Waiting for Xmas #1. Via dalla pazza folla.


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Manca appena un mese a Natale ed è tempo di neve, di week end in montagna, di tè speziati all’arancia e cannella e di corone dell’Avvento… ma soprattutto è tempo di Mercatini!
Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo preparato armi e bagagli, abbiamo programmato una partenza intelligente e ci siamo messi pazientemente in coda sull’Autostrada per concederci un tradizionale week end in montagna in giro per Mercatini Natalizi. E tutti noi (chi più chi meno) i Mercatini dell’Avvento non vogliamo più neppure sentirli nominare!
Ma… c’è un ma: perché in Alto Adige, aspettando il Natale, non si vive di soli mercatini!
Ecco quindi 5 cose imperdibili da fare in Alto Adige nelle Settimane dell’Avvento, rigorosamente via dalla pazza folla.

 A Merano in Piazza Terme si può provare l’ebbrezza di mangiare dentro una palla di Natale!
Per tutto il periodo dell’Avvento infatti si può pranzare o cenare in 4 temporary restaurant allestiti in altrettante sfere natalizie di 3 metri di diametro: gli interni sembrano progettati da un elfo di Babbo Natale e a deliziare i commensali saranno le più golose specialità altoatesine.
Per info e prenotazioni +39 04732520
Gli antichi riti pagani, di cui si preserva ancora la memoria nelle comunità rurali altoatesine, conservano intatto il loro fascino ancestrale e sono perfetti per esorcizzare l’Oscurità del lungo Inverno in arrivo.
Tutti i giovedì sera dal 1 al 15 dicembre la Val Sarentino risuonerà di melodie ormai dimenticate e grida di terrore. Vagheranno infatti di casa in casa, cantando antiche canzoni, i Klöckeln: gruppi di giovani vestiti con maschere tradizionali che celebrano un’antica usanza germanica per propiziare il raccolto.
Un’altra affascinante usanza di origine pagana è quella dei Krampus, creature mezzo uomo e mezzo animale che, con le loro maschere da diavolo, vanno alla ricerca dei bambini cattivi.
Il 9 dicembre a Dobbiaco la tradizione dei Krampus rivive a partire dalla ore 18.00, con una sfilata di oltre 400 spaventose creature.
Il 3 dicembre a Stelvio, nel cuore della Val Venosta, un corteo composto dai giovani del Paese, vestiti con stoffe colorate e pelli di animali e con il volto coperto da maschere terribili, interpretano il ruolo degli Schellern (portatori di sonagli) che, con le loro urla e il suono di pesanti campanacci, preannunciano l’arrivo dei Klosn, creature misteriose e leggendarie che rappresentano il Male.
 Se demoni e Krampus non fanno per voi, ma volete comunque rivivere le antiche tradizioni contadine, niente di meglio di un soggiorno in uno dei Masi Gallo Rosso.
Al maso Felderhof di Brunico per esempio, gli ospiti possono partecipare alle celebrazioni natalizie della famiglia: la benedizione del Maso con l’incenso e l’accensione di un grande falò intorno al quale ci si raccoglie per scaldarsi ed ascoltare antiche leggende, mangiando biscotti e bevendo vin brulé.

Nessuna esperienza è più romantica di una corsa in un bosco innevato su una slitta trainata da teneri Haflinger.
 
Al Romantik Hotel Stafler di Vipiteno i pacchetti per il periodo dell’Avvento prevedono l’accesso alla Spa, merende golose, gite in slitta e vin brulé.
E per tutti i foodies c’è la possibilità di sedersi alla tavola gourmet di Peter Girtler, insignito di ben 2 stelle Michelin.

Dal 2 al 18 Dicembre le sponde del Lago di Carezza ospitano un romantico Mercatino Natalizio molto diverso da quelli tradizionali: questo infatti è dislocato lungo un percorso che si snoda nel fitto del bosco, seguendo un sentiero illuminato da centinaia di candele, lanterne e piccoli falò.
La statua della ninfa Ondina, imprigionata nel lago ghiacciato, veglierà sui vostri passi, guidandovi attraverso la magia di questa favola nordica.
[Qui potete leggere il mio racconto dedicato alla prima edizione delle Magie Natalizie al Lago di Carezza].

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Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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