Love Boat. Il Mare da tenere al polso.


Chi ha avuto la fortuna di nascere al Mare ma la sfortuna di esserne trascinato lontano dai piccoli e grandi accadimenti della vita, ne sentirà sempre la mancanza, lo vivrà con una grande intensità e cercherà sempre dei modi per averlo più vicino.
Io in questa calda estate milanese, contando i giorni che mi separano dalle vacanze in spiaggia, curo la nostalgia delle onde e della salsedine portando sempre al polso un segno marittimo e marinaro.
Da poco ho infatti scoperto i bracciali Love Boat, prodotti da MIA’s di Alessia Novelli e Gianpaolo Pastro, le due menti creative del marchio.
I dettagli di questi bracciali sono il nodo “Cappuccino”, che serve ad allargare o stringere il braccialetto ed è simbolo del movimento e dei tempi che cambiano; il cordoncino colorato, per permettere a tutti di scegliere la propria variante preferita, e l’Ancora in metallo rigorosamente nickel free, prezioso dettaglio simbolo di unione, forza e stabilità.
Ogni particolare racconta la cura artigianale con cui è stato realizzato, racconta di storie antiche di marinai, porti e amori, racconta la determinazione di un’idea bella e di una lavorazione puntuale e precisa.
Il significato del nome MIA’s è tanto curioso quanto emblematico: l’idea era quella di suggellare con un nome la creazione di qualcosa di nuovo e così i due designer hanno pensato all’aggettivo possessivo unito al genitivo sassone inglese, per rendere il concetto di “strettamente personale”.
In poco tempo, grazie anche all’intelligente strategia di marketing attuata, il bracciale Love Boat è diventato un oggetto di culto e MIA’s un marchio di tendenza, vero e proprio punto di riferimento per tutti coloro che sono attenti alle mode ma che cercano anche creazioni dallo spirito originale.
Un gioiello che, a noi nostalgici, permette di accarezzare ed essere accarezzati dal Mare che tanto amiamo.

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Linda

Informazioni su Linda

37 anni, insegnante, viaggiatrice e un sogno: poter correre nei musei come Jules e Jim. Ama fare e disfare le valigie, crede che sia bello partire e anche ritornare. Odiava Milano ed ora non riesce più a farne a meno. È diventata la città che può chiamare casa.

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