Postcard from L’Havana. #pink. 1


Normalmente ogni volta che viaggio devo fare i conti con le mie aspettative e le mie romantiche fantasticherie: di solito nessun luogo ne è veramente all’altezza e pago sempre lo scotto di una piccola (o cocente) delusione.
L’Havana è l’eccezione perché questa città non è stata semplicemente all’altezza delle mie aspettative ma le ha ampiamente superate, incantandomi e facendomi innamorare come pochi altri luoghi al mondo.
Atterrare a L’Havana è come fare un salto indietro nel tempo e passeggiare tra i vicoli caotici della città vecchia è come entrare in punta di piedi sul set di un film.
A rendere L’Havana un luogo così speciale sono sicuramente l’atmosfera sognante ben diversa da quella delle altre isole caraibiche, la musica dal vivo suonata giorno e notte e ad ogni angolo di strada, gli antichi e decadenti palazzi color pastello, quei luoghi celebrati dalla grande letteratura del ‘900 che sono rimasti perfettamente immutati nel tempo e i murales propagandistici (che ai nostri occhi appaiono così terribilmente vintage!).
Ma se L’Havana è un luogo davvero unico al mondo è solo grazie alle centinaia di classic cars che popolano le sue strade.
Quando uscendo dall’aeroporto ci siamo visti condurre, stanchi ed assonnati, verso la nostra prima auto vintage (un’incantevole Chevrolet bianca e nera, rumorosa come poche altre cose al mondo) ho quasi pianto per la commozione e quando ho visto la prima parata di decapottabili multicolore schierate tra il Manzana Kempiski e il Parque Central ho capito che sarebbero state loro e solo loro le protagoniste dei miei giorni cubani.
E così la mia prima cartolina da L’Havana è rosa, come la nostra prima decapottabile: una scintillante Ford 1948 con cui abbiamo girato in lungo e in largo la città dopo un temporale.
Nelle prossime settimane seguiranno altre cartoline, altri colori ed altri piccoli travel tips.


Travel tips.
Le Classic Cars.
Sono praticamente ovunque perché un buon 90% dei taxi di L’Havana sono per l’appunto auto vintage.
Le decapottabili più scintillanti e colorate tuttavia le troverete parcheggiate intorno al Parque Central, nel cuore di Habana Vieja.
Un tour di un’ora che includa alcuni dei luoghi iconici della capitale, come il Capitolio, Plaza de la Revolución e il lungo mare, costa intorno ai 40 CUC; se invece volete noleggiare un’auto per scattare qualche foto tra le vie coloratissime di Habana Vieja dovreste cavarvela con una trentina di CUC; stessa cifra per il tragitto dall’aeroporto al centro.
Dagli anni ’30 a primi anni ’60 c’è solo l’imbarazzo della scelta: i carro clásico, un tempo ridotti a malandati rottami, sono rinati a nuova vita con massicce opere di restauro a partire dal 2015, quando il turismo americano è tornato sull’isola, e le strade si sono nuovamente popolate di auto coloratissime e scintillanti.
Casomai voleste provare a fare una scelta che non sia basata solamente su modello e colore ma che supporti il settore privato dell’economia locale, cercate le macchine con la lettera P nella licenza esposta sul parabrezza.
La scelta dell’hotel.
In città l’unico hotel di lusso che rispetti tutti i canoni occidentali è il neonato Gran Hotel Manzana Kempinski quindi, se volete godervi un servizio impeccabile e uno strabiliante rooftop con piscina panoramica affacciata sul Capitolio Nacional, la scelta è quasi obbligata.
Ve lo consiglio perché:
– Le camere di design sono super confortevoli con walking in shower ed enormi stanze da bagno.
– La colazione è semplicemente spettacolare con un tripudio di frutta tropicale, centrifugati, jamon iberico, cava spagnolo e con la coccola in più di uova e pancake à la carte.
– Cenando nel ristorante a bordo piscina potrete ovviare alla desolante cucina locale gustando deliziosi piatti gourmet mentre vi godete il più bel tramonto che si possa immaginare.
– Il Manzana Kempinski sorge a pochi minuti a piedi da tutto quello che c’è da vedere in città: il Capitolio, la piazza della cattedrale, il castello del Morro e alcuni luoghi di Hemingway come l’Ambos Mundos e la Bodeguita si raggiungono con una breve passeggiata, mentre il Flordita sorge proprio di fianco all’hotel!


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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