Il sublime Bianconi. 5


Eccomi qua, reduce dal concerto dei Baustelle al piccolo festival Rock in Umbria.

Ieri sera, mentre aspettavamo che la band arrivasse sul palco, mi sono ricordata tutti i buoni motivi per cui non vado quasi mai ad un concerto.
Innanzitutto pioveva (poco ma pioveva), e faceva anche freddino.
Se ci fosse stato il normale clima di una serata di metà giugno avrei anche trovato nel mio armadio qualche cosa di adatto ad un concerto rock, ma il clima novembrino mi ha costretta ad un look totalmente inadeguato.
Perciò potete immaginarmi con i capelli messi a dura prova dall’umidità, jeans di D&G, stivali di pelle di Gucci, maglioncino di cachemire e giacca di Prada Sport, immusonita per il ritardo di 40 minuti (che ci sta tutto, ma non in una serata di pioggia!), a nemmeno 5 metri dal palco, accanto allo zoccolo duro di super-giovani tutti piercing, sigarette, Birra Moretti e pogata selvaggia.
Praticamente un incubo!
Poi però il bel Bianconi è arrivato sul palco, le luci si sono accese e il malumore mi è passato.
Cercherò di sdilinquirmi poco: adoro il suo look apparentemente trasandato, adoro la sua aria da divo consumato, adoro il modo composto ma assolutamente sexy con cui si muove sul palcoscenico.

Passiamo alla musica ora.
Due ore circa durante le quali la band ha spaziato da Amen (ahimè lasciando fuori la sublime L.) ai vecchi successi (ovviamente la Guerra è finita e Un Romantico a Milano).
Molte canzoni non le conoscevo neppure; altre che non mi avevano particolarmente colpito ascoltando il cd mi hanno invece entusiasmato nella versione live (la dolcissima Alfredo e la psichedelica Baudelaire assolutamente trascinante dal vivo).
Nel complesso un concerto bellissimo: musica ben suonata e ben cantata e cornice deliziosa (una minuscola piazzetta umbra, con i vecchietti curiosi affacciati alle finestre di casa).
E il Bianconi… ah… il Bianconi!

(Ringrazio il Signor G. per la pazienza con cui ha sopportato i nostri gridolini isterici e i nostri commenti sul Bianconi, e per le foto che ha scattato).


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

5 commenti su “Il sublime Bianconi.