#mytravels. Petra: tutti gli Instagram spot imperdibili.


Petra, con la sua antica e misteriosa bellezza, è senza ombra di dubbio uno dei luoghi più instagrammabili al mondo e, scarpinando per il suo gigantesco parco archeologico, troverete decine di Instagram spot epici!
Oltretutto, se è vero che il famoso Tesoro è sempre affollatissimo di turisti, gli altri scorci sono invece relativamente tranquilli e non richiedono eroiche levatacce per essere immortalati.
Il Tesoro.
Vi confesso una cosa davvero triste: quando mi sono ritrovata al cospetto del Tesoro la mia ansia da prestazione per l’Insta-scatto perfetto era a livelli tali da sciupare inevitabilmente tutta l’emozione del momento.
In realtà a posteriori mi sento di tranquillizzarvi perché, se è vero che il via vai di turisti è pressoché interminabile, d’altraparte gli scorci più famosi vi permetteranno di tagliare fuori senza grosse difficoltà la stragrande maggioranza della folla e di farvi sembrare soli al cospetto della magnifica facciata nabatea.
Salendo all’unico punto panoramico da cui si può ancora ammirare il Tesoro dall’alto (l’altro, famoso e remotissimo, che si raggiungeva percorrendo l’Al-Khubtha Trail sembra infatti essere stato chiuso per ragioni di sicurezza), troverete diversi angolini super instagrammabili, più o meno ambiti, dove fermarvi a scattare.
Il mio consiglio è quello di sfruttarli tutti, per poi valutare con calma la prospettiva migliore.
Per una foto in solitaria davanti alla facciata invece avete due opzioni: alzarvi all’alba, arrivare ai cancelli del sito archeologico al momento dell’apertura e precipitarvi lungo il Siq nella speranza di arrivare per primi o attardarvi fin quasi all’orario di chiusura e soffermarvi a scattare fino a che le guardie non vi cacceranno via.
La luce sarà comunque molto brutta sia all’alba che al tramonto perché il Tesoro dà il meglio di sé a metà giornata (quando la luce intensa si riverbera sulle rocce accentuandone il colore arancio-rosato) quindi la decisione sta a voi.
Non amando le levatacce io ovviamente ho scelto la seconda opzione e sono abbastanza contenta del risultato finale.
Travel tips per viaggiatori consapevoli:
Per raggiungere il punto panoramico che vedete immortalato qui sopra dovrete letteralmente arrampicarvi sulle rocce fino ad una minuscola terrazza che è a tutti gli effetti un caffé gestito dai beduini.
Per accedere e sfruttare la location è necessario pagare 1 JOD e si avranno in cambio un bicchiere di tè, una vista impareggiabile e i famosi cuscini rossi.
Noi abbiamo assistito a scene pietose con turisti che si rifiutavano di pagare e blateravano che avrebbero chiesto l’intervento della polizia contro i due beduini gestori della terrazza.
Vi prego, siate rispettosi e gentili: pagate il vostro JOD (che sarà uno dei meglio spesi della vacanza) e godetevi un momento bellissimo senza tirare fuori il vostro lato taccagno.
I beduini vivono a Petra da secoli e i gestori dei punti di ristoro all’interno del sito archeologico sono gli unici locals che si guadagnano da vivere senza sfruttare dei poveri animali o il lavoro di bambini in età scolare (di questo problema ho già parlato qui) e quindi meritano tutto il nostro rispetto!
Se proprio volete litigare con qualcuno, fatelo con i guidatori di carrozze e con i proprietari di cavalli, asini e muli!

Il Monastero.
Questa facciata, che si raggiunge con una scarpinata che vi porterà ad arrampicarvi su per 820 gradini, rivaleggia per bellezza e maestosità con quella del Tesoro ed è un regalo che dovete assolutamente fare alla vostra bacheca Instagram.
Vi ho già parlato del come e perché l’unico modo etico e sostenibile per raggiungere il Monastero sia contando sulle nostre forze e sulle nostre gambe e di come sia assolutamente necessario boicottare i beduini che vi offrono di farlo a dorso di asino o di mulo, quindi mi raccomando!
Arrivati quassù sarete sicuramente stremati ma la meraviglia di questo luogo remoto ed affascinante vi ricompenserà di ogni fatica ed oltretutto sarete felici di accorgervi che il flusso di turisti che raggiungono il Monastero è davvero esiguo, quindi avrete tutto il tempo di dedicarvi in santa pace ai vostri scatti.
Con la facciata alle spalle dirigetevi verso destra e fate un ultimo sforzo, salendo fino alla piccola grotta con “terrazza panoramica” dove è stata scattata la seconda foto qui sotto.
Per raggiungere la location dove abbiamo scattato la prima foto invece dovete dirigervi alle spalle della grotta ed aggirare le rocce imponenti fino ad avvistare nuovamente il Monastero (vi raccomando di fare molta attenzione perché dovrete letteralmente arrampicarvi sulla parete rocciosa che è molto ripida!).

Lungo la strada che collega il Tesoro al Monastero troverete decine di angoli Instagrammabili, come le Tombe Reali, la Colonnade Street (che verso l’orario di chiusura si spopola letteralmente, diventando un’ottima location) e i punti panoramici che costellano la salita al Monastero, affacciandosi su aspre gole rocciose e canyon a dir poco spettacolari.
Ma il canyon più bello rimane sicuramente il Siq, che abbiamo percorso avanti e indietro più e più volte durante i nostri tre giorni a Petra senza mai smettere di emozionarci davanti a tanta grandiosa meraviglia!

Petra by Night.
Un discorso a parte lo merita Petra by Night: se lo spettacolo in sé è davvero niente di eccezionale (20 minuti di assolo di flauto ed alcuni giochi di luci abbastanza discutibili), l’emozione di percorrere il Siq di notte e di ammirare il Tesoro illuminato da centinaia di candele valgono sicuramente la fatica, il freddo e il costo (ricordatevi che anche se avete comprato il Jordan Pass dovrete comunque comprare i biglietti per Petra by Night).
Se volete scattare foto attrezzatevi con un cavalletto ed armatevi di strategia: raramente ho assistito a tanta competizione ed aggressività come quella che animava gli spettatori di Petra by Night, con gente che correva a rotta di collo lungo il Siq immerso nelle tenebre per tentare di arrivare prima degli altri!
Noi abbiamo optato per lo stesso angolino Instagrammabile che avevamo scelto di giorno (stranamente snobbato da tutti) e ci siamo goduti lo spettacolo in pace, scattando centinaia di foto.


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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