#mytravels. Bandipur.


Una delle tappe imperdibili durante un viaggio in Nepal è sicuramente Bandipur, una cittadina a metà strada tra Kathmandu e Pokhara dove il tempo sembra essersi fermato.
Questo villaggio montano, che un tempo sorgeva sulla via carovaniera che collegava l’India al Tibet attraverso il Nepal, ha conosciuto il suo periodo di massimo splendore tra il ‘700 e l’inizio del ‘900 e conserva ancora alcuni dei più bei palazzi Newari della Regione.
Il centro storico, ristrutturato con cura, è stato trasformato in un’isola pedonale (cosa più unica che rara non solo in Nepal ma in tutto il Subcontinente Indiano e il Sud Est Asiatico!) ed è un vero gioiello architettonico che, con i suoi ritmi lenti e sonnacchiosi ed il suo tripudio di fiori colorati, assomiglia quasi ad una cittadina mediterranea.
Passeggiando senza meta per le sue strade vi incanterete davanti alle facciate dai colori pastello, ai balconcini di legno intagliato, alle pagode, alle botteghe degli artigiani, ai lampioncini barocchi e alle cascate di fiori che sbocciano ovunque.
Qui tutto è tranquillo, silenzioso, pulito ed incantevole e gli abitanti non si curano più di tanto dei pochi turisti che si aggirano estasiati con il naso all’insù, continuando a dedicarsi senza fretta alle proprie attività quotidiane.
Noi abbiamo trascorso a Bandipur poche ore ma, se programmate un viaggio slow in Nepal durante il quale dedicare del tempo al relax e alla contemplazione, vi raccomando caldamente di trascorrere qui almeno un paio di giorni, riposandovi e godendovi l’atmosfera unica ed affascinante di questo pittoresco villaggio.
Travel tips:
– Come raggiungere Bandipur.
La cittadina sorge più o meno a metà strada tra Kathmandu e Pokhara e la soluzione più comoda e sicura per arrivare a Bandipur è quella di prenotare un transfer privato.
Noi ci siamo affidate ancora una volta all’agenzia locale Skylark Himalayan che ha organizzato per noi i transfer con autista privato da Kathmandu a Pokhara (con uno stop a Bandipur) e ritorno.
Le strade nepalesi sono un vero e proprio delirio: immaginate colonne infinite di traffico pesante (per lo più camion ed autobus di linea) che si inerpicano su per i tornanti montani ad una velocità media di 30 km/h ed immaginate i sorpassi selvaggi di tutti nei confronti di tutti!
Capirete da soli come mai sia meglio evitare di spostarsi in autobus (i tempi di percorrenza sono biblici e la sicurezza ridotta ai minimi termini) e come sia invece essenziale affidarsi ad un’agenzia seria, che possa mettere a vostra disposizione macchine sicure e confortevoli ed autisti prudenti. 
Nonostante i bei paesaggi montani a tenervi compagnia infatti, il tragitto in macchina tra le due città, richiedendo qualcosa come 6/7 ore di percorrenza, potrebbe rivelarsi un’esperienza davvero faticosa, rischiosa e sconfortante!
Gli autisti di Skylark Himalayan sono gentili, affidabili ed esperti, guidano con prudenza e conoscono i posti migliori dove fare uno stop per sgranchirsi le gambe, bere un caffè, fare uno spuntino o utilizzare un bagno decente e quindi ve li raccomando di cuore!
– Mangiare e dormire a Bandipur:
L’Old Inn è sicuramente l’indirizzo più instagrammabile ed affascinante in città, sia per un pernottamento che per uno spuntino con vista.
Le camere, arredate con pezzi d’artigianato locale, promettono di farvi rivivere l’atmosfera coloniale dei tempi in cui questo villaggio Newari era uno snodo importante nei commerci tra l’India e il Tibet e il ristorante con terrazza affacciata sulla vallata ha una vista impagabile.
D’altraparte va detto che il servizio è lento in maniera snervante e il personale è per lo più molto scortese, ma probabilmente un piatto di pakora fragranti e uno dei migliori masala tea di sempre valgono qualche disagio!


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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