Brideshead Revisited 8


Ovvero come a volte un romanzo (nonché un film) possa dare una lezione di stile.Ritorno a Brideshead di Evelyn Waugh (la cui seconda trasposizione cinematografica ha aperto la 61esima edizione del Festival di Locarno) racconta la storia del borghese Charles Ryder e del suo aristocratico e bizzarro amico Sebastian Flyte nella Oxford degli anni ’30, tra perbenismo cattolico, omosessualità maschile, lotte di classe ed intrighi familiari.
E’ scontato che adorerò questo film, ma c’è di più: la preziosa eredità britannica in fatto di eleganza maschile riportata in auge dal film, non poteva essere rispolverata con più perfetto tempismo anche dalle più importanti maison di moda che, nelle recenti collezioni maschili autunno-inverno, hanno finalmente reinterpretato in chiave moderna il fascino discreto del tre pezzi e dei tessuti in tweed Donegal.
[fonte: Departures Italia, autunno 2008].

Via libera quindi ai pullover con scollo a V (possibilmente in prezioso cachemire) sotto alle giacche, come riproposto da Gieves & Hawkes, da Hackett e da Brioni.

Ai cardigan con colli sciallati accostati a pantaloni eleganti e a sciarpe di maglia tono su tono (Dunhill, Missoni).

All’insolito abbinamento tra il tweed e le cravatte a righe; alle sciarpe sgargianti di seta stampata; alle scarpe rigorose proproste nelle tonalità più delicate (John Lobb).

Ai soprabiti in cachemire; ai blazer in stile marinaro con bordi e tasche nei colori pastello (magari osando un abbinamento con camicie a scacchi, Paul Smith docet); agli accostamenti tra tweed, velluto e denim.


Io naturalmente sono in un brodo di giuggiole, perché lo stile che mescola il dandy al gentiluomo di campagna nel mio cuore è, e sarà sempre, intramontabile.
E poi è impossibile non fare un parallelo tra questo film e il lavoro di Ivory che ho più amato in assoluto: Maurice.

Non solo perché entrambi toccano (seppure con diverso approccio) i temi dell’omosessualità, ma perché guardando queste foto di scena come si può non ripensare agli immacolati pantaloni da cricket e ai completi da caccia di Maurice, o agli impeccabili smoking di Clive?


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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8 commenti su “Brideshead Revisited

  • Geakaren

    Io ho ben due amici dandy all’attivo, amo molto questo stile, sarà che uno dei miei scrittori preferiti è Oscar Wilde?

    Finalmente ho reso onore al tuo premio, grazie ancora!

  • BaiLing

    @Nirvanainblu:

    grazie delle tue parole 🙂

    @Damiani:

    Interessante il blue smoking, andrò a documentarmi!

    Un caro saluto anche a te 🙂

    @Corrispondances:

    io ce l’avrei un’idea su cosa chiedere di più: di riuscire a vedere il film senza aspettare che esca in dvd 😛

    @Dalloway66: speriamo di non rimanere deluse… Ivory è un maestro del genere e non è facile eguagliarne lo stile impeccabile!

    A presto!

    @Ubaldoriccobono:

    grazie, sono contenta che tu abbia apprezzato il mio post 🙂

    E per il film… rimaniamo in attesa!

    Un saluto e a presto!

  • Damiani

    concordo con te, lo stile dandy ha sempre il suo fascino, ancora di più oggi che assume connotati contemporanei precisi e perchè no irriverenti, come il blue smoking o le commistioni con lo stile bohemien…

    ci piace assai.

    un caro saluto

    Damiani