Una domenica tra India e Giappone. 6


Due incontri con l’arte orientale nella Capitale, in una torrida domenica di maggio.

Ore 11.30
Via del Corso, Fondazione Roma Museo.
Hiroshige. Il Maestro della Natura.

La prima mostra italiana su Utagawa Hiroshige (1797/1858) con 200 opere provenienti dall’Honolulu Academy of Art.

Hiroshige, conosciuto con il poetico appellativo di “Maestro della neve e della pioggia”, è considerato uno dei principali paesaggisti giapponesi dell’Ottocento e fra i più celebri rappresentanti della corrente artistica Ukiyo-e.


Imperdibili:
– La sezione “Il mondo della natura”.
Delicatissimi e struggenti haiku visivi con protagonisti le stagioni, gli alberi, i fiori, gli animali, la luna, la neve.
Per entrare in contatto con il respiro del Cosmo.

– Le riproduzioni in tecnica digitale nell’ambito del progetto “Le Mostre impossibili” di tre capolavori di Vincent Van Gogh ispirati dalle opere del pittore-incisore giapponese.

Ore 17.30
Piazza Gentile da Fabriano, Teatro Olimpico.
Bollywood, The Show.
Un delirio di suoni e colori perennemente in bilico tra il lirismo e il kitsch, un masala artistico che ha incantato 500 mila spettatori in giro per il mondo.

La romantica storia di una dinastia di coreografi [quella dei Merchant, ed io da brava fanatica di Ivory mi sto ancora chiedendo se abbiano qualcosa a che vedere con l’Ismail Merchant della Merchant-Ivory Productions], tra lustrini, tessuti scintillanti e paillettes, in un tripudio di danze millenarie ed hip hop che celebra ed esalta lo sfavillante mondo di Bollywood, ma al tempo stesso ne prende bonariamente in giro i cliché.

E sullo sfondo l’eterno dilemma, la più annosa delle riflessioni esistenziali: come conciliare gli antichi miti e la globalizzazione, la tradizione e la modernità?
Imperdibili:
– La danza di Shiva suonata al tamburo pakhavaj dal maestro Pundit Bhavani Shankar.
– Gli strabilianti costumi tradizionali del Rajastan.
– I ritmi trascinanti dei tamburini del Serendip.


E per una pausa rilassante fuori dai soliti circuiti turistici vi consiglio un posto delizioso in cui mi ha portata il mio amico L.: una libreria a pochi passi da Fontana di Trevi dove si può mangiare tra gli scaffali con un piacevole sottofondo di musica jazz.

Papyrus Café
28, via dei Lucchesi.
tel. 06/6990949

Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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6 commenti su “Una domenica tra India e Giappone.

  • BaiLing

    @emmelania:

    diciamo che è quasi tutto risolto… devo lavorare ancora parecchio con il fisioterapista ma non mi lamento 🙂

    Un bacione :-*

    @Mitla:

    Sono riemersa dalla convalescenza nel modo migliore! Lo spettacolo è stato una vera e propria sferzata di energia!

    Un bacione alla mia mammina preferita :-*

    A proposito… come procede con il pancione?!?

  • BaiLing

    @IoMariposa:

    ho letto… mannaggia, ci mancavano pure i calcoli 🙁

    Ma sono contenta che ora stai meglio e dal tuo ultimo post mi pare di capire che ti stai riprendendo alla grande!

    La mostra su Hiroshige mi è piaciuta molto e te la consiglio… credo che rimanga a Roma ancora per un paio di settimane!

    Un bacione Amica!

    @Nirvanainblu:

    Bentornata!!!!

    Che bella sorpresa trovare il tuo commento e il tuo pvt!

    Sono sicura che il delirio kitsch di Bollywood potrebbe conquistarti… bisogna solo superare il comprensibile scetticismo iniziale 😉