Ritmi autunnali. 20


Ho appena avuto il tempo di dare una veloce occhiata ai nuovi arrivi della collezione f/w 2008-2009 di Miu Miu in uno dei miei negozi preferiti (per fortuna accanto alla discutibile collezione in stile sporty ci sono anche i soliti deliziosi pezzi “classici”), e già sono bombardata dalle immagini della nuova collezione s/s 2009.
La moda si muove troppo velocemente per i miei pacati ritmi autunnali.
Non me ne frega niente dei vestiti che porteremo tra quasi nove mesi, quando sto ancora rimuginando su quello che voglio acquistare quest’inverno! E soprattutto non sopporto di vedere sandali e bikini con il freddo che fa in questi giorni!
Però…
Ovviamente c’è un però: la nuova collezione di Miuccia Prada è (tanto per cambiare) così geniale che non posso fare a meno di curiosare un po’ tra le foto della sfilata.
Gli abiti sono minimalisti, destrutturati al massimo, in tessuti così stropicciati da sembrare di carta.
Capi sovrapposti (apparentemente alla rinfusa) e legati tra di loro da semplici nastri, reggiseni a vista, piccoli coprispalla e maglieria sottilissima  allacciata su schiene seminude.

Per citare modaonline.it  “una collezione complessa e poco appariscente, ma che ha insito in sé il tipico spirito di rottura ed è simbolo di un universo, quello di Prada, in continua evoluzione.”

Parliamo di scarpe: i tacchi non sono più tacchi 12, roba superata… da educande! I tacchi sono diventanti tacchi 15 o zeppe da 20 cm: il che significa che perfino io potrò provare l’ebbrezza di sentirmi una valchiria (o magari di rompermi una gamba!).
E Nostra Signora della Moda fa comparire nientepopodimenoché il fantasmino con i sandali: che se solo l’avessi visto indosso a qualcuna prima di oggi avrei provato l’impulso di ucciderla per vendicare tanto cattivo gusto!
Ma tant’è: Miuccia è riuscita a farci girare per anni con le gambe completamente nude a temperature polari, poi ci ha fatto infilare i collant con gli elastici che spuntavano dalle gonne, lo scorso inverno ci ha inculcato i gambaletti (brrr… rabbrividisco solo a pronunciarne il nome) e le bas con il piede a metà, ed ora riuscirà anche a farci metabolizzare il famigerato fantasmino.
Già che c’ero non mi sono accontentata di Prada, ma ho dato un’occhiata anche alle nuove collezioni di Burberrys.
Non mi ero ancora abituata ai meravigliosi gioielli creati per la collezione f/w 2008-2009, e agli incantevoli cappottini e vestitini mignon…

… che già mi tocca soffrire guardando questi nuovi e deliziosi trench coat!

E avevo appena ritirato a malincuore (per cronica mancanza di fondi) la mia iscrizione alla lista d’attesa prioritaria per la Spiked Clutch in edizione limitata, che mi vado ad innamorare della nuova it bag, la Gardener!

 


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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20 commenti su “Ritmi autunnali.

  • BaiLing

    @zyo:

    Ecco… ora sono tormentata dal dubbio.

    Chiedo al Signor G. di misurarmi dall’ombelico al piede, con il rischio di scoprire che sono sproporzionatissima… oppure rimango con questa curiosità logorante?!?

    Eppoi, se mi faccio misurare, misuro anche tutti i tacchi di tutte le mie decine di paia di scarpe, sandali e stivali per vedere quali sono adatti a me e quali no?!?

    La cosa che mi preoccupa di più in realtà sono i complicatissimi calcoli matematici per ogni paio di scarpe!

    Sappi che ti sto odiando 😛

    @Emmelania:

    So che tu ti riferivi solo alle modelle e non alle taglie dei vestiti, ed io ho solo preso spunto dal tuo commento per dire una cosa che mi ronzava in testa da un po’ 🙂

    Però amica mia mi sopravvaluti: magari potessi permettermi intere collezioni ed una it bag a stagione! In realtà i miei acquisti sono frutto di attente ponderazioni e di complicatissimi calcoli finanziari… (che poi in realtà sono sempre tutti sbagliati e quindi finisco inevitabilmente con il conto bancario in rosso, un po’ come la protagonista di “I love shopping” :-D)

    La mia soddisfazione più grande comunque è che nell’ultimo anno, benché i miei guadagni lavorativi siano veramente miseri, sono riuscita a comprarmi gran parte dei vestiti che volevo ed anche la mia it bag solo con le mie risorse!

    @Damiani:

    Io invece ho un debole per i tuoi consigli letterari. Shangai baby era delizioso! Un saluto e una graziosa riverenza.

  • emmelania

    Tu cara sei di costituzione esile..ma non si diceva di non fare le taglie extrasmall ma di fare sfilare modelle più in carne…perchè..la maggior parte delle donne è piuttosto rotondetta..e certi vestiti a causa della loro elevata cifra se li possono permettere solo le “sciure”

    Certo a parte te…che hai il fisico snello e che sei pure in “grana”

    Ehi..questo è il mio parere..eh..non la verità!

  • utente anonimo

    La bellezza non sta nell’altezza assoluta ma nella perfezione delle proporzioni. Una donna può essere bellissima anche se è alta solo un metro e mezzo. Oltre ad un aspetto gradevole e ad un fisico aggraziato, servono solo le proporzioni ideali.

    Ci sono diversi metodi per descrivere il rapporto fra le varie parti del corpo, affinché il corpo possa dirsi “longilineo” o “brevilineo”, ma hanno tutte il limite di descrivere la tendenza senza però indicare un modello di riferimento.

    Trovo che invece il criterio della sezione aurea (o della divina proporzione) sia il più adeguato per definire i canoni della bellezza del corpo.

    Se provi a misurare la distanza che intercorre dai tuoi piedi al tuo ombelico e moltiplichi questo valore per la divina proporzione (1,618) troverai una misura che (nella migliore delle ipotesi) corrisponde alla tua altezza.

    Se sei più alta del valore che hai calcolato allora la tua figura verrà sicuramente valorizzata da un tacco che, alzando l’ombelico da terra, ti avvicinerà all’altezza ideale.

    A mano a mano che ci si avvicina all’altezza ideale ci si avvicina anche alla perfezione e si assume agli occhi degli altri una figura più aggraziata ed affascinante.

    E’ chiaro che si tratta di qualcosa di difficilmente percepibile, però bisogna comunque fare attenzione a non esagerare.

    Facciamo un paio di esempi

    Prendiamo una donna aggraziata alta 160 cm e con una misura dall’ombelico al piede di 99; 99×1,618 = 160; questa donna ha delle proporzioni divine.

    Mettiamo a questa ipotetica donna dei tacchi da 12 e rifacciamo i calcoli.

    Misurando l’altezza da terra all’ombelico ora avremo la bellezza di 111 cm. Se moltiplichiamo 111 per la regola aurea otteniamo un’altezza ideale di 180cm. Peccato che questa donna ipotetica con i suoi tacchi arrivi “soltanto” a 172cm.

    Prendiamo un’altra donna, sempre alta 160 cm, ma con una misura ombelico piedi di 95. 95×1.618 = 154. Questa donna ha il busto troppo lungo rispetto alle gambe e quindi dei tacchi potrebbero riportarla vicina alla proporzione divina. Mettiamole 10cm di tacchi. Ora la sua misura piedi ombelico è di 105 che moltiplicato per 1,618 fa 170. Esattamente la sua altezza con i tacchi.

    Come vedi allungando solo le gambe ci si può allontanare dalla perfezione e diventare per assurdo meno gradevoli. Bisognerebbe allungare anche busto e collo, ma l’opera è piuttosto complicata.

    Non voglio dire che i tacchi alle donne già aggraziate non servano, però sono convinto che allontanandosi dalla proporzione ideale ci si avvicina allo stesso tempo al fenomeno da baraccone.

    L’occhio umano è molto attento ed estremamente sensibile alla geometria. Guardando una donna che con i suoi tacchi esagerati si è allontanata troppo dalla proporzione divina nella migliore delle ipotesi la si trova assolutamente ridicola.

    Quindi attenzione a quello che vi mettete sotto i piedi.

    Zyo

  • BaiLing

    @Damiani: volevo scrivere due righe sulle collezioni maschili ma la mia amica Corrispondances mi ha preceduta, e sottoscrivo in tutto e per tutto.

    Viva l’uomo minimalista, sobrio ed elegante!

    @ Corrispondances: Amica! Ti compri dei fantasmini trendy e non mi dici niente?!? Sei sempre troppo avanti! Ma d’ora in poi dobbiamo parlare un po’ meno di maschi e un po’ più di shopping e vetrine quando ci vediamo a cena!

    Tu e Mariposa mi state facendo andare in fissa con i tutù e, visto che stasera devo andarne a prendere due a casa della mia insegnante di danza per il work shop di domani, non è per niente una buona cosa!!!

    @zyo: quel giorno è arrivato. La tua teoria su donne e tacchi mi interessa e spaventa ad un tempo!

  • BaiLing

    @ Emmelania: tranquilla 🙂

    Come ha provveduto subito ad assicurare anche il mio amico zyo (con cui vado a cena fuori spessissimo!) io sono una che ama molto la buona tavola e il buon vino.

    Ma questo tuo commento mi serve da spunto per un piccolo sfogo:

    è vero che sono una che ama la buona tavola, ma è anche vero che la mia taglia è proprio quella famigerata 38 che ultimamente è sempre messa sotto accusa e guardata con sospetto.

    Ultimamente ho sentito spesso dire nei talk show che bisognerebbe non solo stilare un codice di regolamentazione per impedire alle modelle troppo magre di sfilare, ma che bisognerebbe anche abolire le taglie sotto la 42.

    Io sono alta 160 cm, sono pochissimo formosa e ho sempre avuto una costituzione esile: se smettono di produrre la taglia 38 mi tocca iniziare a guardare le collezioni dei Pinco Pallino invece di quelle della “sciura” Miuccia!

    Non tutte le donne magre sono malate!

    Non tutte le taglie 38 sono alte 180 cm!

    Fine dello sfogo.

    Buon week end cara, e un bacione!

  • utente anonimo

    Tranquilli… Bailing di sicuro non rischia l’anoressia! 🙂

    Zyo

    Ps: un giorno se vuoi ti espongo la mia interessantissima teoria su donne e tacchi

  • corrispondances

    jil sander, ottima scelta per l’uomo minimalista ed attento ai dettagli, e non cafone come cavalli e d&g…. consiglio anche etro per qualche concessione all’etnico ed al colore…..paul smith per i giovanissimi….

    invece la collezione della “sciura” miuccia,( tacchi e fantasmini a parte), la trovo meravigliosa!!! viva lo tropicciato, te lo metti in valigia e non ci pensi più, come il toulle di j.p.g.

  • utente anonimo

    Ogni cosa che facciamo ha delle conseguenze, piccole o grandi che siano. Siamo tutti abbastanza grandi per saperlo, tu compresa.

    Metti pure il fantasmino se ti piace, ma preparati alle mie feroci critiche 🙂

    Zyp

  • IoMariposa

    Ho visto proprio stamattina un servizio sulla nuova collezione di Miuccia.

    Francamente lo stropicciato non mi convince, anzi preferisco il nuovo mood che pare andrà, il tutù (ah quanto so romantica!)

    anche se certo su un corpo filiforme fa un bell’effetto..

    Ancora devo digerire il fantasmino(aaahhh!)ma mi abituerò all’idea..si sa

  • BaiLing

    E infatti sta proprio lì il “bello” del tacco estremo: un’andatura esitante e traballante come quella di una geisha (e se consideri che i cinesi e i giapponesi fasciavano i piedi delle bambine per non farli crescere, una tendinite che sarà mai :-PPP).

    Oggi ero dal parrucchiere (evento più unico che raro) e leggevo un editoriale del direttore di Grazia sulla settimana della moda di NY (letture impegnate!) che diceva appunto che non ci sono più le mezze misure, non solo sulle passarelle ma anche nella vita di tutti i giorni, e che i tacchi vertiginosi sono stati sdoganati per tutte le età e le classi sociali, non solo per le trentenni fashionistas alla Sex and the City, ma anche per le donne “comuni”.

    Io francamente li adoro, ne ho l’armadio pieno ma conosco i miei limiti: con un tacco 8 sono agile, con un tacco 12 rischio di ammazzarmi ogni 10 metri e mi attiro tutte le ire del Signor G. perché devo continuamente attaccarmi al suo braccio.

    Quindi probabilmente il tacco 15 non lo oserò… ma il fantasmino arricciato e infiocchettato non me lo leva nessuno 😀

  • utente anonimo

    Quelle scarpe sono orribili. Trovo che siano quanto di più lontano ci possa essere dalla femminilità.

    Hai visto che posizione innaturale ha il piede? Vedi come sono tesi i tendini? Cosa c’è di bello in tutto ciò se non il fatto che si diventa alte e traballanti come una giraffa?

    Per non parlare poi dei fantasmini che prima o poi ci faranno vergognare per averli indossati anche una sola volta, tanto quanto gli scaldamuscoli degli anni 80!

    Zyo