Un’estate siciliana.


Nella mia seconda estate siciliana ho compreso che gli stereotipi legati a questa terra del profondo Sud, che ti spingono ad innamorarti prima di mettervi piede, sono realtà che emergono nel momento in cui smetti i panni del turista e, come spesso accade, ti lasci cogliere dal fortunoso e casuale evento.
Così, in una caldissima ed umida giornata d’agosto, ho deciso di abbandonare le assolate e famose spiagge con acque cristalline, per raggiungere una meta poco lontana dalla splendida Palermo, alla scoperta dell’interno, dove il fresco venticello ti ritempra ed il verde lussureggiante della campagna ti rilassa.

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Sì, perché la Sicilia è anche una splendida realtà agreste, e per conoscerla basta allontanarsi di pochi chilometri dalla città ed attraversare qualche paesino che regala ancora scorci indimenticabili di una quotidianità persa: l’anziana signora vestita di nero con calze e foulard in testa, che ricama seduta davanti alla porta della sua casa; i ragazzini che si rincorrono nei vicoletti stretti; le ville con i giardini lussureggianti e la vista sul golfo; le sinuose strade di campagna.

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Vedo i colori vivi e definiti, come le linee dei filari dei vigneti che circondano l’Agrirelais Baglio di Pianetto, che si trova esattamente a Santa Cristina di Gela, aperta campagna a quasi 700 metri sul livello del mare.
Il grande cancello d’ingresso preannuncia l’arrivo in paradiso.
Già dal parcheggio si scorgono piccoli dettagli che anticipano la bellezza del Baglio: la cupola rossa, la merlatura, il cortile curatissimo e fiorito con apertura sulla piscina.
Una volta all’interno capisco di aver fatto bene ad abbandonare la spiaggia affollata con il caldo soffocante, le piazze assolate e i mercati caotici, a favore di questo ambiente sconosciuto.
Nell’ombra dell’ingresso che introduce alla reception, mentre il vento mi solleva il vestito, trovo il mio habitat naturale.
Che meraviglia! Sono ospite nella casa di campagna del Conte Paolo Marzotto, che ha acquistato questa proprietà dal suo vecchio amico il Barone Antonio Ramione (legame nato grazie alla Mille Miglia), spinto nell’impresa di creare un Agrirelais da sua nipote, Ginevra Notarbartolo di Villarosa.

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Si percepisce immediatamente la passione per questa proprietà, dove la famiglia mantiene alcuni appartamenti privati, ma anche la grande e sincera devozione per l’accoglienza: quella di chi apre le porte della propria casa agli ospiti, per condividere con loro tanta bellezza ed elegante semplicità.
Si avverte forte, continuo e sincero il rapporto con l’ambiente naturale che circonda l’edificio, che a sua volta dialoga con l’esterno attraverso ampie finestre che inondano le sale di luce ed allungano l’orizzonte verso l’infinito.
La mia sala preferita è il giardino d’inverno: un gioco di vetrate che ti proietta direttamente nella campagna ordinata e ricca di trame tracciate dal solerte lavoro dell’uomo.
Mi incanto davanti a questa visione, che evoca quel lavoro contadino documentato con grande resa emozionale dal fotografo M. Giacomelli nei suoi paesaggi in bianco e nero, e penso a quanto sarebbe bello vedere questo panorama imbiancato di neve.

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Naturalmente il pranzo prevede un tuffo nei sapori del territorio: l’olio extravergine di oliva viene prodotto esclusivamente dagli ulivi di proprietà ed utilizzato solo per le tavole dell’Agrirelais, le materie prime sono eccellenti ed il menù ristretto ed impeccabile proprio come piace a me, con proposte di carne e di pesce.
Per il vino c’è solo l’imbarazzo della scelta, visto che Baglio di Pianetto è in primis una cantina che produce vini di grandissima qualità.
Ogni vino ha un nome che racconta un pezzo di storia della cantina e non è difficile trovare subito il mio preferito: il Carduni, un Petit Verdot.
Alla mia scelta di piatti abbino invece il Ginolfo, un bianco dal sapore caratteristico dato dai terreni rocciosi di questa zona.

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Relax a bordo piscina o in una delle camere da letto? La scelta è difficile!
Le camere sono bellissime e ricche di dettagli, particolari ed attenzioni che solo chi ha davvero a cuore i propri ospiti riesce ad offrire. La piscina poi è una vera oasi, con vista sul vigneto.
Abbandonata su un lettino e con lo sguardo perso all’orizzonte rifletto sugli “Effetti del buon governo in campagna”, ciclo di affreschi del Lorenzetti custoditi nel Palazzo ducale di Siena; o ancora sull’incantevole “Ciclo dei mesi” del Castello del Buonconsiglio di Trento: anche qui, come in uno di quei dipinti, mi trovo di fronte ad un paesaggio creato dall’amore e dal rispetto per la Terra e dall’operosità degli uomini che se ne occupano quotidianamente, e che  raccolgono i frutti che essa restituisce, portando avanti la tradizione di una pratica antica e di grande sapienza.
Per concludere degnamente la giornata ci vuole una visita nella cantina che tanto mi incuriosisce: essa è parte integrante del paesaggio, struttura moderna con grandi vetrate che dialogano con l’esterno.

La mia guida mi spiega che tutto è stato studiato per ottenere un bassissimo impatto ambientale, che la cantina è autosufficiente per quello che riguarda le risorse energetiche ed idriche e che nella produzione dei vini c’è una grande attenzione al biologico.
Scendiamo ai piani inferiori, percorrendo un dislivello di circa 30 metri, e scendendo posso percepire la roccia naturale che è stata scavata per ottenere lo spazio necessario. 
Arrivati in profondità accediamo al caveau, un gioiello nato dalla ricchezza della materia,
dove tutto è eleganza, estetica e ordinata semplicità: è qui che riposa il vino in barrique, cullato e curato come un bambino. 

Il Conte, celebrando la sua particolare vocazione per la moda, ha voluto far dipingere con pigmenti naturali la parte centrale delle piccole botti e il risultato è
un red carpet scenografico, destinato al piacere di chi lavora qui ogni giorno ed ogni stagione. 
Per festeggiare i 20 anni nella sua terra d’adozione il Conte Marzotto ha voluto creare
Agnus, un vino Riserva 2010 dal blend segreto, che porta in etichetta solo la sua firma: un vino non codificato dunque, che racconta meglio di tante parole tutto il fascino del terroir siciliano.

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Uscendo dalla cantina, osservo il baglio che, nascosto dalla vegetazione, sembra un piccolo gioiello e mi dico a voce alta: “Forse manca solo una SPA e siamo alla perfezione”. La mia guida annuisce e conferma: “Ci stiamo lavorando e stiamo progettando anche una terrazza sul tetto per colazioni, feste e piccoli ricevimenti”.
Io annuisco e penso che tornerò presto, magari alla mia prossima estate siciliana.

During my second summer in Sicily I decided to leave for a day the crowded beaches and the crystal blue sea, to discover the charming countryside, searching for a glimpse of an ancient lifestyle.
So I discovered the beautiful Agrirelais Baglio di Pianetto, the country house of Conte Paolo Marzotto, that opens to the guests his charming home, sharing the beauty and the elegant simplicity of this place.
The Baglio is gorgeous and won over me with its red dome, the lush garden, the rooms flooded with light and the winter garden overlooking the vineyards.
During the lunch I tasted the flavours of this territory, the olive oil product in the Baglio di Pianetto estate and, of course, the gorgeous wines.
Baglio di Pianetto in fact is above all a winery and its wines tell all the charm of this beautiful terroir.
After the lunch I took a little break poolside, daydreaming about this landscape created by the hard work of men and so similar to a work of art.
I ended my day at Baglio di Pianetto visiting the eco-friendly cellar.
The caveau is gorgeous, carved into the rock, with a scenographic red carpet painted on the barrique with natural pigments, to celebrate the bond that Conte Paolo Marzotto has with the world of fashion.
My guide told me that to celebrate the 20th anniversary of the winery Conte Marzotto has created a very special wine: Agnus, a “Rare Red Blend” with secret blend.
Here only one thing missing: a Spa, but my guide assures me that they are working!
So I think that I have to come back… maybe during my third summer in Sicily!

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Correspondances

Informazioni su Correspondances

Poliedrica, eclettica, versatile, creativa, a tratti confusa, raminga ma in cerca di un centro di gravità permanente. In divenire e si fa largo "à travers des forêts de symboles". Pochi punti fermi: arte, moda, spettacolo, se possibile con una visione etica. Passioni: fotografia e viaggi, bussola puntata ad Est. Nell'attesa legge Terzani e visita musei etnografici ed archeologici.

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