My PFW 12 f/w. Part IV. 9


Nel Pavillon Vendome, nell’ambito dell’installazione artistica Lightness of being voluta dal designer di gioielli cinese Chow Tai Fook, ho avuto modo di ammirare le creazioni di Huishan Zhang nominato “Chinese Fashion Designer of the Year”.

zhang02

zhang01Il 28enne stilista, diplomato alla Central Saint Martin e con alle spalle esperienze presso la Maison Dior e Hussein Chalayan, ha creato una collezione raffinatissima combinando insieme la cultura e la tradizione artistica cinese con le tecniche di Couture occidentali.

Gli abiti sono leggerissimi, trasparenti, così delicati da sembrare impalpabili, con la seta color avorio impreziosita da rarissimi merletti neri (esistono solo 6 macchine al mondo capaci di tesserli) e dai tradizionali ricami Suzhou, che riprendono i motivi del Dragone Cinese e delle nuvole.

Le linee sono pulite, concise ed essenziali e le trame nere assomigliano a volute di fumo o ad alberi che stagliano i loro rami nel deserto, con un effetto di forte impatto poetico.

Thanks to Roomorama for nice accomodation in Paris.

bloglovin


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

9 commenti su “My PFW 12 f/w. Part IV.

  • the white cabbage

    “le linee sono pulite concise ed essenziali e le trame nere assomigliano a volute di fumo o ad alberi
    che stagliano i loro rami nel deserto, con effetto di forte impatto poetico”

    Sinceramente non so se ridere o piangere leggendo queste cose ! spero che ora che sei coinvolta in una di queste “collaborazioni” tu non senta in dovere di fare la blogger impegnata …..

    ave

    • Miss Bailing
      Bailing L'autore dell'articolo

      Se parli della collaborazione con Grazia.it non mi sembra di aver cambiato il mio modo di scrivere per loro.
      Non mi sento in dovere di fare la blogger “impegnata”: il mio blog è sempre stato qualcosa di diverso rispetto a un semplice “blog outfit” e ho sempre parlato diffusamente delle sfilate e delle presentazioni a cui sono stata invitata, collaborazioni o no.
      Non sono di quelle che vanno alle sfilate per fotografarsi e farsi fotografare, ci vado perché mi interessano le collezioni e mi interessa scrivere di quello che vedo.

  • Maria

    Sono belli, per carità, ma non li trovi un po’ prevedibili? Cioè, esattamente il clichè dell’abito cinese femminile. Apprezzerei di più un design che osa, che “stacca”, se capisci che voglio dire…

    • Miss Bailing
      Bailing L'autore dell'articolo

      Certo, capisco quello che vuoi dire.
      In effetti i ricami sono molto tradizionali ma le linee degli abiti sono decisamente innovative ed anche l’uso del colore (il bianco e nero è piuttosto inusuale negli abiti tradizionali cinesi).
      Credo che la designer abbia voluto reinterpretare la tradizione senza stravolgerla!