Home design. La smart home domotica ed ecologica.


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Avete mai sentito parlare della c.d. “casa domotica”?!
Pensate che qualche anno fa ne ho addirittura vista una dal vivo: una coppia di amici mi ha invitata ad un piccolo party di inaugurazione della loro nuova casa e, una volta arrivata all’indirizzo indicato con il regalino di rito tra le mani, ho scoperto che il loro delizioso appartamento super moderno, pieno di bianco e di lucine colorate, aveva addirittura il dono della domotica!
A quell’epoca si era sentito parlare pochissimo di cose così avveniristiche e potete immaginare le mie espressioni perplesse di fronte alle mirabolanti spiegazioni di tutti i vantaggi di questa “scienza occulta”: per me, che sono nemica giurata della tecnologia e che ho un rapporto conflittuale di puro odio con tutti gli apparecchi elettronici, il solo pensiero di affidare tutte le funzionalità della mia casa ad una Macchina Intelligente mi sembrava proprio una bizzarria alla Matrix.
In realtà ormai la smart home è diventata di moda soprattutto perché “domotica” fa rima con “ecologica” ed avere una casa a basso impatto ambientale e che consumi in modo intelligente è diventata un’esigenza comune, vuoi perché i media (che ogni tanto qualcosa di buono lo fanno) ci hanno inculcato una maggiore attenzione alle problematiche green, vuoi perché ultimamente è aumentata molto anche la nostra attenzione al portafoglio!

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Ma come funziona in concreto questa casa smartCon una unità centrale e una serie di dispositivi periferici che possono gestire tutte le funzionalità della casa: da quelle termiche a quelle energetiche a quelle idriche.
Quindi bisogna rassegnarsi alla convivenza con telecomandi, dispositivi touch screen e tastiere super evolute e soprattutto bisogna rassegnarsi a far entrare la casa domotica nel nostro smart phone o tablet, per poterla controllare a distanza, ma in cambio potremo aspettarci maggiore comfort e sicurezza e soprattutto un grande risparmio energetico!
Infatti la casa intelligente non ci consente solo di programmare l’impianto di riscaldamento, gestendolo anche a distanza, ma è in grado di fare qualcosa in più, decidendo al posto nostro in che modo gestire le risorse per ottenere la temperatura ideale.
Un buon esempio di questo tipo di gestione è rappresentato dalle tapparelle motorizzate: i motori per tapparelle Somfy garantiscono un ottimo isolamento termico ed acustico della casa e, collegati a speciali sensori che rilevano la temperatura e la luminosità esterna, permettono chiusura ed apertura automatizzata dei serramenti, aiutando a preservare la temperatura domestica ideale.
La chiusura e il blocco automatico dei serramenti migliorano anche il livello di sicurezza e non mancano altri strumenti interessanti come il simulatore di presenza: avete presente il buon vecchio espediente della luce accesa quando non c’è nessuno in casa?! La smart home può provvedere anche a questo, simulando attività domestiche in una casa vuota per scoraggiare eventuali tentativi di intrusione.
Naturalmente vivendo in una grande casa di campagna, molto fredda in Inverno e molto isolata tutto l’anno, i temi del risparmio energetico e della sicurezza mi stanno sempre a cuore e, pur avendo i miei antichi metodi per sopravvivere alla rigida stagione invernale (tipo lo scaldotto per i piedi a forma di orso e il cuscino di ossetti di ciliegia da mettere in forno!), non escludo di poter fare qualche concessione all’odiata tecnologia!
Che poi è pur vero che a me piacciono le casette romantiche in stile Hansel e Gretel, ma avete notato come le Case smart and green sono sempre a dir poco pazzesche da un punto di vista del design?!?

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ph. credits: www.archdaily.com

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Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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