#mytravels. Weezie’s Oceanfront Hotel, Caye Caulker.


Non riesco proprio ad immaginare una destinazione migliore di Caye Caulker per riprendersi dall’annus horribilis che abbiamo appena trascorso e combattere la pandemic fatigue che ci affligge.
Questa isoletta tropicale a 45 minuti di barca da Belize City e a poche miglia da una barriera corallina incredibile, che è una delle più ricche di biodiversità al mondo, è la quintessenza dello stile di vita caraibico piedi nella sabbia, salty hair e Margarita alla mano.
Qui non c’è asfalto e non esistono automobili ma ci si muove in bicicletta o, per i più pigri, a bordo di silenziosi golf cart.
A Caye Caulker la sabbia è bianca come cipria, il mare ha uno straordinario color acquamarina, le fregate e i pellicani affollano il cielo turchese e le razze nuotano a pochi centimetri dai vostri piedi mentre sorseggiate un cocktail tropicale o una birra isolana seduti su una Adirondack color ciclamino o verde lime, ragionando seriamente sul come e perché abbiate potuto trascorrere metà della vostra vita senza spingervi fino a qui, in quello che era solo uno sperduto villaggio di pescatori ed è diventato meta ideale per gypsetter e divers.
Se è vero che a Caye Caulker l’epidemia purtroppo non è ancora un ricordo lontano (c’è il coprifuoco dalle 21.00 alle 05.00 e l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto quando si cammina a piedi) è anche vero che è uno dei pochi luoghi al mondo dove potrete dimenticarvi della sua esistenza per buona parte della giornata, sostituendo la vostra FFP2 con una maschera da snorkeling.
A Caye Caulker siamo stati ospiti del Weezie’s Oceanfront Hotel, un delizioso boutique hotel con camere e cottages a pochi passi dall’Oceano (dalle terrazze delle Oceanfront Suites potete scorgere le onde che si infrangono sul Reef!) e una fantastica piscina ombreggiata da palme e bouganville in fiore.
Forse una piscina vi sembrerà superflua in un luogo dove si può nuotare in alcune tra la Riserve Marine più belle al mondo, ma provate ad utilizzarla al crepuscolo, a lasciarvi galleggiare pigramente nell’acqua rilassando tutti i muscoli doloranti dopo un’intera giornata passata a nuotare sul reef tra squali, tartarughe e pesci multicolore.
Provate e mi direte se quell’ultimo bagno non è stata la ciliegina sulla torta di una giornata perfetta!
L’hotel sorge sulla costa Orientale dell’Isola, in una zona tranquilla lontana dalla movida  (che si concentra tutta nelle vie principali del minuscolo paesino) e mette a disposizione degli ospiti biciclette per esplorare l’isola, paddle boards, kayaks ed attrezzatura da snorkeling.

Noi siamo stati ospiti di una delle 4 “Queen Oceanfront Suites”: lussuosi appartamenti con zona living, cucina e terrazza affacciata sul Mar dei Caraibi, con un amaca per dondolarsi pigramente nella brezza oceanica e le immancabili Adirondak per sedersi a bere una birra ghiacciata al tramonto.

La colazione è servita nel Patio Café & Bar, un locale open air in perfetto stile caraibico dove gustare deliziosi pancakes, banana bread, omelette e bowls di frutta tropicale.
Durante la giornata potete ordinare un cocktail o uno spuntino da gustare bordo piscina o sul molto privato dell’hotel.
Naturalmente potete anche decidere di cucinare da soli i vostri pasti perché tutte le sistemazione del Weezie’s sono dotate di una full kitchen, ma siete proprio sicuri di avere ancora voglia di cucinare, dopo gli interminabili mesi trascorsi in lockdown?


A Caye Caulker si può mangiare con i piedi nella sabbia, dondolandosi su un’altalena colorata o seduti su uno sgabello immerso nel Mar dei Caraibi; scegliete il vostro ristorantino preferito,  sorseggiate un frozen Margarita al tramonto gustando un ceviche, un tacos de pescados o magari un jerk di gamberi e la vita vi sorriderà sicuramente!
Non mangiavo un jerk dal mio viaggio in Giamaica del 2002 ed assaggiando quello di The Lazy Lizard (uno de localini più trendy dell’Isola insieme al poco distante Sip’n’Dip) mi sono quasi venute le lacrime agli occhi, un po’ per la nostalgia e un po’ per le spezie infuocate!
Il periodo migliore per visitare il Belize (che fa parte geograficamente dell’America Centrale ma assomiglia di più ai Caraibi come clima ed atmosfere), va da Novembre a Marzo, ma ad Agosto non è stato poi così male: l’Isola è molto ventosa ma le acque sono così cristalline e i fondali così bassi che c’è comunque una visibilità fantastica anche con nuvole e vento e solitamente la pioggia arriva solo nel tardo pomeriggio o nella notte.
Lo staff del Weezie’s Oceanfront Hotel, sempre cordiale e sorridente, potrà organizzare per voi escursioni in barca, snorkeling tours, crociere al tramonto e battute di pesca.
Che ne dite, vi è venuta voglia di visitare quest’Isola magica il cui mantra è “Go Slow”?!
Se la risposta è sì potete tenere d’occhio la normativa Covid per entrare in Belize qui.

 

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Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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