In the mood for Azores #4.


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Terceira fu la terza Isola delle Azzorre scoperta dai navigatori portoghesi e nel XVI secolo divenne passaggio obbligato per le caravelle di ritorno dall’Oriente e in seguito per i galeoni carichi d’oro ed argento provenienti dalle conquiste spagnole in America, conoscendo un periodo di grande ricchezza e prosperità.

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Io e Linda siamo arrivate a Terceira in un ventoso sabato mattina di Aprile grazie a un volo SATA di appena 20 minuti, sorvolando poco meno di 200 km di Oceano e planando oltre verdi scogliere a picco sul mare.
La nostra guida Mário Rosa della Direzione Regionale del Turismo delle Azzorre ci ha accolte all’aeroporto con una dichiarazione profetica: se vi è piaciuta São Miguel vi innamorerete sicuramente di Terceira!
E naturalmente così è stato! Ma d’altronde è difficile non soccombere al fascino di questa piccola Isola che fu al centro della Storia con la S maiuscola nell’epoca delle grandi Conquiste Coloniali e che per due anni diede filo da torcere ai conquistatori spagnoli, sbaragliando le forze di Filippo II di Spagna con una mandria di buoi!
Così il nostro itinerario alla scoperta di Terceira è iniziato con un viaggio a ritroso nel tempo proprio da Angra do Heroísmo, Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1983 e prima città delle Isole Azzorre.
Angra racconta ai viaggiatori una storia affascinante con i suoi edifici tardo barocchi ornati da architravi e balconi in ghisa, i giardini fioriti, l’intrico di stradine lastricate e la poderosa fortezza di São João Baptista che domina, dall’alto di Monte Brasil, l’intera città.

Ma a raccontare la storia di Terceira ci pensano anche gli Impérios, folkloristiche cappelle votive dedicate allo Spirito Santo, che vi incanteranno con la loro architettura tipica e con i loro colori sgargianti.
Pensate che in tutta Terceira ci sono 68 Impérios e che in quest’ isola magica, sperduta in mezzo all’Atlantico, anche la spiritualità è diversa che altrove e le Festas do Divino Espiríto Santo si celebrano con processioni su tappeti di fiori, banchetti, danze popolari e touradas à corda rigorosamente incruente.

Travel Tips:
Volare:
A garantire i collegamenti tra le nove Isole dell’Arcipelago ci pensa la compagnia aerea SATA, creata nel 1947 per mettere fine all’isolamento delle Isole Azzorre ed avvicinarle al resto del mondo.

La compagnia opera più di 15.000 voli l’anno trasportando 450 mila passeggeri e collegando le Isole non solo con il Portogallo e il resto d’Europa ma anche con gli USA e il Canada, grazie ad una flotta di 14 aerei formata da Airbus A310 e A320 e da Bombardier Q400 e Q200.
Dormire:
Quinta de Nossa Senhora das Mercês è un affascinante manor house del XVI secolo con vista sull’Oceano e una piscina d’acqua salata a disposizione degli ospiti.
Mangiare:
Ad Angra do Heroísmo pranzate nel ristorante dell’Hotel Beira Mar, affacciato sul porticciolo di Baia de Angra e non mancate di assaggiare la deliziosa zuppa di pesce locale servita in una fragrante pagnotta!
Da non perdere:
Ogni anno la domenica di Pentecoste iniziano le Festas do Divino Espiríto Santo che si protrarranno per tutta l’Estate.
Le più spettacolari sono proprio quelle che si celebrano a Terceira, dove le touradas e le largadas incruente che coinvolgono uomini e tori si ripetono quasi ogni giorno, o ancora nella sperduta e bellissima Flores, dove vengono costruiti archi di fiori per collegare i 27 Impérios dell’Isola.

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Terceira was the third Island of Azores discovered by Portuguese seafarers and during the Sixteenth Century it became a necessary step for the caravels coming from India or from America, experiencing a period of big prosperity.
Linda and I we arrived in Terceira on a twenty-minutes flight from São Miguel thanks to SATA Airlines and we immediately fell in love with this Island that was at the center of the events during the great Colonial Conquests and gave a hard time to Felipe II de España, defeating his troops with a herd of oxen.
Our itinerary with Mário Rosa, tour guide of Visit Azores, started from Angra do Heroísmo (that is a UNESCO World Heritage city), traveling back in time.
Angra tells travelers a charming history with its baroque buildings decorated with lintels and iron balcony, its blooming gardens and its maze of cobbled streets, and there is a mighty fortress, named Fortaleza de São João Baptista da Ilha Terceira, overlooking the city from Monte Brasil.
Also the Impérios tell the history of Terceira: they are votive chapels dedicated to Holy Spirit that will enchant you with their bright colors and a typical architecture.
In Terceira there are 68 Impérios and here the spirituality is different than elsewhere with Festas do Divino Espiríto Santo celebrated with flowerbeds, processions, banquets, folk dancing and bloodless touradas à corda.
Travel Tips:
– Flight:
The nine Islands are connected with SATA flights. SATA is an Airline Company created in 1947 that operates around 15 000 flights and carries around 450 thousand passengers, connecting the islands to Europe and North America with a fleet that comprises BOMBARDIER Q200 and Q400 NEXTGEN aircraft and Airbus A310 and A320 aircraft.
– Sleep:
Quinta de Nossa Senhora das Mercês is a charming sixteenth century manor house overlooking the Ocean, with a magnificent space with pool and jacuzzi.
– Eat:
A nice restaurant in Angra do Heroísmo is Beira Mar, overlooking the marina of Baia de Angra. Here you should definitely taste the yummy fish soup served in a bread bowl.
– Don’t miss:
The Festas do Divino Espiríto Santo that begin on Sunday of Pentecost and go on for months.
The most beautiful are in Terceira, where the touradas and the largadas taking place every day, and in Flores, where people build flower arches to connect the 27 Impérios that are all over the Island.

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Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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