#mytravels. Yerevan e Tbilisi: un viaggio nel cuore del Caucaso.



Alcuni mesi fa sono finalmente riuscita a spuntare dalla mia bucket list due destinazioni molto particolari, decisamente lontane dai soliti itinerari turistici: l’Armenia e la Georgia.
Sono bastate poche ore a Tbilisi per farla entrare di diritto nell’elenco dei miei luoghi del cuore ed i paesaggi georgiani, con l’escursione al meraviglioso monastero di montagna di Kazbegi, mi hanno fatta letteralmente innamorare.
Yerevan d’altra parte, con la sua architettura brutalista e le vestigia dell’era sovietica, pur non essendo una città “bella” nel senso canonico del termine, ha comunque un suo fascino particolare e la visita al Dzidzernagapert, il Memoriale del Genocidio Armeno, vale da sola il viaggio.

Travel tips:
Come arrivare:
Noi abbiamo raggiunto Yerevan con un volo diretto Wizzair da MXP e ci siamo poi spostati a Tbilisi via terra, prenotando un transfer con Hayruni Tours.
Questo tour operator ha prezzi economici ed i transfer si possono prenotare in anticipo utilizzando TripAdvisor o il sito 12go.asia.; gli autisti sono per lo più scortesi e non parlano una parola di inglese ma sono prudenti nella guida ed abbastanza puntuali, quindi mi sento di consigliarvi questi mini-van condivisi se volete risparmiare i circa 150-200 euro a tratta di un transfer privato
Le frontiere via terra sono una mia personale fissazione e con un passaporto europeo le formalità doganali tra i due Paesi sono davvero semplici e veloci; inoltre la pausa pranzo in un folkloristico “autogrill” locale vi permetterà un primo approccio con il cibo armeno, che si è rivelato inaspettatamente delizioso anche per me che non mangio carne.

Tbilisi:
Tbilisi è una città pazzesca di cui è impossibile non innamorarsi.
La old town è bellissima e decadente con le sue facciate colorate, i suoi balconcini e gli antichi portoni che nascondono gelosamente centinaia di piccole gemme segrete: vetrate colorate, soffitti magnificamente decorati, cortili nascosti e scalinate maestose con le balaustre che sembrano merletti di ferro battuto.
Per scoprire al meglio la città, ammirando non solo le classiche attrazioni turistiche ma andando anche alla scoperta degli angoli più nascosti, noi ci siamo affidati a Tbilisi Free Walking Tour e, con la nostra guida Kate, abbiamo camminato instancabilmente per due pomeriggi con il naso all’insù e gli occhi pieni di meraviglia, scattando centinaia di foto.
Il mio consiglio è quello di scegliere almeno due tour, per esplorare la città sotto diversi punti di vista: Hidden Gems, Street Art, Soviet Era, Food Tasting, Wine Experience… ce n’è davvero per tutti i gusti e le guide non vi deluderanno perché sono simpaticissime ed appassionate.
Se l’architettura, con il suo mix di antico e moderno e di influenze europee ed orientali, vi conquisterà immediatamente ci sono poi altri due aspetti che vi faranno irrimediabilmente innamorare di Tbilisi: i suoi abitanti (che sono per lo più giovani, friendly, accoglienti e pieni di senso dell’umorismo) e un cibo semplicemente pazzesco dove ogni portata, anche la più semplice, è di una bontà commovente!
Dormire e Mangiare:
The 10 è un elegante boutique hotel che sorge a pochi passi dal palazzo del governo ma in una viuzza tranquilla, defilata rispetto ai grandi viali affollati e pieni di traffico. Le camere sono enormi ed arredate con gusto ed il rapporto qualità-prezzo è davvero altissimo.
Se volete dormire in un posto pazzesco scegliete invece lo Stamba Hotel: ricavato nei locali di una ex casa editrice di epoca sovietica questo albergo è un perfetto esempio di archeologia industriale e ha camere incredibili, arredate con mobili di design e pezzi vintage.
Il Café Stamba sembra appena uscito da un film di Wes Anderson ed è uno dei locali più alla moda in città.
Potete andarci per fare colazione, per un brunch o per cena: il cibo è davvero buonissimo ed i prezzi sono più che accettabili.
Culinarium Kasheria sorge a pochi passi dal bellissimo Orbeliani Bath (uno degli Instagram spot più celebri della città) ed è perfetto sia per gli onnivori che per i vegetariani: qui ho mangiato lo stufato di funghi più buono di tutta la mia vita e il Signor G. ha assaggiato i succulenti khinkali.
Salobie Bia è considerato uno dei migliori ristoranti di Tbilisi secondo la guida Gault & Millau ed è l’indirizzo ideale per assaggiare i migliori piatti della cucina georgiana, dal Khachapuri alla più semplice insalata di pomodori che qui, arricchita con coriandolo fresco, noci tritate e jonjoli (germogli in salamoia di un arbusto locale), diventa un’esperienza quasi mistica!

Orbeliani Bath.
Questi bagni termali, con la bellissima facciata che li fa assomigliare ad una moschea persiana, sono uno degli IG post più celebri della città, ma non solo!
Concedersi qualche ora di relax in questi bagni è altamente consigliato perché si può prenotare comodamente online e l’esperienza è improntata alla massima privacy: in fase di prenotazione sceglierete la vostra stanza privata con spogliatoio, bagno e vasca termale, il tipo di scrub che volete sperimentare e perfino quali spuntini e bevande volete gustarvi durante il bagno.
(Gli scrub sono decisamente vigorosi quindi evitateli se avete la pelle molto secca o sensibile!).
Escursione a Kazbegi.
Per visitare il suggestivo monastero di montagna Gergeti Trinity Church nella regione di Kazbegi dovete mettere in conto un’escursione di un’intera giornata da Tbilisi e, se volete un tour privato (raccomandato per fare tutti gli stop fotografici del caso), il prezzo si aggira intorno ai 150/200 euro.
Devo dire che sono stati soldi davvero ben spesi e l’escursione si è rivelata entusiasmante: durante il tragitto si attraversa una regione montana di una bellezza stupefacente, percorrendo la cosiddetta Georgian Military Highway e ci si ferma a visitare la spettacolare Ananuri Fortress e il surreale Russia-Georgia Friendship Monument, arrivando a pochi km dal blindatissimo confine con l’odiata Russia.

Yerevan.
Anche a Yerevan ci siamo affidati ad un local per visitare la città: il simpaticissimo Tigran Ghazaryan di Free Walking Tour in Yerevan.

Il Dzidzernagapert, Museo e memoriale del Genocidio Armeno, richiede almeno mezza giornata ed è un’esperienza molto intensa e commovente che vi consiglio di cuore.
Gli IG spot da non perdere in città sono invece la bellissima Moschea Blu (che compare anche nel libro Accidentally Wes Anderson!) e la Cascade, un perfetto esempio di architettura brutalista da cui si gode di una bellissima vista sulla città e sul monte Ararat, specialmente all’ora del tramonto (vi consiglio di prendere un taxi fino alla sommità e di percorrere la scalinata in discesa).
A proposito di taxi: se non volete pagare cifre assurde per ogni tragitto il consiglio è quello di comprare una SIM card armena e di scaricare una delle app locali stile Uber (con i numeri stranieri purtroppo queste app non funzionano!).
Fate però attenzione alle destinazioni scelte: quando siamo andati a visitare la bellissima Zvartnots Cathedral, a circa 20 km dal centro di Yerevan, siamo rimasti bloccati senza nessun autista disponibile nella zona e senza contanti nella valuta locale quindi, se una gentilissima famigliola armena non ci avesse dato un passaggio fino alla periferia della città, saremmo ancora lì a girare come dei disperati!
Dove mangiare:
Il cibo armeno (su cui, ve lo confesso, nutrivo seri dubbi) si è rivelato più che delizioso!
Tumanyan Khinkali è specializzato nei succulenti dumplings locali che si chiamano per l’appunto khinkali, come in Georgia. Assaggiate quelli ai funghi e quelli fritti farciti con uova e dragoncello e non perdetevi per niente al mondo l’insalata di acetosa con noci e melograno e le monumentali grigliate (i vegetariani avranno solo l’imbarazzo della scelta tra patate, funghi, zucchine, melanzane e fingers lady!).
Un altro indirizzo imperdibile è Lavash Restaurant dove, oltre agli immancabili kihnkali fritti e ripieni di verdure, vi consiglio di assaggiare i sottaceti fatti in casa, la trota e lo Zhengyalov, una paradisiaca focaccia farcita con erbe aromatiche che entra di diritto nei miei #foodpornaroundtheworld preferiti!
Per una fetta di torta o un brunch andate invece da Seasons Sweetland, una pasticceria che non ha niente da invidiare ai più eleganti Café parigini, dove potrete assaggiare dolci super instagrammabili e deliziosi, sorseggiando una tazza di tè Damman Frères rigorosamente in foglia.


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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