Sut (Milk).


Milk di Semih Kaplanoglu e Melih Selçuk. Venezia 65.

I protagonisti sono: un lattaio con il pallino della poesia, sua madre, un capostazione, sua figlia, due ragazze, un minatore, un vecchio rabdomante che incanta i serpenti usando il latte.

La trama però è appena abbozzata e lasciata tutta all’intuito dello spettatore, i dialoghi sono ridotti all’osso, le inquadrature lente in maniera esasperante, la musica completamente assente. Anche qui sorge spontanea una riflessione, anche se meno esistenziale: perché ultimamente i festival e le mostre cinematografiche sono capaci solo di presentare film inverosimilmente noiosi? E’ davvero impossibile che un film indipendente e messo in piedi da una piccola produzione, sia anche divertente o emozionante?

Io credo di no. (Ma se sono così impietosa, forse è anche perché due film turchi nel giro di poche ore sono decisamente troppi anche per una cinefila!).


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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