To India with Love. 8


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Sono anni che vado predicando che prima o poi avrei raccolto armi e bagagli e sarei andata per un mese in India, a chiudermi in un ashram.
L’ho detto la prima volta dopo aver visto il film Holy Smoke, minacciando la mia famiglia che avrebbero dovuto mandarmi a riprendere da un deprogrammatore (io, la Signorina Perfettina e Materialista per eccellenza vittima di una crisi spirituale… figuriamoci!).
L’ho detto per anni ma non ho mai pensato seriamente di farlo, insomma erano più che altro ardite fantasie su cui rimuginare.

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Erano, per l’appunto.
Perché ops… pochi giorni fa l’ho fatto davvero: ho comprato un biglietto aereo per l’India e ho programmato 18 giorni da sola, smarrita in quella Terra delle Meraviglie che è il Sub-Continente Indiano.
Ho sempre pensato che sarei andata nel Kerala e invece no, a forza di rimuginare alla fine ho cambiato idea… quindi ciao bianche spiagge orlate di palme e benvenute sorgenti del Gange.
Vado a Rishikesh il centro spirituale dell’India intera (e v’ho detto tutto!), in mezzo a sadhu  e santoni, a meditare sui sacri gath!

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Ma siccome sono una pazza fanatica, ho adorato I Figli della Mezzanotte e amo Waris Ahluwalia e i film di Bollywood prima di andare sull’Himalaya mi concedo 48 ore di gioia pura a Mumbai perché la mia India è colorata, rumorosa, caotica, piena di palazzi sfarzosi e di negozi fantastici e l’idea di chiudermi in un ashram (con la regola del silenzio e il divieto di utilizzare cellulari e laptop), ve lo confesso, mi deprime un po’!
[E tra l’altro mi vedo già a scappare fuori dai sacri recinti per cercare una tacca di 3G e what’s appare  un po’ con le mie amiche del cuore o instagrammare  al volo una foto, fiera dei miei pasti frugali e della mia stanzetta spartana!]

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Però sappiatelo: in fondo alla mia follia c’è ancora un barlume di lucidità e quindi mi seppellirò viva nell’ashram solo per una settimana, per poi scappare (più spirituale e contenta) in una Spa da urlo che promette di farmi tornare a casa magra come a 15 anni, vegana, levigata e perfettamente disintossicata, il tutto senza manco privarmi del conforto di Instagram e di Skype… eh, sono miracoli indiani!

india_love_07Come mi sento? Letteralmente terrorizzata dall’enormità delle mie azioni (ah… ve l’ho detto che parto l’11 settembre?!? Ci manca solo che al check in mi assegnino la fila numero 17!) ma parecchio esaltata all’idea che potrò finalmente avere un buon motivo per ordinare la guida per perfette gypsetter “Love Mumbai” di Fiona Caufield!

” Il Mondo è un libro e chi non viaggia ne legge una pagina soltanto.”
Sant’Agostino.

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Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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8 commenti su “To India with Love.

  • Live from Hamburg

    Le file 17 negli aerei non ci sono (almeno per Lufthansa è così), quindi niente paura! 😉
    Attenta a Mumbai da sola: tutti quelli che conosco che ci sono stati dicono non sia un posto affatto sicuro per le donne sole…
    Per tutto il resto, buon viaggio!! (Ti invidio molto il soggiorno in spa, forse mi hai dato un’idea per il mio compleanno) Non vedo l’ora di vedere le foto!

    • Miss Bailing
      bailing L'autore dell'articolo

      Infatti sono gli unici due giorni che mi preoccupano 🙁
      Però ho scelto un hotel che è stato giudicato il migliore per viaggiatrici sole e chiederò di organizzarmi un piccolo tour della città con guida e autista per stare tranquilla!
      L’ashram che ho scelto è frequentato spesso da scuole di yoga italiane e mi hanno detto essere molto pulito e tranquillo e la Spa è super, quindi l’ultima settimana sarò letteralmente in una botte di ferro 😀