Il futuro è arrivato. 9


I miei racconti ungheresi dovranno aspettare il prossimo post perchè oggi (con un paio di giorni di ritardo, visto che durante i week end e le festività i miei orari sono così sballati da non riuscire mai a vedere un TG) ho scoperto che il 4 gennaio è stato inaugurato il Burj Dubai l’edificio più alto al mondo con i suoi 818 metri.
Perché vado tanto in sollucchero per una cosa del genere, si chiederà qualcuno?!?
Perché durante la mia vacanza di fine inverno a Dubai lo scorso febbraio, alloggiando proprio nello stupendo ed avveniristico quartiere di Old Town, avevo ogni giorno sotto gli occhi il gigantesco scheletro di vetro ed acciaio di quella stupenda Creatura Incompiuta.

(foto del Burj Dubai scattata il 27 febbraio 2009)

Ogni mattina, nuotando pigramente prima di colazione nella piscina bordata di palme del Palace-The Old Town (senz’altro uno dei miei alberghi preferiti di sempre) mi soffermavo a guardare l’immensa sagoma che svettava a poche centinaia di metri da me, al di là della marina rigorosamente artificiale, ed ascoltavo i suoni ovattati che provenivano dal cantiere.
Ed ogni sera, ingozzandoci allegramente di esotiche delizie sulla terrazza dell’Ewaan o del Thiptara (rispettivamente il ristorante medio-orientale e quello thai dell’hotel) io e mio papà facevamo la più ovvia delle conversazioni su che Mondo fuori dal Mondo sia quello degli Emirati Arabi, mentre migliaia di piccoli indiani operosi lavoravano instancabilmente anche di notte nell’immenso cantiere e la sagoma scura incombeva su di noi, affascinante e un tantino minacciosa.
Per questo quando ho visto nel video dell’inaugurazione l’incredibile Torre (che nella forma mi ricorda vagamente l’ Orthanc di tolkeniana memoria) avvolta dalle fiamme di 10.000 fuochi artificiali mi sono decisamente emozionata.
Mio papà naturalmente ha messo subito in chiaro che, per quanto sbattessi le ciglia su occhi luccicosi, da parte sua non ha nessuna intenzione di tornare a Dubai per salire in due soli minuti sul tetto aritificiale del mondo.
Come ho già scritto Dubai non è stata di certo tra le mie destinazioni di Viaggio preferite, eppure…
Eppure in un certo subdolo modo mi è rimasta nel cuore.
Dubai è lusso allo stato puro.
Dubai è decisamente kitsch e quindi mi fa venire in mente Las Vegas, ma mi rendo conto che paragonare le due città è come paragonare Disneyland ad un Luna Park itinerante di provincia.
A Dubai il mio lato snob di cittadina della Vecchia Europa ha arricciato il naso davanti a tanto sfarzo e tanto spreco, ma il mio lato materialista  non ha potuto fare a meno di andare in un brodo di giuggiole.
Dubai è un insulto alla miseria, questo è vero… ma è anche una Favola ad occhi aperti.
A Dubai i camerieri si ricordano da una sera all’altra il vostro aperitivo preferito (Cosmo per me, Martini per mio papà) e queste cose fanno inevitabilmente battere forte i cuori abituati alla scortesia del Vecchio Continente (lo so, sono orribilmente frivola. Che ci posso fare?!).
Quando a Dubai prenotate un transfer dall’aeroporto all’hotel, non siete costretti ad aspettare sul marciapiede degli Arrivi Internazionali come vi potrebbe succedere in Europa; a Dubai i clienti attendono l’arrivo delle macchine nelle eleganti lounge aeroportuali dei rispettivi alberghi, sfogliando riviste e bevendo acqua minerale rigorosamente complimentary.
E non vedrete arrivare il triste mini-bus cui ci hanno abituato la maggior parte dei begli alberghi europei, ma una scintillante berlina (nel nostro caso una Lexus dorata) con autista in livrea.
E sono questi i frivoli, sciocchi e buoni motivi per cui forse (prima o poi) mi verrà voglia di tornare a Dubai e salire in due soli minuti sul tetto artificiale del mondo.
Detto questo vi lascio al video dell’evento con la speranza che l’Ente per lo Sviluppo del Turismo degli Emirati Arabi  (se esiste) tenga conto di questa mia sviolinata e si ricordi di me!


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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9 commenti su “Il futuro è arrivato.

  • BaiLing

    @Coco(dè)Chanel:
    Ecco appunto, non mi dire nulla!!!
    Io saranno qualcosa come 10 anni che aspetto la fine dei lavori della strada a 2 corsie che dovrebbe collegare la mia città a Perugia!
    Ma noi italiani non facciamo testo, dal punto di vista Grandi Opere ed Infrastrutture facciamo veramente schifo!

    @Rano:
    Grazie, sei sempre adorabile :-*
    Ed ero sicura che le foto delle borse ti sarebbero piaciute 😛

  • utente anonimo

    Ame mica mi deludi sai? Aogni cosa che racocmti mi fa piacere leggerla e commetarla. Da quando ho conosciuto il tuo blog credo davvero di essere cresciuto…ho imparato un sacco di cose. Senza scherzi.
    Ah…grazie delle foto che mi hai mandato. Ci ho fatto su un bel post…e ho lanciato una domanda a tutti blogger… Scontro Prada-Chanel…non puoi mancare.

  • BaiLing

    @LadySackville:
    visto dal di fuori il pazzesco meccanismo che fa funzionare un posto come Dubai fa inevitabilmente venire in mente i faraoni, gli schiavi e le piramidi.
    Quegli immensi cantieri in cui si lavora 24 ore su 24 per strappare la terra al deserto e al mare fanno impressione, come fanno impressione que
    i palazzi che vengono su a vista d’occhio, enormi, scintillanti, avveniristici…
    Gli operai nei cantieri sono tutti indiani.
    Tu sai quanto amo l’India e la sua gente e quindi ti puoi immaginare che tristezza mi faceva vederli tornare a casa finito il turno, a piccoli gruppi… o vederli riposare sulle banchine del fiume il venerdì.
    L’impressione è che non siano affatto integrati in un Paese così diverso dal loro.
    Ma sinceramente non me la sento di sparare giudizi a zero: non ho idea delle effettive condizioni di lavoro negli Emirati e magari quegli indiani che mi facevano tanta pena e tenerezza non sono più disgraziati di quelli che vedo per le strade della mia città e che fanno gli operai o i lavoratori stagionali in Italia.
    Magari non sono più emarginati di quanto lo siano qui da noi.

    Comunque come hai detto tu ogni luogo di questo mondo è un luogo affascinante da scoprire e da conoscere per noi Viaggiatori e non sai quanto ti capisco: io passerei tutta la mia vita con la valigia in mano e non appena torno da un luogo non vedo l’ora di partire per un altro 🙂

    Un bacione carissima e tanti auguri per un 2010 pieno di momenti meravigliosi.

  • LadySackville

    Carissima 🙂 aspettando anch’io i racconti ungheresi, mi sono letta volentieri questo post-ricordo! dubai deve essere comunque una città particolare, c’è il tristissimo pensiero legato allo sfruttamento di tante persone per chi vuole un meccanismo tanto barocco e snob e funzionale al massimo, certe sono proprio esagerazioni, però anch’io forse sarei rimasta affascinata da certi dettagli! cmq è tutta esperienza, è tutto da vedere questo immenso mondo! io pendo dalle tue labbra ogni volta che mi parli di un posto, ho una voglia pazza di ripartire, ma ho tanto da fare e da risparmiare ahimè! spero di poter partire presto, nel frattempo viaggio un pochino anch’io leggendoti! 🙂 un grande abbraccio*

  • BaiLing

    @Rano:
    Essì Dubai è decisamente inquietante sotto certi aspetti, specialmente per noi europei.
    Però devo dirti che mi è piaciuta molto di più di Las Vegas.
    Las Vegas è terribilmente kitsch, è un Luna park a cielo aperto e niente di più e infatti è molto probabile che non ci tornerò.
    Invece Dubai non è solo lusso ed ostentazione, è anche magnificenza vera e propria e tecnologia spinta all’estremo.
    Dubai è strabiliante sotto tutti i punti di vista… basti solo pensare alla più grande isola artificiale del mondo, alle piste da sci dentro ai centri commerciali, al grattacielo più alto, all’acquario più grande.
    E’ veramente un altro pianeta e sono sicura che un pochino ti piacerebbe… non fosse altro per il centro commerciale più grande del mondo 😛
    Prometto con il prossimo post di non deluderti e di passare ai racconti ungheresi.
    Bacio :-**

  • utente anonimo

    Con l’ansia di leggere i tuoi racconti ungheresi posso dire che un posto come Dubai, per come l’hai descritto tu, potrebbe anche spaventarmi. Il lusso e l’eleganza che piacciono a me sono quelli sobri, non le cose sbandierate ai 4 venti. Spesso l’eleganza è un lusso perchè non è da tutti, difatti credo che a me Las Vegas non piacerebbe. Come ogni cosa però andrebbe vista prima di giudicare in modo obbiettivo.