#mytravels. La Ruta de los Volcanes.


In Ecuador percorrendo la Ruta de los Volcanes, ovvero strada che collega Quito alla bellissima città coloniale di Cuenca, potrete ammirare alcuni tra i più famosi e spettacolari vulcani al mondo, in un crescendo di paesaggi mozzafiato, altopiani ricoperti di fiori, cime innevate e caldere color smeraldo.
Il Cotopaxi National Park.
Il Cotopaxi National Park dista poco più di 50 km da Quito ma fate attenzione perché il percorso potrebbe trasformarsi in una vera e propria odissea, su strade che definire sterrate è un eufemismo e che sono percorribili con difficoltà anche noleggiando un veicolo 4X4.
Utilizzando Google Map non inserite come destinazione finale la Laguna de Limpiopung ma, percorrendo verso Sud la Panamerican Highway, dirigetevi verso l’ingresso principale che è il Southwest Gate.
Infatti l’ingresso Nord, che è quello più vicino alla Laguna de Limpiopung, si raggiunge solo percorrendo una strada secondaria infernale, piena di voragini e lastricata di pietre dissestate.
Se deciderete di visitare anche le cascate di Condor Machay invece mettetevi l’anima in pace, perché l’unica strada che le raggiunge è proprio quella disgraziatissima che conduce all’entrata Nord del Parco.
Le cascate sono molto suggestive ma è necessaria una camminata nella foresta di circa due ore per poterle ammirare, quindi calcolate bene i tempi e considerate che i cancelli del Cotopaxi National Park chiudono alle 15.00.


Il modo migliore per esplorare il Cotopaxi National Park, scoprendo non solo i meravigliosi paesaggi ma anche la cultura locale e le antiche tradizioni, è quello di affidarsi ai Chagras (i cowboys locali) per un trekking a cavallo.
Dopo aver indossato i tradizionali chaps di pelliccia e un pesante poncho in lana (indispensabili per proteggervi dall’aria gelida che spazza gli altopiani anche in piena Estate) vi incamminerete alla scoperta di praterie spettacolari ricoperte di fiori selvatici ed attraversate da torrenti cristallini, vegliati costantemente dalla maestosa cima innevata del Cotopaxi, il più iconico vulcano del Paese che, con i suoi 5897 metri è secondo in altezza solo al Chimborazo.
Di solito sconsiglio caldamente di partecipare ad attività turistiche che coinvolgono degli animali ma in questo caso un’eccezione è d’obbligo perché i cavalli del Cotopaxi National Park vivono allo stato semi brado e, una volta terminato il loro “turno” di lavoro, vengono liberati da selle e finimenti e tornano a pascolare liberamente.
Inoltre i percorsi sono tutti in pianura, le condizioni climatiche sono perfettamente confacenti agli animali e si procede per la maggior parte del tempo al passo, con i cavalli che rompono spontaneamente al trotto e al galoppo solo sulla via del ritorno.
L’ingresso al Cotopaxi National Park è gratuito e una passeggiata a cavallo di 2 ore costa 25 USD.
Mangiare e dormire.
Ci sono molti bellissimi lodges dove alloggiare all’interno del Parco o nelle sue immediate vicinanze.
Vi consiglio di cuore l’Hosteria Papagayo che è gestito con molto garbo da una famigliola locale e ha bungalow deliziosi affacciati su un giardino curatissimo e proprone un ottimo menù à la carte nel grazioso ristorante.
Anche il rapporto qualità prezzo è molto buono, specialmente se paragonato ad altri lodges nelle vicinanze.
L’Hacienda Hato Verde invece è una struttura affascinante, ospitata all’interno di un’antica azienda agricola.
Le camere molto romantiche sono riscaldate da vecchie stufe, nella sala da pranzo c’è un enorme camino acceso e la colazione, a base di prodotti home-made, è davvero buona.
Purtroppo però la cena a menù fisso ha un prezzo decisamente alto e il tentativo di preparare pietanze in stile europeo è per lo più malriuscito, quindi sinceramente non mi sento di consigliarvi questa struttura fino in fondo.
Vi consiglio invece di evitare il Chilcabamba Lodge, una struttura stupenda che si raggiunge però guidando per quasi 20 km su una delle strade più disastrate che abbia mai visto in vita mia, con tempi di percorrenza biblici e il rischio concreto di danneggiare l’auto a noleggio o di rimanere in panne in una zona che, tra l’altro, non è nemmeno coperta dal segnale telefonico.
Ovviamente né sul sito del Chilcabamba Lodge né su Booking.com si fa alcun riferimento alla strada dissestata che bisogna percorrere per raggiungerlo così noi, sentendoci presi in giro, abbiamo chiesto il rimborso dei soldi pagati e ce ne siamo andati.

La Laguna di Quilotoa.
Questa meravigliosa laguna color smeraldo si raggiunge percorrendo una bellissima strada panoramica che si snoda tra piccoli villaggi e suggestivi altopiani.
Una volta arrivati al parcheggio è possibile raggiungere facilmente alcuni punti panoramici dove troverete anche gli adorabili e morbidissimi alpaca, bardati di tutto punto, con cui farvi immortalare in cambio di 1 dollaro.
C’è un sentiero che permette di scendere fino in fondo alla caldera ma fate attenzione perché risalire potrebbe essere molto faticoso, anche a causa dell’altitudine (siamo a quasi 4.000 metri!) che rende più difficile respirare.
Purtroppo anche qui, come a Santorini e a Petra, ci sono degli asini e dei muli che scarpinano avanti e indietro trasportando i turisti in salita: inutile dirvi che quest’attività non è etica e che un viaggiatore coscienzioso dovrebbe sempre evitare di incoraggiare un turismo basato sullo sfruttamento degli animali.

Il Chimborazo National Park.
Il Chimborazo, con i suoi 6310 metri di altitudine, è la montagna più alta delle Ande e la sua cima è considerata il punto più distante dal centro della Terra.
Questo iconico vulcano si raggiunge in poco più di un’ora di macchina da Riobamba: i cancelli del parco aprono alle 8.00 del mattino e chiudono alle 14.00, l’ingresso è gratuito e potete farvi apporre il timbro del parco sul passaporto.
Salendo verso il campo base potrete godere di un panorama incredibile che si affaccia sugli altri vulcani della cordigliera e, se sarete molto fortunati, potrete ammirare il Sangay (uno dei più attivi) con il suo pennacchio di fumo.
Noi abbiamo fatto una levataccia terribile per raggiungere il parco di prima mattina sperando di poter scattare delle belle foto ma abbiamo subito una delle delusioni più cocenti di sempre: una volta raggiunto il campo base abbiamo infatti scoperto che l’iconica sagoma era irrimediabilmente controluce!
Per fortuna, uscendo dal Parco e dirigendoci verso Quito, siamo riusciti a scattare qualche foto con una luce decente fermandoci semplicemente sul bordo della strada!
Poco distante da Riobamba c’è anche la località termale di Baños de Agua Santa che merita una sosta per concedervi una giornata di relax o semplicemente per immortalare due Instagram spot: la famosa altalena della Casa del Arbol e le piscine panoramiche del resort Luna Volcán.

Mangiare e dormire.
Riobamba rappresenta la tappa intermedia ideale tra Quito e Cuenca e vi consiglio di dormire nel grazioso B&B Casa 1881.
Le camere sono grandi e confortevoli, la colazione è eccezionale e Santiago, il proprietario, è un perfetto padrone di casa che vi consiglierà i posti migliori dove mangiare e tutte le cose da vedere in città e nei dintorni, disegnando per voi delle simpatiche mappe cartacee.


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.