My Instagram Travel: shopping in Rome. 36


Shopping a Roma

Resoconto in immagini ed indirizzi di una mattinata trascorsa con la mia amica Caia nella zona di Campo de’ Fiori e di un primo pomeriggio a bighellonare in solitaria per il Rione Monti.

campo dei fioriCampo de’ Fiori.
All’angolo tra Piazza Cairoli e via dei Giubbonari c’è Momento, il negozio preferito di Caia.
Qui potete trovare accessori deliziosi (cappellini anni ’20, obi belt, guanti) e capi dal taglio assolutamente originale e dal gusto vagamente retrò: gonne strutturate con sottogonna di tulle, cappottini a uovo o con la coda, spolverini di seta plissé, meravigliosi abiti da sera e deliziose bluse… a me ha ricordato un po’ il mio amato (ed ahimé defunto) à la Bonne Renommée, quindi ve lo consiglio assolutamente.
Proprio di fianco a Momento c’è un negozietto di scarpe che vende anche il marchio berlinese Trippen e sempre in Piazza Cairoli, al numero 9, vi consiglio Ethic un low cost italiano interessante per la filosofia eco sostenibile cui si ispira.
Un altro negozio carino in via dei Giubbonari, è Angelo di Nepi, dove potete trovare belle giacche foderate di seta e sciarpe di lana leggerissima.
Se lo shopping vi ha messo fame potete fare uno spuntino veloce e super gustoso fermandovi a comprare la tipica pizza bianca con la mortadella nel forno all’inizio di Via dei Baullari.

campo dei fiori01

Rione Monti.
Piccola premessa in aperta polemica con la guida “101 luoghi dove fare shopping a Roma almeno una volta nella vita”.
Possibile che io abbia battuto il Rione Monti in lungo e in largo attirata dal miraggio di fantomatici e deliziosi negozi di vintage per imbattermi solo nella solita fuffa di scadente second hand dal caratteristico olezzo di muffa e naftalina?!
Ok, non speravo certo di incappare nel gemello romano di Cavalli e Nastri ma forse quando si pubblicano degli indirizzi in una guida sarebbe il caso di fare una doverosa distinzione tra vintage e second hand.

Se siete alla ricerca di vestiti usati di materiali ed epoche non meglio identificate andate pure da Pifebo in via dei Serpenti, da God save the look in via Panisperna, da Pulp in via del Boschetto o da Le vesti di Messalina in via Leonina.

Se invece siete alla ricerca di begli abiti ed accessori vintage lasciate perdere i negozi di cui sopra e concentratevi sugli unici due indirizzi validi che sono riuscita a scovare per puro caso:
– Blue Goose, vintage & high-end fashion bargains, in via del Boschetto n. 4.
Qui potete trovare tutte le cosine interessanti che vedete in foto: borsette vintage di Gucci, sandali e ballerine di Ferragamo o Givenchy, clutch di rettile, bijoux e molti begli abiti nuovi e vintage.

– Fabio Piccioni, via del Boschetto n. 148.
L’indirizzo perfetto per i bijoux in cristallo anni ’20 (avete presente la collana di Zara stile Romanov?) e i bracciali in bachelite (che tra l’altro sono venduti a prezzi davvero onesti: a partire da 35 euro quelli lisci, a partire da 130 euro i modelli intagliati che sono a dir poco stupendi).
Il Signor Fabio è un tantino burbero (a un certo punto, mentre provavo uno per uno TUTTI i suoi bracciali, è sbottato con un bellissimo “Ah Signori’ però non me butta’ tutto all’aria che te stai ‘n pausa pranzo ma noi qui stamo a lavora’!”) ma sa il fatto suo e alla fine mi ha fatto anche un piccolo sconto.

Vintage a parte altri indirizzi interessanti:
– In via del Boschetto 1/D c’è la sartoria di Tina Sondergaard (tel. 334 3850799) che cuce begli abiti anche per ragazze curvy.
– Andate da Creje, in via del Boschetto 5/A per borse e bijoux hand made.
– Estremi in via del Boschetto 2/A vende mobili, tessuti e bijoux etnici (molto carini i colletti di perline).
– Avanguardia 105, che per l’appunto si trova al numero 105 di via della Madonna dei Monti, vanta invece una piccola selezione di abiti ed accessori interessanti (anche nei prezzi).

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Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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36 commenti su “My Instagram Travel: shopping in Rome.

  • rossella

    …un grazie di cuore a Bailing per il piacevolissimo commento che, casualmente e leggermente in ritardo 🙂 ho letto a proposito del negozio di via del Boschetto n. 4 “BLUE GOOSE Vintage Style”, attività che gestisco con particolare passione, cura ed attenzione…passione che sfocia in grande entusiasmo quando si hanno conferme, come la tua, che certamente ti danno quella spinta e carica speciale nel voler fare sempre meglio….grazie ancora e spero verrai di nuovo a trovarci così da poterti stringere la mano…. ciao da BLUE GOOSE

    • Miss Bailing
      Bailing L'autore dell'articolo

      Cara Rossella,
      sono davvero contenta che la mia piccola recensione ti sia piaciuta e verrò sicuramente a trovarti di nuovo appena mi capiterà di passare per Roma 🙂
      Un abbraccio.

  • Meggie a pois

    Questa cosa dei civici che “girano” non capisco come avvenga… ma vogliamo parlare di Firenze? Civici blu e rossi?! Bah, come siamo banali noi, con i pari a destra e i dispari a sinistra o quel che è…
    Bellina la tua guidina… Uff, non vedo l’ora di tornare a Roma: devo proporlo a F., ormai sono un paio di anni che latitiamo, mi sembra ora di tornarci!
    Baci amica :-***

  • effi

    ahahah, hai conosciuto il mitico piccioni:) ecco, lui è sempre così- ma lo perdono perché ha un sacco di cose belle a prezzi decenti e alla fine fa uno sconticino! sempre per bijoux vintage c’è tempi moderni in via del governo vecchio; anche lì i proprietari sono un po’ “particolari” ma vale la pena farci un giro:)
    se vuoi un indirizzo per il *vero* vintage a roma, ho quel che fa per te (però non è in centro né a monti).
    è vero quel che ha scritto giulia: dadada, in via dei giubbonari, ha abiti molto carini. però, personalmente, preferisco andare nella sede storica di via del corso, è più facile trovare le taglie piccole:)

    • Bailing

      Il Signor Piccioni è veramente mitico!
      Sono passata una prima volta davanti al suo negozio intorno alle 13.30, c’era una signora che passava lo straccio e una scopa messa per traverso sulla porta a sbarrare l’ingresso.
      Io mi sono affacciata allungando il collo perché avevo già adocchiato da fuori cose interessanti e quando ho chiesto se erano chiusi mi ha risposto che erano in pausa pranzo fino alle 14.00.
      Sono tornata tipo alle 13.56 ed ho dovuto aspettare affacciata sulla porta fino alle 14.00, quando finalmente si sono decisi a farmi entrare 😀
      Però poi è stato molto carino e mi ha anche spiegato un sacco di cose sui gioielli in bachelite.
      La prossima volta che vengo andrò sicuramente a visitare anche il negozio che mi consigli in via del governo vecchio (dove tra l’altro avevo qualche indirizzo da visitare ma non ne ho avuto il tempo).
      E mi piacerebbe molto anche conoscere il tuo indirizzo vintage: ormai ho preso confidenza con gli autobus romani e penso di poter arrivare quasi ovunque 😀

      • effi

        che indirizzo hai in via del governo vecchio?
        il negozio a cui accennavo si chiama “la maison du vintage” e sta ai parioli, in via tacchini. è una specie di scatola delle meraviglie in cui si possono toccare (e, volendo, comprare) cose bellissime.
        nel quartiere ce ne sono altri, ma non così interessanti- non è male quello di via plana, ma l’altro è nettamente migliore:)

        • Bailing

          Nooooo… ai Parioli?!?
          Io dormivo ai Parioli (zona scomodissima che ho decisamente detestato!) e ad averlo saputo sarei potuta andare sicuramente 🙁
          Peccato!
          La mia pessima guida citava in via del Governo Vecchio “Arsenale” e “Cinzia”, tu li conosci?
          Sempre in quella zona mi ispiravano dalle descrizioni “Antichi Kimono” e “Alfis” che sembra sia una piccola bottega specializzata in bottoni.

          • effi

            ahhh, maddai, eri in zona mia! al byron?:)la prossima volta che vieni, se alloggi di nuovo nel quartiere e ti va ti faccio da guida così cambi idea sulla zona:)
            allora, arsenale non sta più in via del governo vecchio ma in via del pellegrino. alcune cose sono stupende, i tessuti un sogno- ma a volte le linee sono un poco strane (molto largone, che mmm).
            alfis? mioddio, ma ancora esiste? ci andavo una vita fa e sì, vale la pena. è una vecchia merceria specializzata in bottoni:)
            antichi kimono bello ma prezzi fuori da ogni logica.
            cinzia pare un charity shop.

          • Bailing

            Volentierissimo 🙂
            Anzi… ad averlo saputo ti avrei avvisata la settimana scorsa!
            A questo punto mi vengono dei dubbi sull’effettiva esistenza di Alfis, la guida l’ho comprata un anno e mezzo fa, ma se mi dici che alcuni negozi hanno cambiato indirizzo vuol dire che probabilmente non era molto aggiornata neppure al momento della pubblicazione.
            Mi interessava molto perché ho delle cosine che vorrei svecchiare aggiungendo dei bottoni un po’ originali.
            Antichi kimono mi sembrava già dal sito abbastanza esoso e infatti volevo andare più che altro per curiosità perché kimoni, obi ed haori sono un po’ una mia fissazione!
            E ovviamente (non avevo il minimo dubbio, visto i negozi di vintage segnalati al Rione Monti) anche Cinzia è un charity shop!
            Insomma l’unica segnalazione valida della mia guida è stata la Gelateria dei Gracchi!
            Almeno a qualcosa è servita!

          • effi

            il problema di roma è che, con i prezzi folli che ci stanno, in centro aprono o solo posti carissimi (in modo spropositato e non giustificato) o grandi catene. quindi, ormai, bisogna un po’ orientarsi sui “negozi di quartiere” che- a differenza di altre città- resistono:)
            ma che guida era?

          • Bailing

            101 luoghi dove fare shopping a Roma almeno una volta nella vita di Newton Compton Editori.
            Che in teoria avrebbe proprio lo scopo di farti conoscere i negozi di nicchia nei “quartieri più impensabili della città” (cito le parole testuali della seconda di copertina!)

    • Bailing

      Io non andavo da quasi due anni ma ti dirò che non mi mancava: è una città meravigliosa ma ci sono troppi aspetti negativi per godersela fino in fondo.
      Tanti anni fa andavo spesso in giornata (in treno per me è super comoda) ma ormai questa consuetudine è caduta in disuso e vado solo quando c’è qualche mostra interessante o quando devo fare scartoffie burocratiche.

  • Caia

    chi hai nominato…
    la cara tina e’ stata la tizia che ha cucito il mio abito da sposa.
    assolutamente inaffidabile.
    se ti racconto cosa mi ha fatto passare…
    mi ha consegnato l’abito due gg prima del matrimonio, senza possibilita’ di obiettare ovviamente perche’ non ce n’era il tempo.
    ancora mi ribolle il sangue quando ci passo davanti per puro caso.

    • Bailing

      Ti confesso che non è tra le mie città preferite.
      E’ senza ombra di dubbio meravigliosa, ma gli aspetti negativi (traffico mostruoso, mezzi pubblici pessimi, taxi introvabili etc…) sono talmente tanti che non riesco mai a godermela fino in fondo!

  • Lilo

    Premesso che Roma è zeppa di abiti vintage e di cose non da “svuoto cantine” perdonami se mi permetto, ma sei stata indirizzata molto male. Alle spalle di campo dei fiori avresti trovato una via infinita piena di negozi vintage. Personalmente da romana io comunque non mi sarei mai diretta verso i “negozi” ma avrei optato per i mercati: Via Sannio (tutti i giorni dal lunedì al sabato) oppure Porta Portese (ogni domenica).
    Vorrei aggiungere: Giulia, Roma non è affatto zotica in fatto di vestiti, però giustamente se ti confini ai negozi suggeriti dalle guide i risultati possono solo essere pessimi.

    • Bailing

      Ciao Lilo,
      innanzitutto grazie per il tuo commento.
      Purtroppo conosco pochissimo Roma dal punto di vista dello shopping (a parte le solite vie canoniche delle grandi firme) e quindi mi sono dovuta per forza affidare a qualche ricerca in internet e ad una guida.
      Ti confesso che a prima vista mi sembrava anche una guida piuttosto ben fatta, ma mi sono dovuta subito ricredere: confondere vintage e second hand è una cosa gravissima!
      Per quello che riguarda i mercati parecchi anni fa sono stata a Porta Portese ma ricordo di non esserne rimasta particolarmente entusiasta.
      Probabilmente anche parlando di mercati bisogna conoscere un po’ dove dirigersi perché girare a vuoto sperando di incappare in qualcosa di carino non credo sia una buona strategia!
      Considera che sull’argomento vintage sono abbastanza incontentabile: i negozi che mi piacciono si contano sulle dita di una mano e i mercatini mi lasciano sempre delusa.
      Ti dico solo che trovo un negozio pessimo perfino il mitico Angelo a Lugo di Romagna che quasi tutti considerano un vero tempio del vintage!

      • Lilo

        Ciao Bailing,
        allora… Porta Portese è sempre un cantiere e per dirti io due settimane fa ho comprato una borsa originale di Pucci a soli 15 euro ed è nuova con tanto di codice seriale interno. Insomma come si dice a Roma è questione di culo! I negozi a Roma sono diversi ma purtroppo anche le guide sono fatte esclusivamente a favori di “negozi turistici”. Sicuro la scelta e la varietà che si può trovare a Londra non l’avrai mai a Roma (te lo assicuro), però ci sono tante piccole botteghe con abiti molto molto carini e qualitativamente validi. Nel caso tornassi a Roma se vuoi potrò indicarti sia qualcosa di vintage sia qualcosa di “nuovo”. 🙂

        • Bailing

          Ciao Lilo,
          magari! Mi farebbe molto piacere!
          Nessuno può conoscere i posti validi di una città come chi in quella città ci vive!
          E sono d’accordo anche sul fatto che (specialmente quando si ha a che fare con il vintage) sia più che altro questione di fortuna: a volte è capitato anche a me di trovare cose molto carine a prezzi super convenienti, ma nel 90% dei casi esco sempre a mani vuote sia dai negozi che dai mercatini!

  • giulia

    le due zone nelle quali hai passeggiato sono fra le più carine, però roma è un po’ zotica in fatto di vestiti ed è facilissimo imbattersi in ripulisco cantine dai prezzi ridicoli…
    l’equivalente di cavalli e nastri direi proprio che non c’è…
    🙁
    a via dei giubbonari c’è anche un altro negozio che si chiama Dada, nel quale secondo me avresti potuto trovare qualcosa di intertessante…
    a monti ogni tanto invece fanno un mercatino con un po’ di vintage che ha un suo perchè

    • Bailing

      Ecco! Hai detto bene: quei negozi segnalati dalla guida erano dei repulisti cantine!
      Specialmente Le vesti di Messalina che praticamente è un garage pieno zeppo di jeans usati et similia.
      God save the look aveva qualche borsettina graziosa ma niente di speciale… insomma mi davano più l’idea di un charity shop che di un negozio di vintage.
      Poi ti devo raccontare questo episodio perché è bellissimo: ero in via Panisperna alla ricerca di questo benedetto God save the look (ho scoperto che a Roma i numeri civici girano… quindi sono buttati un po’ a caso!) ed entro in una specie di friggitoria per chiedere informazioni.
      Il ragazzo mi dici che non lo conosce ma che devo assolutamente andare a visitare Hydra 2 che secondo lui è MOLTO valido.
      Vado a vedere questo Hydra 2: una roba abominevole!!!
      Scarpe da cubista con 15 cm di plateau, corpetti in lattice, minigonne di pizzo e musica rock a palla che mi pareva l’antro di Buffalo Bill nel Silenzio degli Innocenti 😀

        • Bailing

          Altro aneddoto carino, questo sui numeri civici: ero in via del Boschetto e studiavo la mia mappina. Si avvicina un omino e mi chiede “che via stai a cerca’?!” e io rispondo che cerco un numero civico di quella via.
          L’omino mi spiega che devo stare attenta perché i numeri civici a Roma girano.
          Ora mi dovete spiegare come è possibile assegnare i numeri in circolo quando la via è evidentemente una linea retta!!!
          Quindi non mi sono potuta tenere e ho detto un po’ acida “ah, capisco: i numeri civici sono assegnati a caso”.
          E lui un po’ offeso mi fa “ma no! Girano!” come se fosse la cosa più normale del mondo 😀