Itinerario alla scoperta della Lombardia: città d’arte, laghi e montagne.


Sono appena rientrata da un viaggio alla scoperta della Regione Lombardia ed oggi vi racconto il mio itinerario che ha avuto per protagonisti bellissime città d’arte, laghi e montagne innevate.

Cremona.
Nella città natale di Antonio Stradivari il nostro non poteva che essere un itinerario alla scoperta dell’antica ed affascinante arte della liuteria, che sopravvive grazie a centinaia di botteghe artigiane dove ancora oggi ogni fase della lavorazione è rigorosamente fatta a mano.
Entrare nella bottega di Stefano Conia “il Giovane”, mastro liutaio da ben tre generazioni, sarà come fare un salto indietro nel tempo e potrete vivere una bellissima esperienza multi sensoriale toccando, annusando e cimentandovi in prima persona con alcune fasi della lavorazione.
Sapevate che i violini di Stradivari erano costruiti tutti con legno proveniente dalla Val di Fiemme e che il più famoso dei mastri liutai sceglieva solo alberi su cui si posavano a cantare gli uccelli, quasi che il legno potesse assorbire parte di quel canto?
Ancora oggi i liutai di Cremona scelgono ed invecchiano personalmente l’abete, l’acero e l’ebano necessari a costruire questi strumenti magici, che richiedono mesi di lavoro certosino per venire alla luce.
Un viaggio ideale alla scoperta dell’arte della liuteria non può che continuare nel Museo del Violino dove, nello scrigno dei tesori, sono esposti i capolavori delle tre grandi famiglie liutaie di Cremona: Amati, Stradivari e Guarneri del Gesù.
I violini del Museo di Cremona sono i più preziosi al mondo ma non trascorrono tutta la loro esistenza all’interno di una teca, tutt’altro: sono strumenti vivi che hanno bisogno di respirare e cantare e vengono quindi periodicamente tenuti in esercizio da concertisti di fama internazionale.
Come visitatori è possibile assistere a questi momenti di pura magia all’interno del magnifico Auditorium del Museo, quindi vi consiglio di consultare il programma delle audizioni con strumenti storici per pianificare al meglio la vostra visita.

Travel tips:
Cremona è anche la città natale di Ugo Tognazzi e, se anche voi amate moltissimo questo attore, non potete esimervi da una visita all’Hosteria ‘700 per assaggiare il risotto alla Tognazzi.
Per una cena gourmet, con piatti ispirati alla tradizione del territorio ma rivisitati in chiave moderna, vi consiglio invece la Locanda Torriani.
L’Hotel Astoria, semplice ma confortevole, sorge a pochi passi dalla magnifica Piazza del Duomo ed è quindi la base ideale per esplorare la città.

Mantova.
Se una visita alla celebre “Camera degli Sposi” dipinta dal Mantegna vale da sola un viaggio, la città ha comunque molto altro da offrire.
Concedetevi una passeggiata per le strade dell’antico ghetto (secondo in Europa solo a quello di Venezia) per respirarne l’atmosfera d’antan ed andare alla scoperta delle botteghe caratteristiche, dove il tempo sembra essersi fermato.
Spingetevi fino alle Pescherie di Giulio Romano per ammirare lo scorcio del Rio (il canale che taglia in due la città) e lasciatevi incantare dalla Basilica di Leon Battista Alberti, un vero e proprio miracolo di ingegneria con l’enorme volta sospesa senza l’ausilio di nessuna colonna, che ha resistito nei secoli senza mai venire danneggiata da terremoti, incendi o bombardamenti.
Piazza Sordello, con la sua caratteristica pavimentazione a ciottoli, vi lascerà senza fiato per la sua magnificenza, così come il Palazzo Ducale, una vera e propria città nella città, con il suo susseguirsi di piazze, corti e giardini dove ancora oggi vengono coltivate erbe medicamentose e veleni.
Un piccolo gioiello da non perdere è anche il Teatro Scientifico di Mantova o Teatro Bibiena, dove si esibì nel 1770 anche un giovanissimo Wolfgang Amadeus Mozart.
In questa città, che vide l’ascesa e il declino della famiglia Gonzaga e che fu teatro di intrighi e lotte di potere durante tutto il Rinascimento, esiste anche un piccolo itinerario shakespeariano.
E’ proprio a Mantova infatti che un disperato Romeo acquista il veleno che causerà l’epilogo della tragedia amorosa più celebre di tutti i tempi e potreste concludere il vostro itinerario in città andando alla ricerca della bottega del “macilento speziale” che, secondo l’opinione comune, si trovava all’interno del Palazzo della Cevetta.
Travel tips:
Non si può lasciare Mantova senza aver assaggiato i suoi celebri tortelli di zucca e un buon indirizzo per degustarli è la storica Trattoria Cento Rampini.

Monza.
La città di Monza è sicuramente celebre per la sua splendida Villa Reale ma lo è altrettanto per lo storico circuito di Formula 1, il più vecchio al mondo dopo quello americano di Indianapolis.
Una visita guidata in compagnia di un giornalista sportivo e storico del circuito appassionerà sicuramente anche chi non ama molto le corse automobilistiche, come la sottoscritta: i racconti di chi ha vissuto in prima persona l’evoluzione storica di questo sport, dall’epoca di Juan Manuel Fancio ad oggi, vi introdurranno infatti in un mondo fatto di coraggio e temerarietà, ma anche di tante fragilità ed emozioni.
Potrete visitare i dietro le quinte del Gran Premio (sala stampa, sala briefing e direzione gara), ascoltare aneddoti divertenti e commoventi e salire sul mitico podio affacciato sull’unica pista al mondo dove l’invasione del pubblico a fine gara è diventata una vera e propria tradizione fin dagli anni ’70, dopo un’entusiasmante vittoria di Clay Regazzoni.
Dopo la visita all’autodromo concedetevi una passeggiata in città e non dimenticate di visitare la mostra “In linea con Leonardo” ospitata nei Musei Civici.

Como.
Per le festività natalizie Como si trasforma nella magica Città dei Balocchi: al calare della sera infatti tutte le piazze del centro storico si illuminano grazie ad un incantevole spettacolo di luci e suoni che trasforma le facciate dei palazzi in uno scintillante Winter Wonderland, facendoci tornare tutti un po’ bambini tra mercatini, carousel  e orsi polari.
Un itinerario in città non può che iniziare dal Museo della Seta, l’unica istituzione museale al mondo in grado di raccontare l’intero processo di produzione di questa preziosa fibra: in esposizione permanente ci sono i macchinari storici per la filatura e la tessitura ed il museo ospita anche mostre temporanee come quella dedicata a Lorenzo Riva con abiti e bozzetti originali del famoso stilista.
Una gita in barca dopo una nevicata vi offrirà lo spettacolo inusuale dei piccoli borghi che sorgono sulle sponde del lago incorniciati dalle cime innevate e, fermandovi a Cernobbio, potrete visitare il Museo interattivo di Villa Bernasconi, un museo davvero fuori dal comune dove ci si può concedere perfino un mini-massaggio con la seta e una tisana!
Travel tips:
Il Terminus è uno splendido hotel ospitato in un edificio in stile Liberty di inizio ‘900, affacciato sul lago e a pochi passi dal centro storico, posizione ideale per esplorare al meglio la città.
Fate tappa a Moltrasio al Ristorante La Veranda per assaggiare i tipici piatti della tradizione lacustre come il risotto al persico e i caratteristici agoni e missoltini (pesci di lago marinati);  l’Osteria del Gallo è una storica trattoria che si affaccia su una stradina acciottolata del centro di Como con un Oste che è un vero personaggio, mentre il Ristorante Teatro è un bistrot ricercato che propone anche pizza.

Lecco e Bellano.
Lasciate le città d’arte il nostro tour ci ha condotti alla scoperta delle montagne della Lombardia.
La prima tappa è stata la città di Lecco, dove l’amore per la montagna e per l’alpinismo che caratterizza la stragrande maggioranza degli abitanti è celebrato dall’Osservatorio Alpinistico Lecchese, un piccolo museo interattivo che ospita tra gli altri i cimeli dei famosi Ragni di Lecco, alpinisti intrepidi che hanno conquistato anche le cime himalayane.
Da Lecco ci siamo spostati al borgo di Bellano per visitare il suo suggestivo Orrido durante una fitta nevicata.
L’Orrido è una gola naturale, formatasi 15 milioni di anni fa dall’erosione delle acque del fiume Pioverna, che si raggiunge con una breve passeggiata dal porticciolo di Bellano.
Travel tips:
A Bosio di Bellano c’è il frantoio più a Nord d’Europa, dove l’Azienda Agricola Poppo produce un olio extravergine d’oliva DOP di grande qualità che potrete degustare fermandovi a pranzo nel caratteristico Crotto di Biosio; da qui si può godere anche di un panorama di rara bellezza che domina il lago di Como, con gli uliveti e le cime innevate incappucciate dalle nubi.

Valtellina.
Il nostro tour non poteva che concludersi tra i suggestivi paesaggi innevati della Valtellina.
La prima tappa è stata Traona, con la viticultura eroica della Costiera dei Cech: una breve passeggiata a piedi fino alla Chiesa di Sant’Alessandro vi regalerà tramonti indimenticabili, con le montagne innevate che si tingono di oro, rosa e viola.
Per gli amanti degli sport invernali la Valgerola è una destinazione ideale, adatta non solo agli sciatori ma anche a chi, come me, predilige lunghe e rilassanti ciaspolate nella natura.
Due i percorsi consigliati con le ciaspole ai piedi, con due diversi gradi di difficoltà: il Percorso degli Ecomusensi a Gerola Alta, una passeggiata multi sensoriale accessibile anche a persone con disabilità che in inverno si può percorrere con le ciaspole, godendo del panorama e facendo sosta nelle piazzole interattive; oppure, per i più allenati, il bellissimo percorso panoramico che sale fino al Lago di Pescegallo.
Al calare della sera, messi da parte sci e ciaspole, ci si può concedere una passeggiata a Morbegno per visitare l’antica contrada di Scimicà che custodisce vicoli suggestivi e il più significativo esempio di rococò in Valtellina: l’antico Palazzo Malacrida, recentemente restaurato e restituito all’antico splendore.
Travel tips:
Per un viaggio eno-gastronomico nel cuore dei più autentici sapori valtellinesi è d’obbligo una sosta nella storica gastronomia dei Fratelli Ciapponi, in centro a Morbegno.
Qui si possono visitare le grotte dove vengono conservati vini pregiati e preziose forme di Bitto e si possono acquistare tutti i migliori prodotti della Regione, dalla famosa Bisciola, ai pizzoccheri ai mieli pregiati d’alta montagna.
Altrettanto interessanti sono la piccola cantina e la sala di stagionatura dell’Agriturismo Le Case dei Baff di Ardenno: un antico mulino che offre camere semplici ed accoglienti ed un ristorante rinomato, dove tutto è rigorosamente home made e a km zero.
Il primo ristorante stellato della Valtellina fa invece parte dell‘Azienda Agricola e Beauty Farm la Fiorida: anche qui è tutto rigorosamente a km zero ed è possibile non solo concedersi un week end all’insegna di buon cibo e benessere, ma anche visitare gli allevamenti e partecipare a laboratori didattici per imparare a produrre il burro e il formaggio.

 


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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