Gusto in Scena 2014. Chef in Concerto #1.


chef_in_concerto_01Uno dei piatti di Aurora Mazzucchelli.

aurora mazzucchelliAurora Mazzucchelli Chef del Ristorante Marconi di Sasso Marconi, Bologna.

Come promesso ecco un primo piccolo resoconto in immagini (corredato di riflessioni personali) sul congresso di Alta Cucina Chef in Concerto cui ho partecipato pochi giorni fa in occasione di Gusto in Scena 2014.
Come vi ho già raccontato il giornalista e patron di Gusto in Scena Marcello Coronini quest’anno ha lanciato agli Chef invitati una triplice sfida: quella di cucinare senza grassi, oppure senza sale o ancora senza zucchero. 

03_Beck EDEN @credits Alice Ostan

04_Beck S'Campo  @credits Alice OstanI piatti di Heinz Beck.

05_Antonio Rosa Salva,  Beck  e Coronini @credits Alice OstanLa consegna del Premio Leone di Venezia alla Carriera ad Heinz Beck del Ristorante La Pergola dell’Hotel Hilton, Roma.

Che tipo di cucina si è rivelata quindi, tirando le somme, questa Cucina del Senza?
Una cucina in cui per fortuna è comparsa pochissima carne, con mia grande gioia.
E a proposito di carne, di consumi etici e di vegetarianesimo vi dirò di più: Herbert Hintner, Chef stellato del Ristorante Zur Rose di San Michele Appiano ha affermato che, dal suo punto di vista, il futuro della grande cucina è vegetariano!
Perché il consumatore si sta trasformando e sta diventando sempre più intelligente, esigente ed etico.
L’attenzione alla qualità delle materie prime, il rifiuto di tutti i prodotti provenienti dagli allevamenti intensivi e dalle coltivazioni non biologiche fino ad arrivare al rifiuto di cibarsi di prodotti ottenuti con la sofferenza di altri esseri viventi: questo è il futuro del consumatore e dello Chef consapevole secondo Hintner!

chef_in_concertoUno dei piatti di Herbert Hintner.

07_HintnerHerbert Hintner del Ristorante Zur Rose di San Michele Appiano.

Chiusa questa piccola parentesi che, come potete immaginare mi stava molto a cuore, vi dirò che la Cucina del Senza si è rivelata coloratissima, invitante, fresca e piena di sapore.
Protagonisti della maggior parte dei piatti sono stati verdure primaverili, germogli, fiori eduli, spezie e molti ingredienti assai cari a noi fondamentaliste della cucina biologica e sana, ma il tutto combinato insieme con grande maestria e grazie a tecniche assolutamente innovative, in modo da creare vere e proprie opere d’arte, capaci di incantare occhi e palato.

08_Teverini_piattoUno dei piatti di Paolo Teverini.

chef_in_concertoPaolo Teverini del Ristorante Paolo Teverini di Bagno di Romagna.

Nei prossimi giorni parleremo di uno dei protagonisti di Chef in Concerto, una delle star di Master Chef Italia Carlo Cracco, e di una tendenza molto interessante che farà felici tutte noi golose impenitenti che non sappiamo mai dire di no ai dolci e poi piangiamo calde lacrime di coccodrillo davanti alla bilancia: quella della cd pasticceria salutista.

10_portinari_piattoUno dei piatti di Nicola Portinari.

chef_in_concertoNicola Portinari del Ristorante La Peca di Lonigo.
(Qui potete leggere la mia intervista ai fratelli Nicola e Luigi Portinari).

12_veritti SARDE IN SAOR MET(senza sale e senza grassi aggiunti)  @credits Alice OstanUno dei piatti di Luca Veritti.

chef_in_concertoLuca Veritti del Ristorante Met dell’Hotel Metropole di Venezia.
(Qui potete leggere la mia intervista a Luca Veritti).

14_Candiano_piattoUno dei piatti di Vincenzo Candiano.

chef_in_concertoVincenzo Candiano della Locanda Don Serafino di Ragusa Ibla.

16_Aprea_piattoUno dei piatti di Andrea Aprea.

18_apreaAndrea Aprea del Ristorante Vun del Park Hyatt di Milano.

19_caputo_piattoUno dei piatti di Alfonso Caputo.

chef_in_concertoAlfonso Caputo del Ristorante Taverna del Capitano di Marina del Cantone, Napoli.

Ph. credits Alice Ostan.

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Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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