Londra. Itinerario musicale tra Carnaby e Camden Town.


Dopo la tappa di Liverpool il mio viaggio con Visit Britain alla scoperta della musica Inglese è terminato a Londra, dove abbiamo potuto esplorare la città andando alla ricerca dei luoghi che hanno fatto da sfondo al periodo londinese di alcune icone della musica ’60s e ’70s.
A raccontarci la città dal punto di vista di due insider sono stati Mr. Londoner aka Antony Robbins, storyteller e guida certificata Blue Badge London, e Alistair Barr una delle “rock guide” specializzate di London Rock Tours che ci ha accompagnati in giro per la città raccontandoci decine di aneddoti sulle note di una fantastica colonna sonora anni ’70.
– Carnaby con Mr. Londoner.
Un tour che si rispetti non può che iniziare da Carnaby, quartiere trendy con un ricchissimo patrimonio musicale che proprio lo scorso Giugno ha ospitato il Soho Music Month, un festival ricco di attività e concerti all’aperto.
Qui in sole 14 strade sono concentrati più di 100 negozi e 60 tra ristoranti, bar e café e il quartiere conserva ancora quell’atmosfera vibrante e ribelle che l’ha reso celebre negli anni ’60 tra i creativi in cerca di ispirazione, quando era frequentato da star del calibro dei Beatles e dei Rolling Stones e da fashion icon del calibro di Brigitte Bardot.
Uno degli indirizzi iconici in Kingly Street era il The Bag O’Nails Club (di recente trasformato in un club privato) dove la band “Jimi Hendrix Experience” suonò il suo primo concerto il 25 Novembre del 1966 e dove Paul McCartney incontrò la futura moglie Linda il 15 Maggio 1967.
Berwick Street rimane invece uno dei migliori indirizzi per i negozi di dischi indie e se siete appassionati di vinili dovete assolutamente fare tappa da Sister Ray e Reckless Records.
I fans di Game of Thrones andranno invece in visibilio davanti all’insegna di un pub intitolato a tale John Snow, Dottore in Epidemiologia che nel 1854 studiò le connessioni tra il consumo di acqua e il colera che decimò la popolazione locale.
Una giornata a Soho non può che terminare con un musical e lo spettacolo da non perdere in queste settimane è il pluripremiato “Everybody’s talking about Jamie” all’Apollo Theatre, tratto dal documentario dalla BBC “Jamie: Drag Queen at 16” incentrato sulla vita della Drag Queen Jamie New.
Per una cena pre-teatro un buon indirizzo è Dirty Bones Soho, giusto dietro l’angolo rispetto all’affollatissimo Piccadilly Circus: qui, in un ambiente che ricrea le atmosfere del newyorchese Studio 54, troverete comfort food con varianti vegane, buona musica e cocktails.

– La Londra dei Beatles e Camden Town con London Rock Tours.
Prenotare uno dei “magic mini-bus tour” di London Rock Tours è sicuramente il modo migliore per esplorare Londra sulle tracce dei nostri artisti del cuore, soprattutto perché le decine di aneddoti raccontati dalle guide sono intervallati da una fantastica soundtrack e potrete ascoltare Voodoo Child proprio di fronte al Ronnie Scott’s Jazz Club, dove Jimi Hendrix ha suonato per l’ultima volta due giorni prima di morire.
Più full immersion di così!
Il nostro tour ha toccato Manchester Square dove i Beatles hanno posato per due foto iconiche, datate rispettivamente 1963 e 1969, affacciati alla tromba delle scale del quartier generale della EMI Records, emulati anni più tardi dai Sex Pistols e dai Blur.
Se per ovvie ragioni non potrete scattare una foto identica per la vostra bacheca Instagram, potreste però replicare senza grosse difficoltà un’altra foto iconica: quella che ritrae un giovanissimo e bellissimo David Bowie intento a leggere un giornale accanto all’insegna con il nome della piazza.
A poche centinaia di metri da Manchester Square i fans di David Bowie potranno recarsi in pellegrinaggio nella sede dei Trident Studios, dove fu inciso l’indimenticabile singolo Space Oddity, mentre proprio dietro l’angolo, al numero 3 di Savile Row, i Beatles si esibirono per l’ultima volta in pubblico, con un concerto improvvisato di 42 minuti sul tetto dell’edificio che ospitava la sede dell’Apple Corps, il 30 Gennaio 1969.
Nel cuore di Belgravia invece, al numero 24 di Chapel Street, potrete vedere l’edificio dove si tenne il release party per l’uscita di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band.
Ma sicuramente il luogo iconico per eccellenza per i fans dei Beatles a Londra è Abbey Road, dove potrete attraversare anche voi la strada sulle mitiche strisce pedonali calpestate dai Fab Four in perfetta sincronia l’8 agosto del 1969 e scrivere il vostro nome sul muro di cinta degli Studios.
L’idea fu di Paul (pensate che il progetto iniziale per la copertina di Abbey Road prevedeva uno scatto ai piedi dell’Everest!) e la band dovette attraversare la strada 6 volte prima di ottenere lo scatto perfetto.
C’è anche un aneddoto divertente sull’intruso che si può vedere in secondo piano nella foto: è tale Paul Cole, americano in vacanza a Londra, che all’epoca non riconobbe i Beatles scambiandoli per quattro “kooks” (pazzi).
L’uomo si riconobbe un anno dopo sulla copertina del disco ma si è sempre rifiutato di ascoltarlo, dicendo che i Beatles non sono esattamente il suo genere!
Terminato il Beatles tour ci siamo spostati a Camden Town che, con le sue strade colorate e l’atmosfera alternativa, è pieno di indirizzi perfetti per lo shopping (due su tutti: British Boot Company per acquistare stivali e scarpe rigorosamente Made in England e il mitico Camden market per T-shirts e memorabilia ) e di locali dove ascoltare musica dal vivo d’avanguardia.
Come il Dublin Castle (dove suonarono i Blur ed Amy Winehouse) o il Blues Kitchen dove si ascolta musica blues e country e si può mangiare cibo cajun.
Un indirizzo imperdibile è sicuramente la Rondhouse Camden, un ex edificio industriale dove, a partire dagli anni ’60, si sono esibite star del calibro dei Led Zeppelin, Bob Dylan, David Bowie e Jimi Hendrix ed artisti come Lindsay Kemp.
La Rondhouse ha contribuito alla nascita del Punk inglese e leggenda narra che negli anni ’70, durante l’Atomic Sunrise Festival, fosse servito vino rosso addizionato con LSD!
Questa location iconica ha riaperto i battenti nel 2006 e a partire dal 2010 è entrata a far parte del National Heritage Site, continuando ad ospitare eventi, festival e concerti.

– British Summer Time at Hyde Park.
Quale modo migliore di concludere un itinerario dedicato alla musica anni ’60 e ’70 di un festival rock a Hyde Park?!?
Il British Summer Time, arrivato alla sua settima edizione, ha ospitato negli anni vere e proprie icone della musica come Bob Dylan, Neil Young, Rolling Stones, Paul Simon e Barbra Streisand.
L’atmosfera è meravigliosa, coinvolgente e rilassata al tempo stesso, e il pubblico femminile sfoggia outfit in stile ’70s assolutamente deliziosi, con un tripudio di trecce, abiti svolazzanti e coroncine di fiori.
Noi abbiamo assistito a due concerti, quello dei The National e quello di Florence + The Machine.
Il momento più emozionante? Da brava fan di GOT non ho avuto dubbi: l’incipit di “Jenny of Oldstones” quando Florence ha dedicato la canzone ad Arya Stark!

 

 


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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