#weekend. Autunno Pavese 2019.


I lettori affezionati sanno già che l’Autunno è la mia Stagione del Cuore.
Niente eguaglia la romantica bellezza di una giornata autunnale: le mattinate nebbiose, l’aria frizzante, la magia del foliage, la luce dorata, lo scricchiolio delle foglie cadute, l’odore delle caldarroste, i sapori e i colori dei frutti autunnali…
Un’altra cosa che amo di questa stagione sono poi le centinaia di feste, mercati, mercatini e fiere che per tradizione allietano i mesi autunnali: celebrando gusti, sapori, prodotti enogastronomici ed eccellenze del territorio, questi eventi si trasformano in un’ottima occasione per una gita fuori porta o un week end alla scoperta di una nuova meta.
Questo fine settimana ad esempio torna Autunno Pavese, la più grande manifestazione enogastronomica della Provincia di Pavia, incentrata su produzioni di eccellenza come i grandi risi e i vini dell’Oltrepò Pavese.
Da oggi fino a lunedì 21 Ottobre, nella storica cornice del Palazzo Esposizioni, Autunno Pavese propone ai visitatori degustazioni guidate, showcooking, laboratori didattici, incontri con i produttori e documentari a tema, per celebrare la cultura Pavese a 360° con i suoi usi, costumi, tradizioni e prodotti (qui trovate il programma completo).
Oltre alle numerosissime degustazioni (dedicate al tartufo, ai salumi tradizionali, ai formaggi, alla birra e ai vini del territorio) ogni giorno potrete assaggiare un risotto diverso preparato con riso “Carnaroli da Carnaroli Pavese” ed abbinato ad un vino dell’Oltrepò ed ogni sera, dalle 19.30 alle 23.00, vi aspettano le ricette tradizionali proposte dal Ristorante Autunno Pavese (una novità assoluta di quest’anno): insomma #foodies ed enogastronauti non rimarranno di certo delusi ed avranno di che soddisfare i loro palati!

Se poi Pavia non è proprio dietro l’angolo, Autunno Pavese può diventare anche il pretesto per concedersi un week end autunnale alla scoperta della città.
Magari cominciando con una visita al settecentesco Orto Botanico dell’Università di Pavia (una delle più antiche al mondo, fondata nel 1361) che ospita uno spettacolare platano secolare alto 45 metri, incantevole nella sua livrea autunnale.
Merita sicuramente una visita il Duomo di Pavia, a cui ha dato il suo contributo progettuale anche Leonardo da Vinci: pensate che questa chiesa, che è stata portata a termine solo 400 anni dopo la posa della sua prima pietra, ha una cupola a pianta ottagonale che è per dimensioni la quarta in Italia!
La Certosa di Pavia, luogo di arte e spiritualità, è invece un vero e proprio gioiello del Rinascimento che vale da sola un viaggio.
Il complesso monumentale, composto da un monastero e un santuario, sorge nel comune omonimo e dista circa 8 km dalla città.
La costruzione iniziò nell’agosto del 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti signore di Milano, in adempimento ad un voto fatto dalla moglie Caterina, e fu lui stesso a posare la prima pietra di quello che sarebbe diventato il mausoleo sepolcrale della sua dinastia.
Tornando nel centro di Pavia nel tardo pomeriggio ci si può concedere una passeggiata lungo il fiume Ticino, che è un po’ il cuore stesso della città: attraversando all’ora del tramonto il suggestivo Ponte Coperto per raggiungere il pittoresco quartiere di Borgo Ticino, che ha mantenuto nei secoli il suo aspetto di villaggio di pescatori e renaioli, si potranno anche ammirare le luci dell’installazione artistica di Marco Lodola, che accendono di colore la città.
Se volete accompagnare all’arte un buon calice di vino niente paura: un week end autunnale alla scoperta delle Valli del Vino vi permetterà di scoprire alcune eccellenze del territorio come il salame DOP di Varzi, un vero e proprio gioiello gastronomico dell’Appennino Pavese o il rinomato Cruasé, un vino rosé metodo classico ottenuto da uve Pinot Nero dell’Oltrepò.
Oltre ai vigneti vi aspettano anche le risaie (sapevate che questa è la più estesa area di produzione di riso in Italia?!) che si possono scoprire lentamente, con una passeggiata o una pedalata lungo il tratto locale della via Francigena.


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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