequentata Como (che sorge in posizione diametralmente opposta a Lecco), ha un centro raccolto che si attraversa tranquillamente a piedi. Si può andare alla scoperta dei luoghi manzoniani o semplicemente cercare palazzi e chiese disseminate tra i vicoletti che hanno sempre una storia affascinante da raccontare.
– Per chi va in cerca dei luoghi Manzoniani.
Di tutto l’itinerario manzoniano sicuramente il borgo di Pescarenico è la zona più affascinante ed interessante, quella che forse più di tutti rimanda ad atmosfere antiche e ci fa pensare a come doveva essere l’ambiente dei pescatori, come viene citato da Manzoni.
Qui si ritrovano la Chiesetta di Padre Cristoforo e il convento dei Cappuccini e, sulla riva del fiume, le tipiche imbarcazioni dei pescatori, che presero il nome di Lucia, a testimonianza di quel poetico “Addio ai monti”.
– Per chi va in cerca di relax e benessere.
Se invece ci si vuole distaccare dalle memorie manzoniane ecco che il lungolago prende il sopravvento su tutto. Pochi passi e da piazza XX Settembre ci si trova sulle sue rive dove ci si può rilassare, rimanendo come ipnotizzati dalle acque e dal loro muoversi.
Per una coccola in più si può scegliere di soggiornare all’Hotel NH di Pontevecchio che sorge proprio di fronte al Parco Regionale del Monte Barro, ha camere con ampie finestre che si aprono sul lago ed offre servizi di alta qualità: dalla colazione continentale e ricchissima alla presenza in camera di tè e caffè complimentary, dal ristorante curatissimo in allestimenti e cucina gourmet al servizio di e-bike che vi permetterà di visitare i dintorni e scoprirne le bellezze con i ritmi giusti.
– Per chi va in cerca di percorsi panoramici.
Se si hanno più giorni a disposizione, dopo aver visitato la città, ci si può dedicare ai dintorni dove sorgono paesi piccoli e grandi che regalano, tra acqua e montagne, una vista unica e dove ci si può concedere lunghe passeggiate tra ville e giardini.
Una lunga ciclabile corre lungo il fiume Adda e permette di ammirare il Ponte Azzone, il primo ponte costruito in città e l’isoletta poco distante dove nidificano gli aironi.
Altro dettaglio da non perdere, sempre sulla ciclabile del lungolago, sono le immagini anamorfosi e per così dire distorte, in grado di acquistare la sagoma e l’apparenza voluta solo quando osservate da un determinato punto di vista, e che sono dedicate al romanzo manzoniano.
Se amate pedalare invece vi consigliamo un’escursione in mountain bike sul Resegone e sui monti limitrofi, che hanno sentieri adatti a tutti i livelli e permettono di ammirare panorami mozzafiato.


Linda

Informazioni su Linda

37 anni, insegnante, viaggiatrice e un sogno: poter correre nei musei come Jules e Jim. Ama fare e disfare le valigie, crede che sia bello partire e anche ritornare. Odiava Milano ed ora non riesce più a farne a meno. È diventata la città che può chiamare casa.

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