Kerala. Human by Nature. 4


Il Kerala sorge nel profondo Sud del Subcontinente Indiano ed è famoso per le sue spiagge senza fine affacciate sul Mar d’Arabia e per l’appellativo suggestivo di “God’s Own Country” ovvero “Terra degli Dei”.
I lettori affezionati conoscono di certo il mio legame speciale con l’India perché questo blog, che ha celebrato a Gennaio il suo undicesimo compleanno, ha visto la luce pochi mesi prima del mio primo viaggio in India ed ha raccontato passo passo i preparativi, l’emozione, l’incanto e il disincanto di quel viaggio.
Sono passati tanti anni ed io ho continuato a viaggiare, raggiungendo il considerevole traguardo dei 75 Paesi visitati, e a tornare nella mia Incredibile India, un luogo tanto sognato e desiderato che mi ha delusa e disillusa profondamente prima di conquistarmi irrimediabilmente e definitivamente.
Nel corso degli anni sono tornata in India 4 volte (un numero che suscita una certa dose di incredulità e meraviglia anche tra i miei amici Indiani), esplorando ogni volta luoghi diversi, ma senza mai visitare il Kerala.
In realtà il mio secondo viaggio in India avrebbe dovuto portarmi proprio nel Kerala (ma all’ultimo momento cambiai i miei piani e decisi di andare a Rishikesh) e la scorsa Primavera, mentre ero in viaggio nel Tamil Nadu,  sono stata costretta a rifiutare un Blog Tour in Kerala, avendo già altri viaggi programmati per lo stesso periodo.
Sembra quindi che ogni volta si debba presentare un piccolo imprevisto per frapporsi tra me e questa Terra verde e splendente, così diversa dal resto del Subcontinente a cui appartiene: una Terra che è un affascinante melting pot di culture, ideologie e religioni diverse e dove lo stile di vita e le attività umane sono ancora strettamente connesse con i ritmi della Natura.
Una Terra che, con i suoi 900 km di vie d’acqua, è un’ecosistema unico al mondo perché costruito non dalla Natura ma dalle mani operose dell’uomo, che è stato però capace di agire in perfetta armonia con i paesaggi naturali, senza stravolgerne la bellezza e garantendo la pacifica ed armoniosa coesistenza di ogni singolo elemento.

Una Terra che non ho mai visitato ma che ho comunque amato, conoscendola solo attraverso le pagine di un libro che è considerato uno dei più affascinanti romanzi del Novecento insieme a “Cent’anni di Solitudine” e che condivide con il romanzo di Marquez un titolo altrettanto poetico e malinconico: “Il dio delle piccole cose” di Arundhati Roy, dove le “piccole cose” altro non sono che quelle che rendono la vita e la storia di ognuno di noi unica ed irripetibile.
Ed è proprio sulle piccole storie irripetiibili e sulle vite dei locali, straordinarie e in un certo qual modo epiche nella loro quieta normalità, che è incentrata l’ultima campagna globale lanciata dall’Ente del Turismo del Kerala ed intitolata “Human by Nature”.
Una campagna che celebra tanto la Natura quanto gli abitanti del Kerala, raccontando ai viaggiatori l’affascinante paesaggio umano che sarà possibile incontrare al di là degli incredibili paesaggi naturali fatti di acqua, di foreste e di luce.
La campagna, che comprende un video ed una serie di immagini suggestive, lontane da quelle stereotipate che siamo abituati a vedere sulle riviste di viaggi, racconta lo straordinario patrimonio umano del Kerala con le sue tradizioni antichissime, il suo stile di vita meravigliosamente sostenibile e la sua incredibile cultura dell’accoglienza, offrendo un piccolo assaggio dell’esperienza emotiva che questa terra mistica sarà in grado di regalare ai viaggiatori.
La campagna “Human by Nature” ci invita a percorrere le antiche strade di Kochi, aprendo la nostra mente al crogiolo di culture, credenze ed idee.
Ci invita a lasciarci conquistare dall’innocenza delle foreste e dall’antica saggezza di un Popolo che trova ancora oggi le sue risposte in una vita libera a contatto con la Natura.
Ci invita a lasciarci andare, seguendo la corrente, nell’intricata rete di canali e lagune che formano l’incredibile universo delle Backwaters e ci invita ad andare alla scoperta, sulla costa, della vita dei pescatori che, con menti impavide e piedi instancabili, affrontano ogni giorno il mare, sincronizzando i loro cuori con il ritmo delle onde.
Human by Nature ci racconta insomma una Storia: quella delle migliaia di persone normali che vivono ogni giorno la loro vita tra canali, spiagge candide, giardini di spezie, piantagioni di tè e fitte foreste, in quei luoghi dove noi arriviamo spesso come Viggiatori distratti, inseguando il nostro sogno di vivere un’esperienza esotica, senza preoccuparci di guardare oltre l’apparenza delle cose e di approfondire quello che spesso ci limitiamo solamente a sfiorare per pochi giorni o poche ore.
Ci invita a guardare le persone oltre ai panorami, a rispondere con un sorriso ai sorrisi che ci verranno rivolti e a condividere piccoli istanti del nostro viaggio, trasformandoli in ricordi preziosi.
Forse potrà sembrarvi strano ma, se avete già viaggiato almeno una volta in India, saprete di sicuro di cosa parlo: della bellezza e della cultura di un popolo che, nonostante i contrasti e le inevitabili luci ed ombre, sarà ciò che vi impressionerà ed affascinerà di più durante il vostro viaggio nell’Incredibile India.

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Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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