#mytravels. Il Seaside Boutique Hotel di Taghazout.


Ho scoperto l’esistenza di Taghazout (un semplice villaggio di pescatori sulla Costa Atlantica del Marocco) per puro caso lo scorso Inverno mentre, in piena pandemia, organizzavo il mio viaggio ad Essaouria.
All’inizio doveva essere solo un weekend lungo ma poi ho deciso che, se dovevo affrontare tutti i disagi di un viaggio in emergenza covid, tanto valeva prolungarlo e così, googlando pigramente “what to do near Essaouira”, ho scoperto la Costa Atlantica del Sud del Marocco e tutto un magico universo fatto di surf, yoga e bohemian vibes.
Nel frattempo il Marocco aveva chiuso i suoi confini a tutti i passaporti Europei ed i miei voli erano stati miseramente cancellati e così ho trascorso la seconda Primavera di prigionia piagnucolando, riempiendo cartelle del cellulare con immagini di tramonti sul mare e caffè in stile berbero, ed immaginandomi a fare yoga su una terrazza affacciata sull’Oceano.
Alla fine sono partita davvero (quando l’Inverno Europeo si era già trasformato in una torrida Estate e la stagione del surf sulla Costa Atlantica era finita ormai da un pezzo) e mi sono ovviamente innamorata di Taghazout, dei suoi localini in stile gypsy, dei ristoranti affacciati sul mare, delle porticine colorate, delle tavole da surf, di quelle “yogi vibes” che mi mancavano così tanto dai tempi lontani di Rishikesh e di quell’atmosfera easy e rilassata che mi ricorda un po’ Ibiza e un po’ Goa.
I miei giorni felici a Taghazout li ho trascorsi al Seaside Boutique Hotel (una delle quattro favolose location di Dfrost Almugar): un piccolo ed accogliente albergo in stile boho-chic con accesso diretto al mare, un rooftop dove praticare yoga e una scenografica infinity pool affacciata sull’Oceano.

Vi confesso che non avrei potuto immaginare una destinazione migliore per il mio primo viaggio fuori dall’Europa dopo 1 anno, 3 mesi e 24 giorni: questo viaggio alla scoperta della Costa Atlantica del Marocco è stato infatti l’unico davvero voluto e desiderato dall’inizio della pandemia, l’unico che non sia stato un ripiego dovuto a un volo cancellato o un confine chiuso e il primo, dopo un anno e mezzo, che mi abbia fatta sentire di nuovo libera di scegliere e di sognare.
Il Seaside Boutique Hotel ha solo 12 camere, arredate con materiali naturali e colori neutri, affacciate sull’Oceano per sonni sereni cullati dal rumore delle onde.
Qui non c’è aria condizionata e non se ne sente il bisogno (grazie alla fresca brezza oceanica) e tutto è ispirato ad una filosofia green all’insegna del riciclo, della sostenibilità e di un turismo il più possibile responsabile.
La maggior parte dello staff di DFrost proviene da Taghazout o dai villaggi vicini, per incentivare lo sviluppo delle comunità locali, e tutti i prodotti utilizzati nelle cucine del Kitchen Club Restaurant e delle due Ville provengono da piccole eco farm vicino Sidi Ifni per ridurre l’impatto del trasporto e sostenere l’economia del territorio; inoltre tutti gli scarti vegetali delle cucine vengono utilizzati per foraggiare il piccolo gregge di pecore e capre dello Chef di Villa Surya, che propone ai suoi ospiti un menù rigorosamente vegetariano.
L’energia solare, l’utilizzo di lampade a LED al posto di quelle tradizionali e la drastica diminuzione nell’utilizzo di plastica, grazie ad un sistema di filtraggio e depurazione dell’acqua, sono solo alcuni degli accorgimenti presi da DFrost Almugar per limitare l’impatto dei suoi hotel sul Pianeta, ma non solo: il gruppo infatti sponsorizza anche 4 eventi l’anno per la pulizia delle spiagge locali e, con l’iniziativa Take3, incoraggia gli ospiti a fare la propria parte, portando via ogni giorno dalla spiaggia almeno 3 rifiuti abbandonati!

Un’atmosfera boho-chic e rilassata si respira anche al Kitchen Club Restaurant & Bar, il ristorante del Seaside Boutique Hotel, con i tavoli apparecchiati a bordo piscina e all’ombra di un piccolo giardino tropicale in riva al mare.
Il menù propone piatti tradizionali marocchini (come le deliziose Mezze o le Tajine) ma anche proposte più internazionali, senza dimenticare molte opzioni vegetariane ed healthy.
Per brindare al tramonto potrete concedervi uno dei fantastici Signature Cocktails ideati dal barman Alexis e preparati con infusi e sciroppi homemade, mentre per le giornate di relax a bordo piscina vi aspetta una selezione di smoothie super salutari, a base di ingredienti locali come i datteri e le banane di Aourir.
Il ristorante è aperto dalle 7.00 del mattino fino alle 23.00 ed è qui che ho gustato, di mattina presto e in completa e beata solitudine, delle colazioni deliziose e molto originali.
Invece del tradizionale buffet o di una colazione à la carte infatti, al Seaside Hotel potrete comporre la vostra colazione scegliendo gli ingredienti che più vi piacciono: pane fatto in casa, uova cucinate in 6 modi diversi (non perdetevi per niente al mondo le Moroccan Eggs!), succhi freschi, una vasta selezione di bevande calde (dal thé à la menthe al Latte Macchiato) e un numero pressoché infinito di topping.
Mi raccomando: non mancate di assaggiare l’Amlou fatto in casa, nella versione con o senza cioccolata: è un incrocio tra la Nutella e il burro di noccioline ed è #foodporn allo stato puro!


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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