Schlosshotel im Grunewald.


Karl Lagerfeld, il geniale direttore creativo della Maison Chanel, è stato incaricato di trasformare una bella e solenne villa di Berlino (la residenza von Pannwitz) in un piccolo e straordinario albergo di lusso: lo Schlosshotel im Grunewald.
Lagerfeld ha creato ogni minimo dettaglio dell’albergo: ha disegnato personalmente i grembiuli dei camerieri e le tazzine da caffè, ha scelto i colori e acquistato i mobili (per la maggior parte pregiatissimi mobili viennesi degli anni ’20, di Dagobert Peschel) ad un’asta di Sotheby’s.
In cambio del suo certosino lavoro non ha preteso alcun onorario, bensì ha chiesto l’utilizzo a vita di una Suite a lui dedicata (ma che in sua assenza potrà essere affittata ai comuni mortali); la Suite Lagerfeld ha le pareti della camera da letto ricoperte di foglie d’oro e quelle del salone privato in velluto verde mandorla, con foto in bianco e nero della Berlino che fu.
Ecco alcune immagini dell’albergo.

Io trovo originalissimo il salone. Il colore dominante è il rosso in tutte le sue possibili sfumature, un colore caldo, opulento, prezioso, abbinato naturalmente all’oro e al crema; un colore che si sposa perfettamente con le boiserie in ciliegio, con i soffitti a cassettoni finemente intarsiati, con i cristalli preziosi dei lampadari, con i bagliori dei grandi specchi.

Ma il tocco assolutamente originale è la rottura dell’armonia cromatica dei porpora e cremisi attraverso piccoli particolari di forte contrasto, come le poltroncine color turchese.
Turchese sapientemente richiamato dai vasi cinesi e da alcuni cuscini.

Che dire? assolutamente meraviglioso!
Un accostamento tanto azzardato quanto perfetto.

Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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