Anticipazioni f-w 2008/2009: i tartan di D&G 1


Alcune settimane fa (precisamente il 4 febbraio), scrivevo della mia recente fissazione per tartan, trench e foulard ispirata anche dalla visione del delizioso film “The Queen”… ed oggi leggo sui principali siti modaioli i seguenti commenti alla recentissima sfilata fall-winter 2008/2009 di D&G:

“Profumo di Scozia per la sfilata di D&G, in passerella a Milano Dolce e Gabbana svelano la loro linea giovane per il prossimo inverno. Leit motiv dell’intera collezione il tartan e le fantasie scozzesi, con uno sguardo al film “The Queen”. Ed ecco allora sfilare modelle vestite di kilt lunghi fino ai piedi o al ginocchio che si abbinano a camice rigorosamente scozzesi di cotone e chiffon e ancora giacche e pantaloni a zampa, ma anche lunghi abiti con volants, l’importante è che sia tartan. In testa foulard dalle grandi stampe, ai piedi mocassini a punta tonda o stivali di vernice, sotto il braccio borse che sembrano buste. Per sentirsi regine ma non troppo.
Specchio delle mie brame chi è la più chic del reame? «Ma la regina Elisabetta quando era giovane e andava a frescheggiare a Balmoral», parola di D&G, tuffati in un mare di kilt sotto il ginocchio, twin set a losanghe nei colori country, abiti tartan in tutte le salse, da abbinare con il foulard blasonato annodato sotto il mento.”

“In testa un foulard, con tanto di stemma araldico, annodato naturalmente sotto il mento e ai piedi, non le scarpe da montagna indossate da Helen Mirren nel film, ma mocassini a punta tonda o stivali vernice. Insomma, più o meno il dress code per una vacanza a Balmoral”.

Bhè…. che  dire? Mi sento davvero molto molto soddisfatta del mio sesto senso, che mi ha spinta a fare incetta di kilt direttamente dai kiltmakers scozzesi, con ben un anno e mezzo di anticipo!


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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